giovedì 26 novembre 2020

Vecchi cavi e fibra, causa dei frequenti blackout nel Centro di Chieti?


La mattina di sabato 21 novembre abbiamo dato voce alla protesta per Corso Marrucino, davanti la ex Fondazione Carichieti, di una rappresentanza di 130 famiglie residenti nelle zone centrali della Città di Chieti, stufi delle interruzioni nella fornitura dell'energia elettrica che vanno avanti da circa un mese che stanno causando molti disagi. 


In particolare, le strade coinvolte sono: Via Mater Domini, Via De Lellis, Via Cocco, Via Principessa di Piemonte, Via De Thomasis, Via Cauta, Via Saverio Del Giudice, Via Viaggi, Largo Teatro Vecchio, Via Allegranza e i Gradoni di Via Cauta. 

In merito ai blackout che si sono verificati, dopo la protesta c'era stato il fulminio intervento dell'amministrazione comunale, pubblicizzato con un comunicato dell'ufficio stampa, in cui si informava che Enel ha fatto sapere che a breve, saranno ammodernati gli impianti con lavori già programmati e questi disagi non dovrebbero ripresentarsi. 


Ma, in questi giorni questi disagi si sono ripresentati e oggi c'è stato l'incontro con i rappresentanti delle famiglie "sul piede di guerra" e gli assessori Pantalone e Zappalorto.

I frequenti blackout che si possono verificare soprattutto ogni volta che c'è maltempo, sarebbero peggiorati negli ultimi tempi, dopo il recente posizionamento della fibra fra luglio e agosto. 

A tal proposito, vi mostriamo le immagini del cantiere aperto per i lavori nella zona, in Via Cauta, da domenica 22 novembre fino al primo pomeriggio di giovedì 26 novembre 2020, e una immagine che mostra come siano pericolosi i cavi all'aperto, ad esempio come quelli in Via Saverio Del Giudice, soprattutto quando piove forte e si creano danni, guasti con cortocircuiti, scintille e fiamme.

Pertanto, chiediamo all'Amministrazione Comunale di Chieti di sollecitare l'ultimazione dei lavori, affinché i blackout non si verifichino più, e di verificare la sicurezza dei cavi, vecchi di circa ottant'anni. 


Teate Scherma si sposta a Bucchianico, l'ennesima occasione persa per Chieti

Ci siamo impegnati anche noi del Censorino Teatino, tramite dei privati contattati, per aiutare "Teate Scherma" a risolvere il problema della sede dopo l' ultimatum di sgombero di circa una settimana fa del Comune di Chieti, ma, purtroppo, dato il tempo tiranno, non siamo riusciti a risolvere il problema causato dalla solita burocrazia italiana e, come si temeva, l'ennesimo tassello del tessuto sportivo di Chieti migra verso altri lidi, seguendo il destino di altre realtà sportive cittadine.

Il problema di Teate Scherma sembrava doversi risolvere in "Zona Cesarini", ma, purtroppo così non è stato e l'associazione sportiva schermistica saluta il Capoluogo Marrucino e sposta le attività sempre in Provincia di Chieti, ma a Bucchianico.

"È stata una scelta obbligata -  fanno sapere dall'associazione sportiva - il Comune di Chieti ci ha mandati via dall'oggi al domani senza proporre alternative, nonostante le numerose rassicurazioni verbali. Nessuna comunicazione ci è pervenuta da parte comunale, segno che non c'è stata la volontà non solo di risolvere il problema ma perfino di affrontarlo. 

Le nostre attività saranno accolte nel Palasport di Bucchianico, che è gestito dalla SSD Città di Chieti. La solerzia del Presidente Fabio La Valle e di Fabrizio Proietto nell'offrirci uno spazio dimostra come non fosse impossibile trovare in tempi brevi una soluzione al problema che ci ha visti, nostro malgrado, coinvolti. Dal Comune di Chieti, invece, nemmeno un cenno.

Spiace constatare, leggendo i comunicati stampa di Sindaco e Assessore allo sport -continua Teate Scherma - come si continui a confondere i termini della questione, insistendo su un subaffitto che non c'è mai stato e negando una corrispondenza ampiamente documentata. Siamo stati i primi a segnalare al Comune l'insolita situazione dei Centri Sociali a Chieti e, a questo punto, ci appare evidente come forse sia stato proprio questo a comportare il nostro allontanamento. La consequenzialità dei due avvenimenti, infatti, porta inevitabilmente a porsi delle domande. Sta di fatto che in un momento di grande difficoltà per il mondo sportivo e in cui l'amministrazione ha appena prolungato in automatico le concessioni di spazi alle associazioni sportive, la nostra viene invece mandata via.

"Ci teniamo a ringraziare - prosegue il comunicato - la cittadinanza che ci ha dimostrato grande vicinanza e tutti i privati che si sono attivati per tentare di dare una soluzione al nostro problema, nonché tutti coloro che hanno cercato risposte insieme a noi. Chi entrerà, da domani, nei locali che ci è stato chiesto in tutta fretta di lasciare? Chi resta, se vorrà, chiederà risposte a chi di dovere.

Noi, dal canto nostro, speriamo che questo possa rivelarsi solo un arrivederci e non un addio definitivo alla città di Chieti e che finalmente venga fatta chiarezza su situazioni ben poco lineari" hanno concluso i dirigenti di Teate Scherma. 




domenica 22 novembre 2020

Aiutare Teate Scherma a trovare una sede a Chieti e fare chiarezza sull'assegnazione dei Centri Sociali


 L'Associazione Teate Scherma Asd, attiva da dieci anni sul territorio comunale di Chieti, si è sempre allenata in palestre scolastiche, seguendo le modalità di assegnazione e utilizzo dettate dal Comune di Chieti senza che alcun problema sia mai sorto prima di ora.

A seguito dell'emergenza sanitaria Covid19 e alla susseguente chiusura delle palestre scolastiche agli esterni, si sono ritrovati senza uno spazio per i loro atleti, motivo per cui si sono rivolti al Comune, in cerca di soluzioni, con istanze protocollate e documentate, la prima in data 10 settembre 2020

"Nel settembre 2020 - hanno raccontato i responsabili dell'Associazione Teate Scherma - ci è stata segnalata, come soluzione temporanea e di emergenza, la possibilità di utilizzare come sede il Centro Sociale Comunale, intitolato a "Nicola Cucullo",  in via Molino a Chieti. Abbiamo quindi ottenuto - hanno continuato - una assegnazione provvisoria a firma del delegato ai centri sociali del Comune di Chieti in data 14 settembre 2020, fino al 31 dicembre 2020. La nuova Giunta Comunale, insediatasi ad ottobre, è stata da noi portata a conoscenza della problematica e della soluzione tampone e ha ritenuto inizialmente di confermare l'utilizzo della struttura in attesa di trovare una soluzione più idonea. Tuttavia, dal mese di ottobre, abbiamo ricevuto una diffida, datata 9 ottobre 2020, a firma di una signora che si qualificava come assegnataria del Centro Sociale di Via Molino, in cui ci intimava di lasciare gli spazi a lei assegnati. 

A questo punto - ci spiegano i rappresentanti di Teate Scherma - abbiamo  interpellato il Comune in cerca di risposte e certezze, anche via posta elettronica certificata, con una lettera in data 22 ottobre 2020, a cui non è tardata pochi giorni dopo, il 28 ottobre 2020 (prot. 70707), la risposta del VI Settore Ufficio Patrimonio e Demanio del Comune di Chieti, in cui si rimandava ai Presidenti dei Centri stessi. A questo punto, abbiamo chiesto con solerzia il 1 novembre di sapere chi era l'associazione a cui era stato affidato il centro sociale e il suo legale rappresentante per espletare quanto richiesto dagli uffici comunali competenti. 

Intanto, a voce l'Assessore al ramo e gli uffici comunali competenti ci hanno più volte tranquillizzati sulla nostra situazione, invitandoci a continuare tranquillamente i nostri allenamenti. 

Dunque, ci ha colpiti, come un fulmine a ciel sereno, ricevere dal VI Settore Ufficio Patrimonio e Demanio del Comune di Chieti una raccomandata a.r., datata 18 novembre 2020 (prot. 76032) che ci informava che la signora che si qualifica assegnataria del Centro Sociale "Nicola Cucullo", ci avrebbe denunciati all'autorità giudiziaria per occupazione abusiva della struttura e che ci intimava di lasciare nella massima sollecitudine i locali in oggetto e di riconsegnare entro sette giorni le chiavi del Centro nelle mani del funzionario responsabile del Servizio Patrimonio del Comune di Chieti".

 A tal proposito, in questi giorni il Sindaco Ferrara e l'Assessore al ramo Pantalone, interpellati da ChietiToday hanno spiegato:

"Non lasceremo la Asd senza spazi, ma sull'affidamento dei centri sociali è necessario fare un'operazione di trasparenza. Nessuno ha nulla contro la Teate Scherma, alla quale all'incontro avuto avevamo ben chiarito che era indispensabile rimettere in trasparenze la gestione dei locali per procedere a un affidamento. L'Asd - hanno precisato - non aveva un contatto valido con il Comune, perché chi si dichiarava concessionario degli spazi non lo era, e dunque, non aveva titolo per subaffittarli. Ė un fatto documentabile - hanno concluso - la mancanza di un rapporto chiaro e trasparente sulla gestione degli spazi del centro sociale dove la Teate Scherma fino ad oggi ha esercitato. Chi ha subaffittato quei luoghi non aveva alcun titolo per farlo".

 Non si è fatta aspettare la reazione dei vertici della Teate Scherma alle dichiarazioni degli esponenti della Giunta Comunale: "Continuiamo a chiedere chiarezza alle istituzioni, come abbiamo fatto dall'inizio ma l'unica certezza che abbiamo è che fra pochi giorni  la scherma a Chieti non avrà più una casa. Ci è stato rimproverato di voler lasciare la città ma questa ci sembra, allo stato attuale, l'unica soluzione percorribile per poter continuare gli allenamenti, permessi con determinate precauzioni anche in Zona Rossa Covid19. Noi da sempre seguiamo le regole e, quindi, sgombereremo i locali e, se saremo costretti, lasceremo la città di Chieti".

Pertanto, ora la cittadinanza di Chieti si chiede: 


- Il Comune di Chieti ha già in mente quale sarà la sede da assegnare nel più breve tempo possibile alla Teate Scherma?


- Quanto tempo ci vorrà per assegnare in città un nuovo locale pubblico alla Teate Scherma, idoneo per i suoi allenamenti, prima che l'Asd abbandoni il capoluogo teatino che subirà così l'ennesima perdita di risorse? 


- Perché la Teate Scherma si trova improvvisamente senza sede? 


- Quali eventuali provvedimenti intendono mettere in atto le competenti autorità per fare chiarezza sulle modalità di assegnazione dei Centri Sociali comunali?


Intanto, anche noi del "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino", ci stiamo muovendo per aiutare l'Associazione Teate Scherma a trovare una nuova sede in città, affinché Chieti non subisca l'ennesimo depauperamento di risorse.  

sabato 21 novembre 2020

Il Comune di Chieti sulle interruzioni dell'energia elettrica in Centro


Il Censorino Teatino al Servizio del Cittadino segnala e l'Amministrazione Comunale di Chieti risponde immediatamente.

Abbiamo dato voce alla protesta per Corso Marrucino, davanti la ex Fondazione Carichieti, di un gruppo di cittadini residenti nelle zone centrali della Città di Chieti, stufi delle interruzioni nella fornitura dell'energia elettrica che vanno avanti da pressoché un mese che stanno causando molti disagi a oltre 130 famiglie. Vedi "Sos energia elettrica per più di 130 famiglie nel centro di Chieti". 

In particolare, le strade coinvolte sono: Via Mater Domini, Via De Lellis, Via Cocco, Via Principessa di Piemonte, Via De Thomasis, Via Cauta, Via Del Giudice, Via Viaggi, Largo Teatro Vecchio, Via Allegranza e i Gradoni di Via Cauta. 

A tal proposito, abbiamo ricevuto la tempestiva risposta dell'Ufficio Stampa del Sindaco di Chieti in merito ai blackout che si sono verificati: "Enel riferisce all'Assessore alla Manutenzione Stefano Rispoli che sono stati fatti degli interventi in mattinata, spezzando la linea e isolando la parte guasta, a questo punto non ci dovrebbero essere più interruzioni per i clienti. A breve, fanno sapere, saranno ammodernati gli impianti con lavori già programmati e questi disagi non dovrebbero ripresentarsi". 

Dal canto nostro speriamo che effettivamente questo problema sia finalmente risolto. Il Censorino Teatino resterà vigile sempre al servizio del Cittadino. 





S.O.S energia elettrica per più di 130 famiglie nel centro di Chieti

 

Chieti - Il Censorino Teatino al Servizio del Cittadino segnala la protesta per Corso Marrucino, davanti la ex Fondazione Carichieti, da parte di un gruppo di cittadini residenti nelle zone centrali della Città di Chieti, a causa di interruzioni nella fornitura dell'energia elettrica che vanno avanti da pressoché un mese.

In particolare sono coinvolte famiglie residenti nelle seguenti strade del centro cittadino: Via Mater Domini, Via De Lellis, Via Cocco, Via Principessa di Piemonte, Via De Thomasis, Via Cauta, Via Del Giudice, Via Viaggi, Largo Teatro Vecchio, Via Allegranza e i Gradoni di Via Cauta. 

Nella mattinata del 21 novembre 2020, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, più di 130 famiglie, anche con bambini e anziani, sono rimaste senza corrente dalle 5.00 di mattina fino alle 12.00 e poi una breve ulteriore interruzione ancora fino alle 14, quindi senza riscaldamento, con frigoriferi ed elettrodomestici spenti che possono subire dei danni dalle frequenti interruzioni di corrente. 

Questi problemi alla fornitura dell'energia elettrica vanno avanti da troppo tempo, così i cittadini esausti dei disagi che si verificano e della mancata risoluzione definitiva del problema, nonostante l'impegno degli operai di Enel Distribuzione, hanno deciso di scendere in piazza.

I cittadini "arrabbiati" si sono rivolti più volte alle forze dell'ordine, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Polizia Locale, e finanche alla Protezione Civile, senza risolvere in maniera definitiva il problema.

Dopo il ritorno dell'energia elettrica nelle case alle 12.00 del 21 novembre 2020, si sono messi a lavoro gli operai sia dell'Enel Distribuzione che quelli della fibra che recentemente è stata posizionata nella zona, per vedere se possono esserci dei problemi e risolverli. 

Intanto, i cittadini chiedono al Sindaco di Chieti di intervenire affinché si faccia sentire, e si risolva una volta per tutte questo problema.