lunedì 30 settembre 2013

RIDATE IL DIRITTO ALLA VITA A DEMETRA

Oggi il Censorino Teatino tratterà della storia della piccola Demetra, un angelo a cui un inghippo burocratico ha tolto il diritto alla vita. 
Demetra è una ragazza di diciotto anni, invalida dalla nascita, che vive a Spoltore con la mamma Elvira a cui un clamoroso sbaglio, un altro caso di malasanità della nostra martoriata Italia, ha tolto la possibilità di una vita accettabile, togliendole, in occasione della sua maggiore età, il diritto alla pensione di accompagnamento che gli permetteva di potersi curare e di poter usufruire delle agevolazioni del caso. 
Si parla spesso di falsi invalidi che usufruiscono di pensioni da favola non avendone diritto e non è giusto che per colpe di altri paghino persone veramente bisognose come Demetra che insieme alla mamma sono state ospiti del Censorino presso il "Percorso Vitae" del campus universitario di Via dei Vestini a Chieti, e ci hanno raccontato la loro triste storia, lanciando dalle nostre videocamere un appello alle autorità competenti affinché Demetra possa vedersi riconosciuti i suoi sacrosanti diritti che gli sono stati ingiustamente sottratti.


IL SUPER EROE "ITALY MAN" INSIEME A DEMETRA E ALLA MAMMA ELVIRA AL PERCORSO VITAE DEL CAMPUS UNIVERSITARIO DI VIA DEI VESTINI A CHIETI


DEGRADO PAVIMENTAZIONE MARCIAPIEDE IN VIA SCARAVIGLIA

Su segnalazione dei residenti della zona, oggi documentiamo il degrado della pavimentazione dei marciapiedi di Via Scaraviglia a Chieti Scalo, strada commerciale che collega Via Colonnetta a Via Ortona nella zona della stazione teatina.
 
Quest'area urbana formata da Via Ortona ( dove c'è la sede provvisoria del Comune scalino nel mercato coperto), Via Vasto, Via Bellini, Via Caduti sul Lavoro e ovviamente Via Scaraviglia, come abbiamo già numerose volte documentato, è stata sottoposta a tanti lavori molti dei quali non sono ancora stati ultimati, alcuni sono finiti, alcuni mai cominciati; comunque, è sempre stata oggetto di numerose polemiche in città.
 
Questa volta, senza entrare in polemica col Comune, virtù che da sempre contraddistingue la nostra azione di segnalatori, chiediamo semplicemente all'Ufficio Lavori Pubblici di rimettere il prima possibile, tra  i diversi lavori previsti nella zona, anche alcune mattonelle dei marciapiedi di Via Scaraviglia, prima che qualcuno possa farsi male.
 
A tal proposito alleghiamo documentazione fotografica
 
 Sopra: mattonelle rialzate da aggiustare sul marciapiede vicino la gelateria in Via Scaraviglia
 


 Sotto: mattonelle spaccate da sostituire vicino ai negozi verso l'ingresso di Via Scaraviglia che ridà su Via Colonnetta, sempre dal lato della gelateria proseguendo oltre.
 
 


venerdì 27 settembre 2013

DARIO SANTONE DENUNCIA ABUSI E SPERPERO DI PUBBLICO DENARO IN VIA ARMELLINI E VIA DE PETRA

IL SIGNOR DARIO SANTONE, CI SEGNALA ABUSI E SPERPERO DI PUBBLICO DENARO IN VIA ARMELLINI       ( DOVE RISIEDE AL CIVICO N.29) E NELL'ATTIGUA VIA DE PETRA, CHE  NONOSTANTE LE RIPETUTE SEGNALAZIONI ALLE AUTORITA' E IN PARTICOLAR MODO AL COMUNE DI CHIETI, NON SONO STATE ANCORA RISOLTE.
 

 
A TAL PROPOSITO, PUBBLICHIAMO LE DICHIARAZIONI VIRGOLETTATE DIRETTAMENTE RIPRESE DALLE NOTE INDIRIZZATE DAL SIGNOR DARIO SANTONE AL SINDACO DI CHIETI PER CAPIRE COSA VUOLE SEGNALARCI IL RESIDENTE DELLA ZONA:
 
1)"l'occupazione abusiva della piazzetta antistante il numero civico 19, già denominata Larghetto Moricorvo in Via Armellini e quella della gradinata comunale che insiste tra le particelle catastali 577-478-578 e 1017" che dovrebbe essere, secondo quanto dichiarato dal signor Santone, di proprietà pubblica e che il Comune non ha mai fatto sgomberare per  riprendere l'area nella sua piena proprietà.
"Certamente - ha commentato Santone -  si arguisce che l'amministrazione comunale non intende riappropriarsene. Ma per cortesia (riferito al Sindaco) venga  a prendere atto che senso di disordine, di sciatteria, di luridume vi è in quei posti. In particolare l'ex gradinata comunale si è tramutata in sgambatoio per pantegane e animali vari con abbondanti escrementi"
 
 2) " Di contro - ha continuato Santone - però si sono reperiti fondi  a spese della comunità  per la costruzione di un superfluo muro in cemento armato ben rifinito con tanto di suoletta in travertino e adeguata tinteggiatura, poco più avanti in via De Petra, all'altezza del n° 80".
 

PERTANTO, SORGE SPONTANEO CHIEDERSI, ALLA LUCE DI QUANTO SEGNALATOCI DAL SIGNOR DARIO SANTONE:

Perché l'amministrazione non fa sgomberare l'area di che trattasi in Via Armellini per riprendere il terreno nella sua piena proprietà?
A cosa è servito il muro di Via Armellini? Quanto è costato alla collettività?

SONO TUTTE DOMANDE SU CUI IL SIGNOR DARIO SANTONE CHIEDE DA ANNI DI AVERE RISPOSTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED IN PARTICOLARE DAL SINDACO DI CHIETI.

mercoledì 25 settembre 2013

RIFIUTI ED ERBACCE IN VIA DEI PLATANI SOTTO L'UFFICIO COMUNALE ECOLOGIA E VERDE PUBBLICO

Rifiuti vari ed erbacce in Via dei Platani, il lungo viale alberato parallelo alla Colonnetta che congiunge la Madonna degli Angeli con la Madonna della Misericordia, strada principale da cui si accede anche a Via delle Acacie ( dove si trova "la casa degli orrori" con rifiuti abbandonati ovunque segnalataci dalla signora Paola Del Grosso) e a Via delle Robinie dove c'è addirittura la sede degli Uffici Comunali dell'Ecologia e del Verde Pubblico.
Scarti edili di dubbia provenienza, sacchi di immondizia e materiali ferrosi sono stati scaricati in diversi siti lungo Via dei Platani: sia ai margini del parcheggio, sia nei pressi del casotto della Filovia, sia in un terreno  affianco alle case popolari, sia più sotto verso la Madonna della Misericordia; alcuni rifiuti sotto il dirupo del parcheggio sono addirittura stati sepolti dalle lussureggianti erbacce.
Questo rende la strada un vero e proprio "campo minato" e la cosa più imbarazzante è che addirittura i rifiuti si trovano proprio sotto l'Ufficio Comunale di competenza, proprio quell'ufficio di cui i residenti della zona che hanno segnalato il problema tramite il social network Facebook, chiedono l'intervento affinché l'area venga bonificata sia dai rifiuti che dalle erbacce.

 Sacchi di immondizia e rifiuti edili abbandonati nel parcheggio di Via dei Platani
 Tubi abbandonati dietro il casotto della Filovia in Via dei Platani
 Rifiuti abbandonati lungo Via Dei Platani in un terreno vicino i palazzi

 Rifiuti ferrosi e una bicicletta di cui si vede il sellino abbandonati nel dirupo del parcheggio di Via dei Platani
 Divieto di Scarico in Via dei Platani, "ovviamente" disatteso e lussureggianti erbacce. Nella foto sottostante, invece, buste abbandonate, contenenti chissà quale tipo di rifiuti fra Via dei Platani e l'attigua Via Madonna della Misericordia.  Ancora lussureggianti erbacce ai margini della strada.


lunedì 23 settembre 2013

DISCARICA IN VIA FIERAMOSCA VICINO LA FERMATA DELL'AUTOBUS

Passando per Via Fieramosca, la ripida discesa che da Piazzale Sant'Anna costeggia la facciata posteriore del cimitero, parallela a Via Ianni, che porta al bivio di Villamagna, da subito nell'occhio la presenza di un cumulo di rifiuti eterogeneo di tipo civile scaricato  affianco alla "palina" n.240 della Panoramica in cui si ferma l'autobus n. 7 / (sbarrato).
Questa spiacevole presenza è stata segnalata da alcuni residenti  al nostro super eroe Italy Man; essi chiedono al Comune di Chieti, ed in particolare all'Assessore all'Ecologia e all'Ambiente, di intervenire affinché l'area venga ripulita e affinché vengano scoraggiati ulteriori tentativi di scarico nella zona.
 
Computer, immondizie organiche, materassi e tanto altro scaricato in Via Fieramosca vicino la fermata del 7 / n.240.


giovedì 19 settembre 2013

LE SCALINATE CHE PORTANO DAL SACRO CUORE ALLA PIETRAGROSSA

Ieri alle 13.30,uno studente uscito da scuola, ha percorso, per andare a prendere il bus la scalinata che collega la fermata dell'autobus in Via Padre Alessandro Valignani, davanti la Chiesa del Sacro Cuore, con la Pietragrossa e ci ha segnalato con delle foto la presenza di buche che deteriorano sia la scalinata che l'attiguo scivolo in cemento, pericolose per l'incolumità dei passanti.



A tal proposito, considerando che la scalinata è percorsa giornalmente da centinaia di studenti che, uscendo dall'Istituto Industriale e dall'Istituto d'Arte, vanno a prendere gli autobus alla Pietragrossa, sarebbe il caso che l'amministrazione comunale intervenga riparando le buche prima che qualcuno ci si faccia male.Inoltre, si chiede di pulire anche i rifiuti che sono stati gettati nella vegetazione.

mercoledì 18 settembre 2013

RIPARATA LA BUCA IN PIAZZALE SANT'ANNA, MA VIA FERRI RESTA UNA "INCOMPIUTA"

Alcuni giorni fa abbiamo segnalato la presenza in Piazzale Sant'Anna di una grossa buca da riparare, posta precisamente all'intersezione della piazza con Via Fieramosca e Via Ferri. In questi giorni, a seguito  della nostra segnalazione la buca è stata finalmente riparata dall'Ufficio Tecnico del Comune.
La "voragine" era stata provocata, secondo quanto riferitoci dai residenti, da alcuni lavori di manutenzione alle reti idriche effettuati quest'estate, poiché ci sono state ben quattro rotture di tubature nella zona; la buca era stata "dimenticata"  nonostante i lavori fossero ultimati e probabilmente se non ci fosse stato il nostro intervento e quello del parroco che si è rivolto a ben quattro assessori  a tutt'oggi il manto stradale della piazza sarebbe ancora deturpato.
Il manto stradale rattoppato in Piazzale Sant'Anna


Ringraziamo comunque il Sindaco Di Primio e l'Assessore Colantonio per la prontezza di intervento e nel contempo però gli invitiamo a fare un sopralluogo nella limitrofa Via Ferri, strada "fantasma", un'altra "incompiuta" teatina, dove una volta c'era la Scuola Media "F.Vicentini" e la Caserma "Berardi", attualmente desolata  e con lavori di manutenzione iniziati e mai ultimati.
A tal proposito, avevamo tra l'altro già segnalato il 6 maggio 2013 (vedi VIA FERRI LA STRADA FANTASMA DI CHIETI)  la  presenza di un'area sbrecciata e transennata  da diversi anni che riduce la carreggiata stradale e rende pericoloso finanche il passaggio dei pedoni sul marciapiede,  di cui avevamo chiesto l'eliminazione, ma a  tutt'oggi, nonostante le ripetute segnalazioni anche dei residenti la problematica non è stata ancora risolta e fa "brutta mostra" insieme alla desolazione dei contenitori vuoti, in primis la scuola chiusa dal terremoto aquilano sulla cui sorte gli enti pubblici non si sono ancora espressi definitivamente.


martedì 17 settembre 2013

IL "BRUTTO VEDERE" DI LARGO CAVALLERIZZA

Su segnalazione di alcuni cittadini, vorremmo segnalare agli uffici Ecologia e Ambiente e Verde Pubblico del Comune di Chieti la presenza sulla parete Nord - Ovest di Colle S.Gallo (uno degli antichi colli di Teate dove sorge la cattedrale di San Giustino) di lussureggianti erbacce, cartacce e bottiglie gettate in modo sparso e disordinato dietro la ringhiera del belvedere di Largo Cavallerizza che ridà sulla Scala Mobile del Terminal degli autobus e sulla sottostante Via Carlo Madonna. 
Questi rifiuti e le lussureggianti erbacce che arrivano fino a sotto le scale mobili, non danno sicuramente un bello spettacolo, perciò più che di un belvedere, ormai, l'area è stata ribattezzata dai cittadini segnalatori il "brutto vedere" di Largo Cavallerizza, come si evince anche dalla documentazione fotografica allegata.
Pertanto si chiede agli uffici comunali di competenza di intervenire affinché l'area venga ripulita il prima possibile dai rifiuti e dalle erbacce.

Rifiuti e lussureggianti erbacce dietro la fermata dell'autobus n.1 lungo il belvedere di Largo Cavallerizza
 Ancora rifiuti e lussureggianti erbacce
 Nella foto sotto: rifiuti ed erbacce dietro il Belvedere di Largo Cavallerizza nei pressi della fontanella vicino la fermata dell'autobus n.9 sopra le scale mobili. Si intravede un tratto di Via Carlo Madonna. 

sabato 14 settembre 2013

DEGRADO E RIFIUTI VICINO IL POLICLINICO DI COLLE DELL'ARA

 
Degrado e rifiuti di ogni sorta abbandonati a pochi metri dall'Ospedale di Via dei Vestini e dal Villaggio del Mediterraneo a  Chieti documentati dal video che ci hanno fornito i fratelli Luca e Pierpaolo Colantonio. C'è anche un gabbiotto con dei libri abbandonati.

venerdì 13 settembre 2013

IL CIRCOLO TENNIS E IL CIRCOLO BOCCE IN LOCALITA' MADONNA DELLA VITTORIA A CHIETI

Oggi tratteremo in generale della situazione degli impianti sportivi comunali a Chieti e più in particolare dello stato della gestione del Circolo Tennis e del Circolo Bocce in località Madonna della Vittoria.

A tal proposito, va sottolineato che, a Chieti ci sono alcuni impianti sportivi comunali dove l'appalto della gestione dovrebbe essere scaduto da tempo, ma nonostante questo, in alcuni casi non sarebbe stato firmato il contratto di rinnovo, in altri casi invece, ci sarebbe stato un ricorso contro l'appalto di gestione ed è pertanto ancora tutto in sospeso, con una situazione che è poco chiara.

Questo, secondo le informazioni che ci hanno fornito, sarebbe ad esempio il caso del Circolo Tennis e del Circolo Bocce in contrada Madonna della Vittoria, un quartiere a contatto con la natura che di fatto si trova a due passi dal centro della città con diversi impianti sportivi e un parco: tennis, calcetto, bocce, palestra per il basket e il parco chiuso e abbandonato di Via Majella.

A tal proposito, vorrei segnalare nello specifico la situazione in cui si trova il Circolo Tennis di Chieti, con spalti che necessitano di interventi di manutenzione e spogliatoi che a detta di alcuni utenti sarebbero anch'essi da rinnovare.

Il Circolo Tennis, secondo quanto ci hanno riferito, avrebbe dovuto rinnovare l'appalto di gestione nel 2009, ma nonostante questo, attualmente la situazione non sarebbe ancora ben definita; infatti pare che dal 2009 al 2010, il centro sportivo sia stato gestito per circa un anno senza appalto, e che solo successivamente sia stata fatta la gara d'appalto per la gestione, ma, che a seguito di un ricorso è stato annullato, perciò, la struttura si troverebbe senza un vero e proprio gestore ufficiale.

Situazione che presenterebbe diverse analogie è quella del Circolo Bocce, sempre in località Madonna della Vittoria, con l'appalto che sarebbe scaduto nel 2008 e che da pressoché oltre tre anni sarebbe stato vinto dal precedente gestore il cui presidente però, inspiegabilmente, secondo quanto riferitoci, non firma ancora il contratto.

In merito sorge spontaneo chiedersi: 

perché nonostante sia scaduto da tempo la gestione di questi impianti sportivi, la situazione è ancora così poco chiara?

Cosa c'è realmente dietro questa ambigua vicenda degli impianti sportivi di Madonna della Vittoria?

Secondo voci di corridoio, pare che ci sia dietro un' organizzazione che voglia prendere in gestione i vari impianti sportivi della zona e che vorrebbe gestire eventualmente anche il parco abbandonato e chiuso da tempo immemore di Via Majella.


Chi vivrà vedrà cosa succederà, intanto pare che anche alcuni consiglieri comunali di opposizione vorrebbero presentare a ragion veduta ordini del giorno in consiglio per avere delucidazioni dall'amministrazione su questa vicenda attualmente poco definita.

Intanto,i residenti della zona e tutti gli utenti degli impianti di cui ci facciamo portavoce, chiedono che l'amministrazione comunale fornisca dei chiarimenti alla cittadinanza sullo stato e la gestione degli impianti del Circolo Bocce, del Circolo Tennis e di tutte le altre strutture sportive e ricreative ( come il parco di Via Majella chiuso e abbandonato) di Madonna della Vittoria.

Inoltre, su richiesta di alcuni frequentatori del Circolo Tennis chiediamo che vengano rinnovati nel limite del possibile gli spalti dei campi della struttura e gli spogliatoi.


FOTO DEGLI SPALTI DEL CIRCOLO TENNIS CHE NECESSITANO DI MANUTENZIONE. 

NON ABBIAMO FOTOGRAFATO GLI SPOGLIATOI DA RINNOVARE PER RISPETTO DELLA PRIVACY DEGLI UTENTI CHE NE USUFRUISCONO.








lunedì 9 settembre 2013

SPORCIZIA E SCARSO CONTROLLO NEL PARCO GIOCHI DEL CENTRO RESIDENZIALE "LEVANTE"

Il 5 marzo 2013, abbiamo scritto tramite questo blog al Sindaco, all'Arcivescovo e al Prefetto di Chieti per segnalare e chiedere il loro intervento per risolvere alcune criticità presenti nella zona del Centro Residenziale "Levante" in località Madonna del Freddo di Chieti.
Il nostro intervento fino ad ora ha sortito solo il posizionamento di una telecamera di sorveglianza nel "Parco della Rimembranza" davanti la scuola elementare per evitare che i vandali deturpino l'area. Invece, per esempio restano insoluti i problemi della nuova chiesa mai realizzata, del degrado del velodromo - pista di pattinaggio, ma soprattutto rimane una spina nel fianco la sporcizia e lo scarso controllo del parco giochi nelle ore notturne.
A tal proposito, un gruppo di genitori e di nonni che durante le belle giornate portano a giocare i propri figli e nipotini al parco (un'area verde attrezzata in mezzo alle palazzine con giochi, panchine e tavolini, realizzata durante la precedente amministrazione) ci ha contattato per lamentarsi della sporcizia che viene abbandonata sul prato senza essere posizionata negli appositi secchi dell'immondizia.
Questo scarico avverrebbe, secondo quanto ci raccontano i genitori e i nonni dei bimbi sopratutto la notte, quando vengono nel parco i ragazzi più grandi, che a loro dire dovrebbero tenere un comportamento più civile e gettare i rifiuti negli appositi secchi.
Pertanto, i genitori e i nonni che ci hanno contattato, stufi di dover rimuovere loro i rifiuti, vorrebbero chiedere all'Ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Chieti una maggiore pulizia del parco, tramite la rimozione sistematica dell'immondizia e il posizionamento di un maggior numero di cassonetti e all'Ufficio Tecnico comunale di istallare eventualmente una telecamera per dissuadere chi per pigrizia e/o maleducazione non usa gli appositi secchi di rifiuti per gettare carte e bottiglie.

Il parco giochi del Levante con i bambini che giocano
 Sporcizia vicino le panchine
 Cartacce sul prato
 Birra e buste di plastica gettate vicino la ringhiera del parco 
 Bottiglia di super alcolici abbandonata
 Alcune mamme e nonne che appoggiate sui tavolini controllano i bambini che giocano.Dietro si intravede un nonno che legge il giornale sulla panchina mentre il nipotino gioca.

domenica 8 settembre 2013

BUCA DA CHIUDERE SUL MANTO STRADALE IN PIAZZALE SANT'ANNA ALL'INTERSEZIONE CON VIA FIERAMOSCA E VIA FERRI

Un cittadino che aspettava l'autobus n.1 allo stallo del capolinea di Piazzale S.Anna, ci ha segnalato la presenza nella piazza di una grossa buca da chiudere sul manto stradale all'intersezione con Via Fieramosca e Via Ferri, proprio davanti la chiesa.

Pertanto, si chiede all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti, al settore Strade e Viabilità e all'Assessore ai Lavori Pubblici di intervenire per quanto di competenza affinché venga chiusa la buca di cui si allega la documentazione fotografica fornitaci dal cittadino segnalatore.




giovedì 5 settembre 2013

A SOSTEGNO DELLA CHIETI CALCIO


In questi giorni, è stata resa nota la notizia che Cristiano Vignali, membro del circolo culturale Marco Porcio Catone il Censore  che cura la nostra rubrica il "Censorino Teatino" darà una mano alla Chieti Calcio per la ricerca di nuovi partner commerciali.

A tal proposito, Cristiano, ha diramato il seguente breve appello rivolto ai privati e a tutte le forze economiche e imprenditoriali di Chieti:


A tutti i Teatini,

molti già mi conoscono per le mie innumerevoli attività che svolgo in città: 

mi chiamo Cristiano Vignali, sono un teatino di 31 anni che ha a cuore le sorti della nostra amata e bella città e quindi di tutte le realtà che la rappresentano.

Proprio per questo motivo, dopo l'esperienza della stagione 2009/2010,(culminata tra l'altro con la promozione dalla serie D alla Lega Pro), in cui ho dato una mano alla Chieti Calcio per la raccolta di partner commerciali e di sponsor, quest'anno sono stato richiamato dalla società neroverde a dare una mano, da "amico" del Chieti, nella raccolta di fondi per il Chieti che si trova a dover lottare con le unghie ed i denti per salvare il calcio professionistico in un campionato di Seconda Divisione (ex C2) che vedrà alla fine restare nella prossima serie C unificata solo le prime 8 formazioni.

Dunque, conscio del bisogno di sostegno che ha la Chieti Calcio, ho subito accettato di mettere al servizio della società il "mio braccio" per girare da palmo a palmo la città al fine di raccogliere più fondi possibili fra privati e attività commerciali.

A tal proposito, abbiamo studiato con l'Ufficio Marketing della Chieti Calcio una serie di pacchetti di ogni genere e tipo( che comprendono pubblicità, gadget neroverdi, convenzioni, servizi e ingressi allo stadio) per permettere ad ogni teatino di diventare un "amico del chieti" o un "partner commerciale del Chieti" in base alle proprie possibilità economiche.

Pertanto, nei prossimi giorni, girerò la città per raccogliere le adesioni.
Contribuisci anche tu ! ! ! La squadra di Calcio della tua città ha bisogno anche di te ! ! !
Diventa amico e/o partner della Chieti Calcio ! ! !






martedì 3 settembre 2013

L'OSPEDALE "FANTASMA" DI RIPA TEATINA



Sempre parlando di strutture edilizie sanitarie, abbandonate, non ultimate o mai realizzate, questa volta parleremo dell'ospedale "fantasma" di Ripa Teatina; una struttura che nel progetto doveva essere all'avanguardia, destinata a residenza assistita per anziani e alla riabilitazione con 60 posti letto. 

Oggi dopo oltre 40 anni dalla posa della prima pietra, l'immobile, con a disposizione quattro ettari di terreno, in contrada Feudo di Ripa Teatina, è obsoleto e da più parti ne viene chiesta la demolizione dopo che le amministrazioni sanitarie hanno speso oltre cinque milioni di euro per 4 mila metri quadrati coperti.

Una storia di sperperi con un finale davvero a sorpresa in cui i tempi dicono tutto. A tal proposito, ecco la cronostoria di quanto avvenuto che si può apprendere dal quotidiano "Il Centro" del 6 giugno 2010:

"nel 1973 inizia la costruzione dell'immobile, mentre le competenze passano dalle Province a Regione e Usl. Tutto procede per alcuni anni: ci sono i miliardi della sanità per i nuovi ospedali. Quello di Ripa sarà una Rsa per anziani, non una Rsa qualsiasi ma una all'avanguardia: solo tre piani, luce e aria buona, un sito silenzioso e gradevole con tanto spazio verde. Poi nel 1978 la ditta costruttrice di Vasto fallisce, tutto si blocca. Nel 1980 si pensa di cambiare progetto, si allestiscono più ipotesi: sarà una residenza per l'alta riabilitazione, o forse un centro per la medicina sportiva, o ancora, sarà un immobile che potrà essere destinato alla facoltà di medicina dell'università d'Annunzio. I lavori ripartono, arrivano altri soldi, ma ecco che anche la seconda ditta, questa volta di Pescara, fallisce".


"Il tempo passa, negli anni novanta l'allora amministrazione di Ripa chiede alla Proger di capire lo stato della struttura, si esegue un sopralluogo e si capisce che qualcosa non è stato fatto a regola d'arte, anzi bisogna fare subito almeno su una parte del'immobile, dei lavori di consolidamento. Arrivano le grandi travi di acciaio che ingabbiano la struttura (nuova in cemento) per evitare che già crolli. Ma siamo solo all'ingresso dell'ospedale, per il resto si escogita un'idea: la Asl lanci un project financing. Se c'è un privato si faccia avanti, avrà 20 posti letto più altri 40 in gestione, ma deve completarsi l'ospedale."

"Ma quale privato può accollarsi una struttura senza collaudo e inagibile? Anzi già pericolosa? La Regione reinterviene mettendo sul piatto un milione 755 mila euro, ma nessuno si fa vivo. Gli anni passano, la struttura lentamente è invasa dai rovi. Le amministrazioni a Ripa cambiano, dal Ppi arriva il centrodestra e l'Udc del sindaco Petrucci, che rilancia il problema. La zona è ora di espansione edilizia, la sua giunta comunale non pensa a delle case ma un polo scolastico, però bisogna cancellare l'ospedale"

Così, si arriva alla clamorosa decisione nei primi di giugno del 2010: struttura da demolire e 5 milioni di soldi pubblici buttati nel water; ma, non finisce qui, il Comune, nonostante gli anni passati, non ha ancora  impiegato i soldi necessari ( 300 mila euro circa), per la demolizione e tutto è ancora desolatamente abbandonato ed in rovina.

Anche la Asl, oltre tre anni fa, ha annunciato al Sindaco di Ripa dell'epoca che avrebbe presentato un esposto alla Corte dei conti per accertare le responsabilità dello sperpero di pubblico denaro con richiesta dei danni e risarcimento a favore della Asl di Chieti. 

  Una causa però che forse sarà lunga altri 40 anni; intanto tutto rimarrà in sospeso e il tempo sbiadirà i ricordi e la possibilità di fare chiarezza su quali eventuali interessi diversi da quelli della collettività ci sono dietro lo sperpero di pubblico denaro per realizzare l'ennesimo "scatolone vuoto", una "cattedrale nel deserto" che giace in rovine e che probabilmente non sarà mai utilizzata.

Sull'ospedale "fantasma" di Ripa, è notizia dell'ultima ora che forse verrà trasformato in un centro di accoglienza per malati psichiatrici, ma, la struttura è fatiscente, non è completata e dopo i tanti soldi buttati al vento, ora ce ne vorranno altri per rimetterla in sesto e renderla agibile. E chi paga?


Pertanto, i cittadini di Ripa Teatina che hanno contattato il "Censorino Teatino", stufi delle parole, vogliono finalmente dei fatti e che sia presa una decisione definitiva sul futuro dell'ospedale "fantasma" di Ripa, perché come si dice "le chiacchiere se le porte lu vente".




L'OSPEDALE "FANTASMA" DI RIPA TEATINA

lunedì 2 settembre 2013

LA NUOVA CLINICA "SPATOCCO" MAI APERTA E ABBANDONATA A COLLE MARCONE


 
 
Oggi tratteremo di un'altra incompiuta teatina, di uno scatolone vuoto, una cattedrale nel deserto, desolatamente abbandonata da Dio e dagli uomini, ubicata in Contrada Colle Marcone, nell'estrema periferia della città di Chieti, a confine con il Comune di Bucchianico, ossia  la nuova Clinica "Spatocco", mai ultimata per cui sono stati scialacquati probabilmente decine e decine di milioni di euro.
 
 
 

 Questa clinica realizzata fra il 2000 e il 2003, con licenze edilizie 13462-1691 del 5 aprile 2000 e 18351-2416 del 19 aprile 2000, non è mai entrata in funzione con tanti soldi sperperati.
 

 
 A tal proposito, i cittadini della contrada che ci hanno contattato, di cui ci facciamo portavoce,  intendono sapere dai proprietari della Clinica "Spatocco":
 
quanti soldi sono stati utilizzati per realizzare questa "cattedrale nel deserto" abbandonata e mai utilizzata?
 
Sono stati utilizzati solo soldi privati o anche pubblici?
 
Perchè la struttura non è stata mai aperta?
 
 
VIDEO CON SOPRALLUOGO EFFETTUATO CON ITALYMAN PRESSO LA CLINICA




domenica 1 settembre 2013

METTERE A NORMA IL TRATTO DELLA "MORTE" DI VIA ATERNO

Incidente mortale la mattina di venerdì 30 agosto 2013 nel tratto della Tiburtina di Via Aterno a Chieti Scalo  dove c'è il divieto e all'improvviso  bisogna svoltare obbligatoriamente a destra.
Una situazione pericolosa, dove, come hanno denunciato i residenti della zona, accade spesso che le auto preoseguano dritto in contro senso.
Una Punto è finita sotto un camion. L'uomo alla guida è morto, la moglie è sopravvissuta, ma è ancora ricoverata in ospedale.
A tal proposito, dopo l'immane tragedia, sicuramente dovuta ad una fatalità, forse ad una distrazione del conducente dell'auto, ingigantita dalla pericolosità della strada, l'opinione pubblica cittadina si chiede per scongiurare nuove simili tragedie:
 
Non si poteva mettere un lampeggiante per indicare il divieto ? E' a norma quel tratto di strada ? Adesso metteranno un lampeggiante, qualcosa che evidenzi il pericolo o lasceranno tutto così dopo che una vita umana non c'è più ?
 
 
Il tratto di Via Aterno dove è successo l'incidente mortale, come si vede dalla foto scattata, i divieti sono poco visibili, bisognerebbe mettere dei lampeggianti che gli illuminano e mettere dei cartelli più grandi per evitare che succedano nuove tragedie di questo genere.