martedì 15 gennaio 2013

IL PARCO ARCHEOLOGICO DELLA VERGOGNA TEATINA


In questi giorni l'attenzione dell'opinione pubblica teatina ha puntato i suoi riflettori sullo stato di conservazione e manutenzione del patrimonio archeologico della città di Chieti, a seguito della originale e suggestiva scelta di allestire le scene del Presepe Vivente ai Tempietti Romani e all'Anfiteatro della Civitella. Così, i ragazzi del circolo culturale "Marco Porcio Catone il Censore", capitanati da Cristiano Vignali, si sono introdotti nel Parco Archeologico, sul cui stato di conservazione non si sapeva più nulla da tempo. Entrando nel sito, come si evince dalle forti e crude immagini che si commentano da sole, si mette a nudo l'estremo degrado in cui si trova la struttura, incustodita, con telecamere non funzionanti, piena di rifiuti e di lussureggianti erbacce, in balia dei vandali. Persino il Museo archeologico della Civitella, che, come recita il cartello, dovrebbe essere aperto al pubblico, è  tristemente chiuso. Sicuramente, questo non è il modo di conservare il patrimonio artistico e storico della città più antica d'Abruzzo, che mira ad essere un punto di riferimento storico e culturale per tutta la regione. Immaginate, cosa succederebbe se Pompei, Ercolano, il foro romano di Assisi o quello di Spoleto fossero in queste condizioni? Sicuramente, in questa città, una grande ondata di sdegno si alzerebbe dall'opinione pubblica  locale. Invece, a Chieti, tutto omertosamente tace, la città muore lentamente con il suo patrimonio storico accumulato nel corso dei secoli che lentamente l'incuria, l'ignoranza e l'inoperosità dei responsabili stanno dilapidando e distruggendo. Spero che queste immagini che si commentano da sole, scuotino le coscienze della cittadinanza e delle autorità competenti,affinché l'area venga bonificata e resa fruibile alla popolazione e ai turisti, creando un sistema  museale -archeologico - artistico - monumentale integrato fra i vari siti artistici e archeologici teatini, risorsa che se ben sfruttata contribuirebbe sicuramente a rilanciare il turismo e il commercio cittadino.

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