mercoledì 27 novembre 2013

ISOLATE FINO A STAMATTINA LE FRAZIONI DI CHIETI A CAUSA DELLA NEVE

Quest'anno il piano neve del Comune di Chieti ha funzionato almeno per quanto riguarda le arterie principali che sono state liberate pressoché subito e su cui è stata garantita la viabilità,ma situazione ben diversa nelle frazioni più popolose di Chieti Alta,dove la viabilità è ancora  per certi versi critica e solo in queste ore, che non scende più la neve, sta lentamente migliorando.
A tal proposito, abbiamo ricevuto segnalazioni da diversi quartieri della città dove i nostri reporter, anche a rischio della loro incolumità, sono andati a fare dei sopralluoghi nelle zone innevate più critiche con un servizio fotografico per documentare lo stato dei luoghi dopo la nevicata di questi giorni che ha toccato sopratutto la zona alta di Chieti.
In particolare siamo andati a fare sopralluoghi al Levante, Tricalle, Filippone, Femminella, Santa Barbara, Viale Gran Sasso, Madonna della Misericordia e Madonna della Misericordia e Viale Europa dove abbiamo potuto constatare la presenza di diverse situazioni critiche: quartieri parzialmente isolati  e circolazione critica con strade piene di neve e ghiaccio, alberi caduti per strada, auto abbandonate ai margini che restringevano ancora di più la carreggiata già ristretta dai cumuli di neve, difficoltosa circolazione per gli autobus  e per i mezzi di soccorso come le ambulanze.
Tra l'altro, proprio stamattina,il nostro reporter Cristiano Vignali, che, ha fiannche istituito un servizio di pronto intervento per la pulizia della neve e per i trasporti su neve, ha dovuto soccorrere in via Nicola da Guardiagrele una ambulanza che non poteva caricare un malato poiché la neve accumulata dallo spazzaneve aveva ostruito l'accesso dell'abitazione dell'anziano che doveva essere trasportato in ospedale con blocco di tutta la circolazione per alcuni lunghi minuti. 
Grave situazione di viabilità a Filippone dove tutte le strade laterali sono bloccate dalla neve e dove Via S.Camillo de Lellis, già con una viabilità critica in condizioni normali, è rimasta paralizzata dal traffico per molto tempo a causa delle macchine parcheggiate ai lati della strada che ostruivano il passaggio degli autobus.

Comunque, situazioni critiche in ogni quartiere della città e che andremo ad analizzare singolarmente una per una:



ZONA LEVANTE

Difficoltà ad uscire dal quartiere per le macchine e per il passaggio del bus n.7. Molte aree solo nelle ultime ore sono state toccate dagli spazzaneve e molti cittadini si sono dovuti arrangiare come potevano per liberare le macchine e gli ingressi dei palazzi, molti dei quali, ricadendo su proprietà private sono ancora bloccati.

Ecco come stamattina era innevata  e ghiacciata la rotatoria del Centro "Levante" dove passa ogni giorni l'autobus n.7


Ecco in zona Levante Via Cilea dove tutti gli ingressi dei palazzi sono in queste condizioni, come in tutte le altre strade del centro residenziale (sopra)

Ecco in zona Levante Via Maiano questa mattina verso mezzogiorno: una lastra di ghiaccio (a lato)


TRICALLE
Le palazzine hanno tutti gli accessi bloccati dalla neve che rende difficoltoso il transito.



La discesa della Madonna delle Grazie il cui transito è vietato in discesa a causa del ghiaccio
Sopra  parcheggio dietro la caserma della Polizia Stradale con le macchine sommerse dalla neve in Via dei Frentani

Strade bloccata dal ghiaccio in Via dei Pentri, Via Silio Italico e Via Strabone in zona Tricalle


Piazzale del Tricalle davanti la Chiesa di S.Francesco, oggi si presentava così.

FILIPPONE
Come abbiamo già detto la situazione in Via S.Camillo de Lellis è veramente critica con lunghe code a causa delle macchine parcheggiate ai lati della strada, la cui carreggiata si è ridotta ancora di più con i cumuli di neve ai lati. Situazione al limite in Via Agostini, Via Grifone, Via Mucci e Via Natale, entrate laterali di Via De Lellis, dove solo il lavoro dei cittadini spalatori ha evitato l'isolamento totale. Lastre di ghiaccio ovunque.


 Ingresso di Via S.Camillo de Lellis a Filippone
 Cumuli ai lati di Via S.Camillo de Lellis
 Via Mucci

 Via Natale a Filippone
 Via Agostini a Filippone
 Via Grifone a Filippone
 Ingorgo in Via S.Camillo De Lellis

Via Eugenio Bruno

THEATE CENTER IN LOCALITA' FEMMINELLA
Il Theate Center sede dell'Inps, dell'Ispettorato del lavoro e di tanti altri uffici tra cui la sede provvisoria della Biblioteca Provinciale "De Meis" e dell'Alleanza Assicurazioni, oggi era pressoché impraticabile con i parcheggi occupati dalle macchine sommersa dalla neve e ghiaccio ovunque che rendevano difficoltoso il passaggio.




SANTA BARBARA
Questa mattina la Via di Santa Barbara era ancora coperta da una poltiglia di neve e dal ghiaccio e solo i cittadini con le pale stavano cercando di liberare le macchine per tentare di uscire.








VIALE GRAN SASSO
Nella zona di Viale Gran Sasso, che è  una delle più aperte e ventilate di Chieti, quindi più esposta agli agenti atmosferici, sono caduti molti alberi che riducono ulteriormente la carreggiata stradale con le macchine che questa mattina erano costrette a passare a fasi alterne.


Alberi che ostruiscono Viale Gran Sasso con viabilità a fasi alterne



MADONNA DELLA MISERICORDIA e MADONNA DEGLI ANGELI

In Via dei Platani in località Madonna della Misericordia, vicino l'asilo e la sede comunale dell'acquedotto e del settore ecologia e ambiente c'è una situazione incredibile: addirittura, qui praticamente sembra che non ricordano più nemmeno come sia fatto uno spazzaneve, con immagini che si commentano da sole. Anche Piazza Mons.Venturi davanti la Chiesa degli Angeli è impraticabile.

Piazza Mons.Venturi a Madonna delle Grazie, con macchine sommerse dalla neve e parcheggio inutilizzabile

 Via dei Platani





VIALE EUROPA e VIA DELLA LIBERAZIONE


Ghiaccio in Via della Liberazione e neve che blocca le macchine ai lati di Viale Europa con accessi laterali intasati.


Via della liberazione (sopra)

Viale Europa


lunedì 25 novembre 2013

RIMETTERE IN SESTO IL MURETTO PERICOLANTE IN VIA MADONNA DELLA MISERICORDIA

Christian, giovane teatino di 23 anni, ci segnala la presenza di un muretto pericolante in Via Madonna della Misericordia, nei pressi del n.116, al curvone vicino l'asilo.

La foto che ci ha fornito Christian è una foto di repertorio di "google map" del 2010, ma attualmente le condizioni del muretto sono notevolmente peggiorate e il manufatto è pericolante.

Pertanto, considerato le precipitazioni nevose previste per i prossimi giorni, che potrebbero danneggiare ulteriormente la struttura di che trattasi, si chiede all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti di rimettere in sesto la struttura.


domenica 24 novembre 2013

INCONTRO COL MAGNIFICO RETTORE DELL'UNIVERSITA' DI TERAMO, PROF. LUCIANO D'AMICO, IL 26 NOVEMBRE ORE 19.00

A seguito delle richieste di chiarimento dei Dottori esclusi dalla preselezione del Dottorato in "Storia dell'Europa dal Medioevo all'Età Contemporanea", per capire le reali motivazioni che hanno portato ad essere "scartati", il Magnifico Rettore dell'Università di Teramo, Prof. Luciano D'Amico incontrerà i Dottori Martedì 26 Novembre ore 19.00, presso il Campus dell'Università di Teramo a Coste S.Agostino.







RIPARARE LA FONTANELLA VICINO LA CHIESA IN PIAZZALE MARCONI

Silvia, una ragazza di 22 anni, ci ha segnalato la rottura della fontanella pubblica in Piazzale Marconi davanti la Chiesa del S.S. Crocifisso dove si dissetano i cittadini.
La manopola è rotta e l'acqua esce copiosamente, nonostante la fontana non sia  a getto e riciclo continuo.
Si parla sempre, soprattutto nel periodo estivo, ma non solo, di carenza di acqua  che spesso, in particolar modo la notte, se ne va dalle abitazioni.
Pertanto, si chiede all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti e all'Ufficio Acquedotto di riparare la fontana in questione aggiustando la manopola, evitando la continua fuoriuscita con spreco dell'acqua potabile.

FOTO DELLA FONTANELLA ROTTA


L'IMPIANTO ITALCEMENTI DI SCAFA INFIAMMA L'OPINIONE PUBBLICA ABRUZZESE




Oggi parleremo del cementificio di Scafa dell'Italcementi, l'ultimo esemplare rimasto attivo fra Chieti e Pescara dopo la chiusura di quello di Pescara, la cui sorte sta "infiammando" l'opinione pubblica abruzzese: le associazioni ambientaliste e il Movimento 5 Stelle ne vorrebbero la chiusura, perché, secondo loro, ha un alto livello di inquinamento e un basso livello di sicurezza per i lavoratori; i sindacati, invece, sono sul piede di guerra e non vorrebbero la chiusura. La proprietà vorrebbe convertire la struttura in un impianto di stoccaggio del cemento o in una fabbrica di fertilizzanti. La Regione Abruzzo intanto non si espone e resta a guardare alla finestra l'evolversi della situazione, ma i Grillini di Scafa rincarano la dose e attaccano per bocca del loro portavoce Antonello Clevio, di cui di seguito sentiremo l'intervista, in attesa di eventuali reazioni da parte dei rappresentanti sindacali e dell'Italcementi che volessero dire la loro sulla vicenda.

INTERVISTA AL PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI SCAFA
SULL'IMPIANTO DELL'ITALCEMENTI



martedì 19 novembre 2013

TUTTA LA VERITA' SUI TRASFERIMENTI DEI REPARTI NELLA ASL DI LANCIANO - VASTO CHIETI

A seguito del servizio del TG1 Rai che ha gettato fango e discredito sul Policlinico "S.S. Annunziata" di Chieti e dell'intervista che abbiamo fatto alcuni giorni fa al Manager della Asl di Lanciano - Vasto - Chieti, il Dott. Francesco Zavattaro (intervista a Zavattaro), abbiamo aperto una inchiesta giornalistica per accertare la verità sulla vicenda dei trasferimenti dei reparti in seno alla Asl.

Così, con due note, una del 7 e una del 13 novembre 2013 abbiamo fatto istanza per accedere alla delibera del 7 corrente mese prot. n. 67985- CH dell' "Azienda Sanitaria Locale n.2 Lanciano - Vasto - Chieti" (ASL) avente come oggetto: "Riorganizzazione area medica dai presidi ospedalieri di Chieti e Ortona" e abbiamo potuto constatare che effettivamente, anche se ufficialmente "per ora" solo in via provvisoria, alcuni reparti del Policlinico "S.S. Annunziata" di Chieti verranno riconvertiti, soppressi o ricollocati nella struttura ospedaliera di Ortona,  a causa dell'inagibilità di alcuni ale dell'ospedale teatino.

In particolare si parla della conferma della UOC di Clinica Medica, la riconversione della UOC di Patologia Medica nel Programma denominato "Attività di medicina per intensità di cure ad indirizzo geriatrico", la collocazione temporanea della UOC Clinica Geriatrica presso il P.O. di Ortona con la soppressione della UOC di Semeiotica Medica. 

Si apprende inoltre dalla delibera che il processo di riordino in atto costituisce la risultante dei piani di razionalizzazione indicati dai recenti atti commissariali nonché la logica prosecuzione delle iniziative già intraprese per effetto delle determinazioni di cui alla deliberazione aziendale n. 2093 del 28 Dicembre 2012, avente ad oggetto: "Presa d'atto della relazione  integrativa in data 19/11/2012 trasmessa dalla STIN srl. Presa d'atto della relazione in data 27.12.2012 della D.M.O. di Chieti e della U.O.C Investimenti, Patrimonio e Manutenzione. Provvedimenti consequenziali".  La STIN per intenderci è la ditta che ha dato il parere tecnico sull'inagibilità di alcune ale dell'ospedale teatino.

Pertanto, lasciamo a voi lettori trarre le conclusioni sul reale peso della politica di Chieti in ambito abruzzese e in seno alla stessa Provincia teatina e su qual'è il reale ruolo che i poteri forti dell'economia e della politica voglio riservare alla  "Città d'Achille" in futuro.


QUI DI SEGUITO IL TESTO ORIGINALE DELLA DELIBERA SUI TRASFERIMENTI DEI REPARTI ALL'INTERNO DELLA ASL DI LANCIANO  - VASTO - CHIETI.








lunedì 18 novembre 2013

BOTTA E RISPOSTA CON L'ATENEO TERAMANO

Questa mattina (18 novembre 2013), dopo la denuncia pubblica delle presunte inadempienze da parte dell'Università di Teramo, al nostro Cristiano Vignali è arrivata una raccomandata urgente da parte dell'Università di Teramo e precisamente del Settore  "Affari Generali - Servizio Relazioni con il Pubblico" a firma del Responsabile del Settore Dott. Gianni Massetti, in merito alla sua richiesta di "accesso ai documenti amministrativi (L.241/90 e s.m.i.) del 4 novembre 2013 dove praticamente gli si nega (per ora) di poter consultare gli atti concorsuali del dottorato di ricerca di "Storia dell'Europa dal Medioevo all'Età Contemporanea" e verificare quindi se sussiste o meno qualche errore di valutazione o procedura.



Ma, il nostro Cristiano Vignali, ha deciso di non mollare e chiede l'intervento del Magnifico Rettore e del Direttore Generale dell'Università di Teramo a cui insieme ad altri "misteriosamente" esclusi dalla preselezione del Dottorato, ha inviato la seguente richiesta:


"Botta e Risposta", ora si attendono i nuovi probabili sviluppi della vicenda. Fatto sta che questa esperienza sarà di esempio sia per i cittadini che partecipano a pubblici concorsi che per le pubbliche amministrazioni:
- i primi devono prendere come esempio il comportamento del Vignali a non arrendersi ad eventuali inadempienze o soprusi della pubblica amministrazione per far valere i propri diritti fino in fondo;
- le seconde devono rispettare il più possibile le procedure e le regole, garantendo la regolarità delle prove e la trasparenza degli atti amministrativi concorsuali e un criterio di valutazione il più possibile oggettivo.

venerdì 15 novembre 2013

DOV'E' LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA DELL' UNIVERSITA' DI TERAMO NEI CONCORSI PUBBLICI?

OGGI SEGNALEREMO UNA "INGIUSTIZIA" AI DANNI DI CRISTIANO VIGNALI, UNO DEI MEMBRI DELLA NOSTRA REDAZIONE E DEL CIRCOLO "MARCO PORCIO CATONE IL CENSORE" CHE CURA QUESTO BLOG: LA SUA INGIUSTIFICATA ESCLUSIONE DALLA SELEZIONE DEL DOTTORATO DELL'UNIVERSITA' DI TERAMO IN STORIA DELL'EUROPA DAL MEDIOEVO ALL'ETA' CONTEMPORANEA 





ECCO LA LETTERA DEL NOSTRO VIGNALI AGLI ORGANI D'INFORMAZIONE PER DENUNCIARE "L'INGIUSTIZIA" SUBITA

La presente per segnalare un caso negativo accaduto al sottoscritto durante una selezione pubblica di un Dottorato di Ricerca dell'Università di Teramo, ed in particolare quello in Storia dell'Europa dal Medioevo all'Età Contemporanea a cui ho partecipato forte dei miei titoli che mi avrebbero almeno dovuto permettere di accedere al concorso.
 Mi chiamo Cristiano Vignali e sono di Chieti, già Laureato in Scienze Politiche indirizzo Storico - Politico (V.O.) e in possesso di un Master di II° Livello "Enrico Mattei" in Vicino e Medioriente sulla storia, l'economia, il diritto e l'informazione dei paesi dell'area mediorientale. Mi sono laureato con una tesi sperimentale dal titolo "L'Italia e l'origine della questione meridionale 1860 - 1861", una rivisitazione storica dell'Unità d'Italia in chiave meridionalista, tematica che in questi ultimi anni è tornata molto di moda. Nel master ho discusso una tesi sulla politica energetica dell'Italia di Enrico Mattei e sul suo tentativo di rendere l'Italia energeticamente indipendente.  Ho svolto l'incarico di collaboratore di una cattedra universitaria e di tutor di un master nel 2012. Ho pubblicato un libro sulla storia regionale ed in particolare sulla storia di Chieti, intitolato "Chieti Medievale" e attualmente sono iscritto ad un corso letterario magistrale dell'Università di L'Aquila dove faccio un percorso storico. Ho collaborato ad una serie di pubblicazioni e di attività di ricerca storica con la cattedra universitaria che a breve dovrebbero essere pubblicate. Nel mio curriculum accademico ho pressoché tutti gli esami di storia. Forte di questo curriculum mi sono presentato con un progetto per partecipare a uno dei nuovi dottorati di ricerca che ha indetto l'Università di Teramo col nuovo Magnifico Rettore Luciano D'Amico, quello di Storia dell'Europa dal Medioevo all'Età Contemporanea. Ho preparato tutto l'incartamento necessario, compresa la lettera di presentazione di un docente universitario e ho presentato un progetto di storia contemporanea sulla "Linea Gustav" in Abruzzo durante la Seconda Guerra Mondiale e in particolare su "Chieti città aperta", uno status di città che durante l'ultimo conflitto mondiale ha riguardato diverse capitali europee e che in Abruzzo storicamente pare essere stato attribuito anche alla "Città di Achille"che infatti è stata risparmiata dalla distruzione che invece hanno subito altri centri più sfortunati dell'Abruzzo "Citra" come ad esempio Ortona che viene soprannominata la "Stalingrad d'Abruzzo". Una vicenda storica su cui c'è ancora molto da scrivere e che riguarda la nostra terra abruzzese, su cui ci sono ancora molti misteri e coni d'ombra ed in particolare sul reale status della città di Chieti, per quale motivo, la città non è stata distrutta dai bombardamenti, sul reale ruolo svolto dai comandanti in campo, dal podestà della città e dall'allora Arcivescovo Mons. Venturi che viene considerato tradizionalmente il salvatore della città, anche se nuovi studi che vogliono fare luce su come sono andati veramente i fatti stanno mettendo alla luce una realtà ben diversa da quella raccontata dalle pubblicazioni in un certo senso "agiografiche" post belliche.  Un intrigo internazionale di oltre 60 anni fa su cui non ancora è stata fatta totale chiarezza e che coinvolge gli archivi militari tedeschi e Alleati, il fronte di guerra in Italia centrale, la distruzione dell'Abbazia di Montecassino che, secondo alcuni maligni, pare sia stata "barattata" con la città di Chieti e il fronte militare in Europa, influenzando più o meno indirettamente anche il famigerato "D-DAY" lo sbarco in Normandia. Di certo un argomento che, in questa Europa dominata dal potere sovranazionale  delle banche e dell'alta finanza che sta riscoprendo le piccole patrie, è sicuramente  di grande interesse ed attualità dell'opinione pubblica e del mondo scientifico locale, nazionale ed europeo.
Fatto sta, che nei termini fissati dal bando ho presentato tutto l'incartamento, controllato  e ricontrollato decine di volte, accorgendomi anche con grande piacere che potevo concorrere anche alla borsa di studio. La mia gioia, però è venuta meno i primi di novembre,quando con grande stupore ed amarezza, andando  a controllare la graduatoria della preselezione per essere ammessi alle prove del dottorato, mi sono accorto che non ero stato ammesso, che in un elenco di nomi, affianco al mio nome c'era un semplice "non ammesso", senza alcuna spiegazione.
Così determinato a far luce sull'accaduto, il 4 novembre 2013 sono andato all'Università di Teramo presso il Servizio Dottorato e li hanno cercato informalmente di scoraggiare un mio eventuale ricorso, poiché probabilmente non era possibile bloccare in corso d'opera la selezione perché il procedimento amministrativo era già partito. Ma, non mi sono dato per vinto e ho chiesto di voler fare richiesta di accesso agli atti ed in particolare al verbale relativo all'ammissione dei candidati alla prova orale del dottorato di Storia dell'Europa, domanda che ho presentato presso l'ufficio di un  funzionario che mi pare si chiamava Masetti. Da allora, sono passati diversi, troppi giorni, considerato che la prima prova di accesso al dottorato si terrà fra pochi giorni, ma non ho ancora ricevuto alcuna risposta dall'Università di Teramo, risposta necessaria per presentare qualsiasi eventuale ricorso. Tra l'altro, vedendo l'elenco dei partecipanti e degli ammessi mi sorge anche il dubbio se effettivamente tutti gli ammessi avevano dei titoli di laurea magistrale di tipo storico, cioè dei titoli idonei a partecipare al concorso più del sottoscritto. Anche se la commissione avesse considerato meno valido il mio progetto di ricerca a tal punto da escludermi alla preselezione, la commissione per trasparenza degli atti amministrativi e delle procedure concorsuali penso che dovrebbe motivare l'esclusione con una valutazione del progetto secondo parametri oggettivi e non soggettivi, come avviene oggi ormai  in quasi tutti i concorsi pubblici.
Pertanto, mi appello al nuovo Magnifico Rettore dell'Università di Teramo, Prof. Luciano D'Amico che ha fatto della trasparenza degli "atti amministrativi" uno dei suoi cavalli di battaglia affinché faccia chiarezza sulla selezione del dottorato in questione e di ogni altro dottorato e se lo ritiene opportuno intervenga per bloccare il procedimento per non lasciare l'Università nelle mani del volere dei "Baroni" accademici di turno che spesso fanno il bello e cattivo tempo.

giovedì 14 novembre 2013

RIPULITO PARZIALMENTE IL BELVEDERE DI LARGO CAVALLERIZZA A CHIETI CENTRO

Alcune settimane fa l'Assessore all'Ecologia e al Verde Pubblico del Comune di Chieti, il Dott. Alessandro Bevilacqua, aveva promesso di far ripulire il belvedere di Largo Cavallerizza entro fine anno. Eh bene, siamo sulla buona strada, infatti, recentemente è stata fatta una pulizia superficiale dei rifiuti gettati lungo la scarpata del belvedere e mimetizzati fra le erbacce ( ripuliti circa i 2 metri di terreno più vicini alla ringhiera) in attesa che vengano stanziati i soldi per ripulire completamente la scarpata sia dalla monnezza che dalla lussureggiante vegetazione. Ringraziamo il sempre cordiale e disponibile Alessandro.

VIDEO

Sotto il belvedere di Largo Cavallerizza a Chieti nei pressi degli stalli degli autobus de "La Panoramica" ripulito dai rifiuti nella parte più vicina alla ringhiera.