mercoledì 26 giugno 2013

DOTARE DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE IL TRATTO DI VIALE UNITA' D'ITALIA DALLO STAMMTISCH ALLO SVINCOLO AUTOSTRADALE

Questa volta ci occuperemo di segnalare all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti,  all'Ufficio Tecnico della Provincia di Chieti e all'Anas l'assenza di illuminazione nell'ultimo tratto di Viale Unità d'Italia in località San Martino, per intenderci quel tratto della Tiburtina che va dal locale Stammtisch allo svincolo autostradale della Dragonara. Qui, come ci è stato segnalato non c'è alcuna illuminazione pubblica e la notte le macchine sfrecciano ad alta  velocità al buio con gravi pericoli anche per l'incolumità dei pedoni che attraversano. Infatti, lungo la strada c'è lo Stammtisch Tavern, il locale in stile bavarese, affollato da centinaia di giovani soprattutto il fine settimana. A tal proposito, abbiamo intervistato il titolare del locale, Marco De Rosa, che ci racconta come sul tratto di strada c'è un solo lampione proprio davanti al suo locale che però è accesso a intermittenza, cioè a volte si altre no, mentre tutto il resto del viale fino allo svincolo autostradale la notte è avvolto nel buio più pesto. Spesso, come ci dice Marco, la strada rimane totalmente al buio e sono loro costretti ad accendere i faretti al led del locale per evitare che le tenebre avvolgano tutto. Durante l'intervista di Cristiano Vignali al titolare dello Stammtisch siparietto satirico con la luce che si spegne all'improvviso e appare il super eroe "Italy Man" che fa "magnetizzare" una lampada che simbolicamente consegniamo ai nostri politici affinché possano risolvere finalmente il problema della pubblica illuminazione nel tratto di strada di che trattasi.

LO STAMMTISCH SULLA MANCANZA DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE NEL TRATTO FINALE DI VIALE UNITA' DITALIA


 Il tratto di Viale Unità d'Italia dallo Stammtisch fino al casello autostradale A14 della Dragonara completamente avvolto nelle tenebre. Si vede a tal proposito un pedone  in difficoltà che cerca di attraversare sulle strisce pedonali mentre sfreccia una automobile costretta a mettere le luci abbaglianti.

lunedì 24 giugno 2013

IL FANTOMATICO CENTRO SPORTIVO "CIAPI" CHIUSO E ABBANDONATO NEL DEGRADO

Su segnalazione degli sportivi di Chieti ci occuperemo della situazione critica in cui versa il campo di calcio del "Ciapi" con annessi spogliatoi e servizi, che dopo anni di gloria sportiva, in cui ha ospitato migliaia di incontri e di allenamenti dei settori giovanili e di squadre dilettantistiche di svariate società teatine, e oramai da circa sette anni chiuso con lucchetti ai cancelli e totalmente abbandonato a se stesso; il suddetto impianto è sito in Via Piaggio a Chieti Scalo, presso la struttura dell’Ente Regionale "Ciapi", ed è attualmente di proprietà dell’Università “Gabriele D’Annunzio”. La sua chiusura, considerata anche la penuria di centri simili in città, è avvenuta senza non poche polemiche e non pochi problemi per le società calcistiche teatine, poiché,a causa della chiusura del "Ciapi", le squadre di Chieti che erano ospiti della struttura, secondo quanto raccontatoci, sarebbero state private da un giorno all'altro della possibilità di poter usufruire del campo con i relativi servizi annessi, dai legittimi proprietari che, però, a tutt'oggi  pare non abbiano attuato nel centro sportivo, che versa in una situazione di forte degrado anche di tipo igienico - sanitario, nessun progetto di riqualificazione. Così per constatare dal vivo quanto riferitoci siamo andati a fare un sopralluogo presso la struttura di Via Piaggio, girando un video che ha documentato lo stato di abbandono del campo e le sue pessime condizioni igienico - sanitarie; nell'impianto, però, non ci è stato possibile entrare a causa dei catenacci al cancello. Così abbiamo simbolicamente fatto, col super eroe "Italy Man" e le nostre due splendide reporter Greta e Azzurra, una simpatica e ironica gara di "torello" col pallone da calcio fuori il cancello del campo. Comunque, abbiamo potuto constatare anche dall'esterno che il campo del "Ciapi", su cui l'Università "G.D'Annunzio" una volta acquisita la struttura aveva fatto porre anche il cartello di centro sportivo (???), è totalmente coperto da lussureggianti erbacce che sommergono oramai anche le porte di gioco e lasciano ai passanti ed agli amanti dello sport uno spettacolo poco edificante, avendo seppellito , tra l’altro, anche i locali adibiti una volta a segreteria e spogliatoi con servizi igienici che sono in rovina. A tal proposito, a dicembre del 2010, c'è stata sull'argomento finanche una interrogazione al Sindaco di Chieti del Consigliere Comunale Milozzi che  chiedeva al primo cittadino teatino "di intervenire immediatamente, affinché i responsabili dell’Ateneo Gabriele D’Annunzio, innanzitutto puliscano la struttura e poi forniscano delle spiegazioni su quelle che sono le reali intenzioni su un’area che, da fucina di giovani talenti cittadini, è diventata una vera vergogna a cielo aperto". Ma, a tutt'oggi, probabilmente non è stato fatto pressoché nulla e, "campa cavallo che l'erba cresce" il campo del "Ciapi" versa ancora nel degrado più assoluto, chiuso ed abbandonato. Sarebbe, pertanto, finalmente arrivata l'ora di intervenire per riconsegnare alla città, agli sportivi e alle società questo glorioso impianto.  Meglio tardi che mai.

VIDEO GIRATO PRESSO IL CAMPO DI CALCIO "CIAPI"

PERCHE' E' STATO BRUCIATO IL PREFABBRICATO DI "AMIANTO" IN VIA M.TURCHI?

In questi giorni, anche grazie ad alcune nostre segnalazioni, le autorità si stanno muovendo per bonificare diverse discariche abusive e per individuare i responsabili dell'inquinamento. A tal proposito, il 17 giugno 2013 abbiamo pubblicato un servizio sull'inquinamento da bonificare di Via M.Turchi nella zona industriale di Chieti http://censorinoteatino.blogspot.it/2013/06/intervenire-per-risolvere-linquinamento.html con l'intervento tra l'altro del nostro super eroe "Italy Man"; avevamo segnalato all'uopo anche la presenza di un prefabbricato probabilmente in amianto con all'interno rifiuti abbandonati, chiedendo l'intervento per quanto di eventuale competenza del Settore Ecologia ed Ambiente del Comune di Chieti e della Polizia Ecologica. Ma, a seguito del nostro servizio, i cittadini della zona che avevano contattato il Censorino Teatino, ci hanno informato che il prefabbricato di che trattasi pochi giorni dopo è risultato stranamente bruciato insieme all'area con le sterpaglie circostanti. 
Così, abbiamo fatto nuovamente un sopralluogo e abbiamo visto come con del materiale probabilmente simile a pece o catrame è stato dato fuoco alle sterpaglie circostanti alla baracca che è rimasta anch'essa bruciata, senza però distruggersi. forse anche perché materiali simili all'amianto possono resistere ad alte temperature; inoltre, sono stati tolti dall'interno del prefabbricato parte dei rifiuti, poiché l'incendio ha permesso di liberare l'ingresso della baracca ostruito in precedenza dalle erbacce.
Pertanto, al fine di fare luce sulla vicenda i residenti della zona si pongono le seguenti domande da porre eventualmente all'attenzione anche delle autorità amministrative e giudiziarie: perché è stata bruciata l'area del prefabbricato in Via M. Turchi? L'operazione è stata solo una grossolana operazione di bonifica? Oppure dietro all'incendio si nasconde un tentativo di occultare le responsabilità dell'inquinamento della zona? 

Il prefabbricato  di Via M. Turchi probabilmente in amianto o materiali cancerogeni simili bruciato insieme all'area circostante

L'interno del prefabbricato di Via M.Turchi  con le pareti bruciate da cui sono stati tolte alcune buste di rifiuti che eventualmente potevano far risalire ai responsabili dello scarico abusivo.

venerdì 21 giugno 2013

ASFALTO DA RIPARARE NEL TRATTO INIZIALE DI VIA MONS. COCCHIA NEI PRESSI DELLA SCUOLA "MODESTO DELLA PORTA"

Alcuni residenti di Via Mons. Cocchia a Chieti alta vorrebbero segnalare all'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti la presenza di un tratto di manto stradale dissestato da rimettere in sesto nella parte iniziale della strada nel retro della Scuola Media "Modesto della Porta" dove ci sono diversi immobili residenziali. A tal proposito, va ricordato che Via Mons. Cocchia ha già subito recentemente dei lavori di rifacimento del manto stradale che era  probabilmente deteriorato anche a causa dell'estrema franosità del terreno della collina teatina e che  evidentemente necessita di continui interventi di manutenzione. Infatti, proprio per questo motivo, nel primo tratto della strada, dove i cittadini chiedono di intervenire per riparare l'asfalto, è stato posto un cartello di "divieto di transito" con "pericolo strada dissestata" come si evince nella documentazione fotografica di seguito allegata per meglio individuare il luogo  dell'intervento da effettuare da parte dell'Ufficio Tecnico comunale. Sono piccoli lavori di rifinitura in una strada che già ha avuto interventi di rifacimento del manto stradale, ma sono importanti perché le buche di che trattasi sono poste proprio nei pressi di una scuola e dell'ingresso di un palazzo con cancello. Comunque, basterebbe mandare un operaio qualche ora per risolvere il problemino.

Il super eroe "Italy Man" invocato con la parola d'ordine "Censorino Teatino" appare vicino al cartello di "Divieto di Transito" con "pericolo strada dissestata"
 Le buche dell'asfalto da riparare in via Mons. Cocchia.

Ancora buche da riparare in Via Mons. Cocchia.

giovedì 20 giugno 2013

FINALMENTE RIPARATE CON IL CATRAME DUE PROFONDE BUCHE NEI PRESSI DI LARGO CAVALLERIZZA

Nei mesi scorsi avevamo segnalato la presenza di due profonde buche nei pressi di Largo Cavallerizza che grazie al cielo sono state finalmente riparate e più precisamente: la prima nell'area a traffico limitato tra il tribunale e lo stallo dell'autobus n.7, pericolosa sia per le sospensione e gli ammortizzatori dei veicoli, sia per i pedoni che fanno di continuo su e giù dagli autobus;  La "voragine" inizialmente è stata "rattoppata" alla buona, ma ora finalmente è stata riparata definitivamente con il catrame. La seconda buca, invece, era in prossimità del parcheggio dietro il tribunale all'intersezione tra Via Arniense e Via Silvino Olivieri, pericolosa sopratutto per il transito degli autoveicoli e degli autobus che di frequente passano in quell'arteria trafficatissima. Ora, finalmente la buca non c'è più e il catrame ha coperto anche qui il "cratere". Pertanto, ringraziamo l'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Mario Colantonio per l'intervento: meglio tardi che mai!!! A tal proposito si allegano le foto.


 Pezza di catrame che ha riparato la "voragine" nel terminal di Largo Cavallerizza tra il tribunale e lo stallo del bus n.7
 Prospettiva più ampia della pezza di catrame che ha riparato la buca nel terminal di Largo Cavallerizza tra il tribunale e lo stallo del bus n.7
La pezza di catrame che ha riparato il "cratere" nei pressi del parcheggio dietro il tribunale all'intersezione tra Via Silvino Olivieri e Via Arniense.

mercoledì 19 giugno 2013

PIAZZALE AL TRICALLE CON DISCARICA ABUSIVA E ASFALTO DISSESTATO CON CRATERI "MARZIANI"

Abbiamo notato con estremo piacere che l'Assessore all'Ecologia e al Verde Pubblico del Comune di Chieti, il Dott. Alessandro Bevilacqua, e l'Assessore ai Lavori Pubblici, il Geometra Mario Colantonio,  osservano con molta attenzione le nostre segnalazioni. Così, abbiamo deciso di dargli altro lavoro da fare, segnalando la presenza di una discarica abusiva con asfalto dissestato con buche profondissime che sembrano i crateri di Marte in un piazzale al Tricalle sito all'incrocio fra Via dei Sabini e Via degli Ernici nella zona delle case popolari. A tal proposito per maggiore intelligenza del lettore alleghiamo delle fotografie che si commentano da sole per permettere di capire esattamente di cosa stiamo parlando e mostrare lo stato dei luoghi. Pertanto, si chiede all'Assessore Alessandro Bevilacqua di intervenire per quando di propria competenza, rimuovendo i rifiuti dal piazzale, segnalando eventualmente il problema alla polizia ecologia e all'Assessore Mario Colantonio di far riparare le profonde buche del suddetto piazzale. 

 Televisori e pneumatici scaricati abusivamente
 Il nostro super eroe Italy Man nella discarica abusiva tenta di disintegrare i rifiuti con i suoi super poteri
 Asfalto con crateri marziani nel piazzale
Asfalto con crateri marziani nel piazzale

lunedì 17 giugno 2013

INTERVENIRE PER RISOLVERE L'INQUINAMENTO DI VIA M. TURCHI A CHIETI SCALO

La scorsa settimana, contattati da un gruppo di cittadini di Chieti Scalo, perlustrando la zona industriale teatina alla ricerca di  discariche abbandonate e di aree inquinate nella città di Chieti, siamo passati per via M. Turchi e anche qui ci siamo trovati di fronte a diverse criticità che le autorità e gli enti competenti dovrebbero conoscere e risolvere, documentate con immagini che si commentano da sole:

  1) una discarica abusiva con rifiuti apparentemente di ignota provenienza e possibile nocività davanti allo sfasciacarrozze che dovrebbe essere bonificata dal Comune di Chieti tramite operai di ditte specializzate e dovrebbe essere oggetto di interesse della polizia ecologica che potrebbe muoversi per accertare i responsabili di tale inquinamento.

Discarica abusiva in Via M. Turchi davanti allo sfasciacarrozze: chi è il responsabile di tale scempio?  Perché il Comune non interviene per far rimuovere i rifiuti?


2) Un fabbricato presumibilmente in amianto con all'interno rifiuti  apparentemente di ignota provenienza e possibile nocività che una volta accertata la proprietà e le responsabilità, se pericoloso per la salute umana, dovrebbe essere smantellato dopo che sono stati rimossi i rifiuti.

 Il nostro super eroe Italy Man accorso tenta con i suoi super poteri di disintegrare la baracca abbandonata presumibilmente in amianto, sprezzante del pericolo


Apertura da cui si vedono all'interno della baracca abbandonata   i rifiuti che dovrebbero essere rimossi 

3) Durante il servizio fotografico, siamo stati richiamati da una nube di fumo che si è alzata e da un forte odore di bruciato di materiali di dubbia provenienza, la cui combustione dovrebbe essere vietata ancora di più se vengono accesi fuochi non autorizzati.

 Il super eroe Italy Man vicino al fabbricato di cui sopra con in lontananza una nube nera scaturita dalla combustione di materiali di dubbia provenienza che si avvicina pervadendo l'aria
Visione da vicino della nube nera di dubbia provenienza

4) Infine, vorremmo segnalare la presenza di un cartello di limite di velocità  40 km/ h coperto da lussureggiante e selvaggia vegetazione da tagliare poiché ostruisce la visuale agli automobilisti che sfrecciano senza nessuna remora sull'asfalto che anche in Via M. Turchi, come in Via Piaggio è in pessime condizioni senza che gli enti competenti come anche il Consorzio Industriale Val Pescara, intervengano.

PERTANTO, NOI DEL CIRCOLO CULTURALE "MARCO PORCIO CATONE IL CENSORE" CHE CURIAMO LA RUBRICA "IL CENSORINO TEATINO", INSIEME AL SUPER EROE "ITALY MAN", SU RICHIESTA DEI CITTADINI CHE CI HANNO CHIAMATO, CHIEDIAMO ALLE AUTORITA' PROVINCIALI, COMUNALI, ALLA POLIZIA ECOLOGIA AL PREFETTO E AL CONSORZIO INDUSTRIALE VAL PESCARA DI INTERVENIRE PER QUANTO DI EVENTUALE LORO COMPETENZA AFFINCHE' VENGANO RISOLTE TALI CRITICITA' SEGNALATE.

giovedì 13 giugno 2013

PROBLEMATICHE IRRISOLTE A PIAZZA MATTEOTTI ( PIANO SANT'ANGELO)

Sono passati quindici anni, tre amministrazioni comunali e tre rifacimenti della piazza fra ritardi, polemiche e tanti euro spesi; ma, nonostante ciò, resterebbero ancora delle problematiche irrisolte alcune delle quali sarebbero andate peggiorando con l'ultimo intervento "urbanistico" e "architettonico", terminato circa un anno fa. Stiamo parlando di Piazza Matteotti, anche detta Piano Sant'Angelo, dove siamo stati a fare un servizio invitati da un gruppo di commercianti. Abbiamo intervistato il loro portavoce, il titolare del Bar Arniense, il signor Valerio Toto, che ha snocciolato tutta una serie di problemi che abbiamo raccolto e che i commercianti intendono segnalare al Sindaco affinché vengano risolti. A tal proposito, si è evidenziato sopratutto il problema dei parcheggi e quello della viabilità e più precisamente: la mancanza di uno stallo ben definito per lo scarico e carico delle merci da realizzare nel più breve tempo possibile; la drastica riduzione dei parcheggi per la clientela sia a seguito dei paletti che sono stati messi per delimitare l'area pedonale nei pressi del giornalaio, sia a seguito delle nuove barriere architettoniche ( da abbattere) che la struttura spartitraffico al centro della piazza crea. L'emergenza parcheggi potrebbe essere risolta tramite la creazione di stalli con strisce verticali a disco orario o a pagamento nell'area parcheggio davanti il Circolo di Piano Sant'Angelo per favorire anche il ricambio di gente nella piazza; assenza di parcheggi per i motorini che dovrebbero essere creati; autobus bloccati nel traffico quando girano, a causa dello spartitraffico troppo grande che potrebbe essere ridotto e quando proseguono diritto per Via Arniense se si parcheggiano male le macchine nei posti vietati come davanti il forno, il Bar Arniense o il Bar Gran Sasso con ingorghi ed inquinamento acustico e dell'aria; marciapiedi pericolosi quasi invisibili con cordoli su cui spesso inciampano i passanti riportando a volte anche serie conseguenze;  tombini che fanno rumore continuamente quando passano le macchine, forse perché troppo leggeri o messi male; mancanza di strisce gialle che delimitano il posto dei disabili che di fatto così può essere occupato da tutti; mancanza di strisce pedonali e di cestini che  sono presenti solo in una unità affianco alla fontanella nell'isola pedonale nei pressi del giornalaio. Illustrate le problematiche da risolvere, i commercianti hanno chiesto al Sindaco di intervenire affinché vengano risolti questi problemi e chiedono che questa estate, anche con la loro preziosa collaborazione, venga organizzato qualche evento anche a Piazza Matteotti affinché possa essere valorizzata maggiormente quest'area del centro storico.

Intervista di Cristiano Vignali al titolare del Bar Arniense, il signor Valerio Toto sui problemi irrisolti di Piazza
Matteotti

 L'area parcheggio davanti al Circolo di Piano Sant'Angelo che dovrebbe essere dotata di parcheggi con strisce verticali a disco orario
Sosta selvaggia nei pressi del Bar Matteotti e della adiacente Tabaccheria
Area delle panchine da ridurre perché troppo ingombrante, riposizionando altrove le panchine
Dettaglio del cordolo del marciapiede maledetto su cui spesso cadono i passanti


 Ingresso del Bar Arniense davanti a cui parcheggiano abusivamente tutti i giorni centinaia di macchine

 Area pedonale nei pressi del giornalaio delimitata dai paletti che ha ridotto i posti macchina
 Unico cestino presente nella piazza
A causa della mancanza di una postazione di carico e scarico il corriere è costretto a trovare un parcheggio di fortuna, come in questo caso.
 Posto per disabili non delimitato da strisce gialle
 Sosta selvaggia anche davanti il negozio di moto
Barriere architettoniche e urbanistiche da eliminare affinché si riduca la grandezza dello spartitraffico al centro della piazza. In questo modo si recuperano anche dei parcheggi.

mercoledì 12 giugno 2013

QUANDO VERRANNO ULTIMATI I LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL CENTRO SOCIALE "IL CASONE" DI BRECCIAROLA?

Il super eroe "Italy Man", il difensore della città la cui identità si cela dietro il costume e la maschera,  ci segnala, su richiesta di un gruppo di cittadini, la chiusura per lavori di manutenzione straordinaria del centro sociale "Il Casone"di Brecciarola sui cui tempi di riapertura si interrogano i brecciarolesi. Così, accompagnati da "Italy Man", i reporter del Censorino Teatino sono andati presso "Il Casone" nella Piazza di Brecciarola a constatare lo stato di avanzamento dei lavori. A tal proposito, secondo quanto scritto sul cartellone di cantiere a pennarello, i lavori per un importo di 38.400,00 euro che sarebbero iniziati il 20 novembre 2012, dovrebbero finire il 30 giugno prossimo. Ma, i cittadini che hanno contattato il nostro super eroe, nutrono in realtà dei dubbi sulla conclusione dei lavori entro i termini stabiliti, poiché perlustrando il perimetro della struttura ci sono ancora materiali da cantiere davanti l'ingresso dell'immobile e deterioramenti e  scritte sulle mura. L'interno invece è attualmente chiuso al pubblico; pertanto, ci è stato impossibile constatare il reale stato di avanzamento delle manutenzioni straordinarie sulla struttura e stimare la reale tempistica per la riapertura de "Il Casone". Tra l'altro, secondo quanto riportato su dei volantini affissi nel centro abitato di Brecciarola, il Sindaco dovrebbe avere un incontro con i residenti della contrada proprio giovedì di questa settimana.
Pertanto, si chiede al Sindaco Di Primio e all'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti di riferire per quanto di competenza sulle tempistiche per la riapertura della struttura e sui lavori che devrebbero essere ancora eseguiti. A tal fine chiediamo se è possibile di aprire l'interno  della struttura alle nostre telecamere affinché possano documentare il reale stato dei luoghi e dei lavori.

" Italy Man" davanti la porta de "Il Casone" di Brecciarola; ci sono ancora resti di materiali di cantiere
 Mura deteriorate e scritte deturpano ancora "Il Casone"


martedì 11 giugno 2013

LA FAMIGLIA CHE FECE GRANDE TEATE: ASINIO HERIO, ASINIO POLLIONE, ASINIO GALLO‏



Il 6-7 -8 giugno 2013 si è svolta a Chieti la III edizione del seminario di studi sulle origini della città: "La famiglia che fece grande Teate: Asinio Herio, Asinio Pollione, Asinio Gallo", organizzato dall' "Asinio Pollione Onlus", con la partecipazione delle associazioni "Noi del G.B. Vico" e "Da Grande Voglio Crescere" e del FAI (Fondo per l'ambiente Italiano); realizzata con le compartecipazioni, i patrocini ed i contributi del Comune di Chieti, del Ministero per i beni e le attività Culturali, dell'Università "G.D'Annunzio", della Presidenza del Consiglio Regionale d'Abruzzo, della Provincia di Chieti,della Fondazione della Cassa di Risparmio di Chieti e della Camera di Commercio. L'iniziativa  mira a promuovere ed a far conoscere la storia di Chieti, l'antica Teate, una delle città più antiche d'Italia, fondata secondo leggenda nel 1181 A.C. dal mitico eroe il Pelide Achille che la dedicò a sua madre Teti, città nata dalle unioni biologiche e culturali fra le genti italiche autoctone dei Marrucini ed i coloni provenienti dalla Grecia. In questa terza edizione ci si è occupati del periodo in cui la città di Chieti raggiunse un prestigio ed uno sviluppo forse mai più toccato nel corso della sua trimillenaria storia con la famiglia degli Asinii,   a cavallo fra il I secolo A.C. ed il I secolo D.C. (dalla guerra civile degli italici per l'ottenimento della cittadinanza piena repubblicana, alle guerre fra i Triumviri, al crepuscolo della Repubblica con la nascita e l'affermazione del Principato della dinastia Giulio - Claudia), epoca in cui Teate, che in età alto imperiale contava circa 60.000 abitanti, aveva un'importanza strategica, politica, economica, di altissimo livello in un Italia  abitata a mala pena da circa 8 milioni di abitanti.
In particolare, nella giornata inaugurale del 6 giugno ore 18.00 presso la sala conferenze della CARICHIETI a Chieti Scalo c'è stata la proclamazione del vincitore e cerimonia di consegna della borsa di studio per la migliore tesi di laurea "Asinio Pollione" alla presenza tra i tanti del Presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Mario Falconio.
 Il 7 giugno sempre alle 18.00, c'è stata presso la Sala "Frontoni" del Museo "La Civitella" in Via Pianell, la presentazione a cura della direttrice del museo  l'archeologa Sandra La Penna, del Progetto multimediale della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo: " La Teate degli Asinii. Viaggio virtuale nella Chieti di duemila anni fa",http://www.youtube.com/watch?v=2YWup9A6y_0 con introduzione del Dott. Silvano Agostini, Funzionario delegato per la Sopritendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. Il Progetto multimediale che rappresenta fedelmente la città di Chieti in epoca romana, è ripreso da quelli già realizzati a Pompei, Ercolano e a Iuvanum. Alla fine della serata c'è stata la visita guidata al Museo "La Civitella" che  conserva numerosi reperti archeologici italici e romani provenienti sia dagli scavi di Chieti che dagli altri siti di tutta la regione.

La Dott.sa Sandra La Penna illustra il progetto multimediale della Soprintendenza Archeologica: "La Teate degli Asinii. Viaggio virtuale nella Chieti di duemila anni fa".

L'8 giugno, alle ore 19.00, c'è stata la serata conclusiva  presso la Sala "Luigi Capozucco" nel Palazzo de' Mayo in Corso Marrucino con la "Lectio Magistralis" del Prof. Giulio Firpo, Ordinario di storia romana presso l'Università "G.D'Annunzio" di Chieti http://www.youtube.com/watch?v=OD1Ytz6gpdc  e la premiazione del chiarissimo professore con il "Premio Gaio Asinio Pollione"consegnato dal presidente dell'Associazione "Gaio Asinio Pollione Onlus", l'Avv. Paolo Ciammaichella.  Ad ora di cena gli ospiti hanno potuto gustare nella sala catering del palazzo un buffet di prelibatezze "apiciane" tratte dal ricettario in uso nell'antica Roma. 
"Lectio Magistralis" del Professore di Storia Romana della "G.D'Annunzio" Giulio Firpo

L'iniziativa è stata di grande spessore, sopratutto nell'ottica della valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e turistiche dell'Abruzzo, una regione che passa alle cronache nazionali più per i suoi scandali politici e le sue speculazioni economiche che per le tante cose belle che ci sono da valorizzare e da visitare.

SET FOTOGRAFICO DELLE BELLEZZE ARCHEOLOGICHE DEL MUSEO "LA CIVITELLA" DI CHIETI DOVE SONO CONSERVATI GRAN PARTE DEI TESORI DEGLI SCAVI DI CHIETI E DELL'ABRUZZO INTERO.

 Particolari dei frontoni dei Templi dell'antica Teate
 Particolari dei frontoni dei Templi dell'antica Teate
 Ricostruzione dell'Anfiteatro romano della Civitella
 Ricostruzione dei sotterranei romani sotto il Palazzo della Provicnia
 Busto romano di epoca del Principato I secolo d.c.
 Mosaico nelle Terme Romane I secolo d.c.
 Iscrizione latina di epoca tarda repubblicana, alto imperiale (I sec. A.C. - I sec. D.C.)
 Monumenti funebri romani
 Elmetto e gambaletti armatura guerriero età del ferro
 Armi ed utensili età del ferro
Statuette votive

giovedì 6 giugno 2013

DISCARICA ABUSIVA NELLA ZONA INDUSTRIALE IN VIA PAPA LEONE XIII A CHIETI SCALO

Ispezionando la zona industriale di Chieti, i reporter del "Censorino Teatino", chiamati da un gruppo di cittadini, si sono trovati, in Via Papa Leone XIII, di fronte ad una vera e propria discarica abusiva con rifiuti nocivi di ogni sorta e tipo dallo scarto industriale, al tecnologico, alla plastica, all'edile, al metallo che sono stati gettati ed accumulati in un' area al ciglio della strada, fra lussureggianti erbacce, non curanti del cartello di "Divieto di Scarico" che invita a portare i rifiuti nel centro di raccolta di Via Aterno in località Santa Filomena (quello che purtroppo è passato recentemente alle cronache per essere  stato sequestrato dalla Guardia di Finanza, poiché  sarebbe non a norma). I rifiuti sono stati abbandonati  senza che nessuno è venuto a raccoglierli. forse perché non si conosceva l'esistenza dell'area inquinata. Pertanto, su richiesta dei cittadini: l'Assessore all'Ecologia e al Verde Pubblico del Comune di Chieti, Dott. Alessandro Bevilacqua, potrebbe intervenire per quanto di  competenza affinché venga bonificata l'area di che trattasi: raccolti i rifiuti  e magari tagliata anche l'erba alta; mentre la polizia ecologica potrebbe accertare la provenienza di tali scarti. A tal proposito, per rendere l'idea di cosa si sono trovati di fronte i nostri reporter, ecco le fotografie scattate che si commentano da sole.

 La discarica di Via Papa Leone XIII nei pressi del capannone industriale della ditta "Feral Recycling"
 I rifiuti di ogni sorta e tipo scaricati nonostante il cartello di "Divieto di Scarico" che invita a portare i rifiuti negli appositi centri di raccolta.
 Ancora rifiuti: il soffio del vento amplifica nell'aria il lamento della natura che grida vendetta.

 Dietro i rifiuti più vicini alla strada si vede un cumulo di detriti e scorie nascosto dall'erba alta di cui non siamo riusciti a capire la natura e la provenienza.

Ad un tratto è apparso anche il super eroe "Italy Man" che ha pensato inizialmente di disintegrare le molecole dei rifiuti con i suoi super poteri, rinunciandoci successivamente per non mettere in pericolo l'incolumità dei cittadini.