venerdì 31 maggio 2013

GUERRA "INFINITA" DEI TASSISTI FRA CHIETI E PESCARA: LA REGIONE ABRUZZO NON PUO' LAVARSENE LE MANI COME "PONZIO PILATO" SENNO' SARA IL CAOS

Sono ormai più di tre anni che va avanti fra corsi, ricorsi, minacce, atti vandalici, ripicche, riunioni terminate con un nulla di fatto, scioperi e querele, la guerra "infinita" fra i tassisti di Chieti e di Pescara. 
L'oggetto è la regolamentazione dell'accesso all'aeroporto regionale d'Abruzzo dei tassisti: in particolare quelli di Pescara ritengono illegale che i colleghi teatini lavorino in aeroporto, poiché, secondo loro, senza diverso accordo fra le parti, sono autorizzati a farlo solo quelli dei Comuni su cui ricade lo scalo aeroportuale ( ossia Pescara e San Giovanni Teatino), mentre quelli teatini rispondono che sono legittimati a farlo anche loro in virtù della normativa nazionale che glielo permetterebbe.

Tutta la questione pare che si basi sulla diversa interpretazione dell'articolo 14 comma 8 della legge 422/97: 

Per i collegamenti con gli aeroporti aperti al traffico aereo civile, ferme restando le competenze degli enti gestori, sono autorizzati ad effettuare servizio di piazza i titolari di licenze per servizio di taxi rilasciate dai comuni capoluogo di regione e di provincia, nonché dal comune o dai comuni nel cui ambito territoriale l'aeroporto ricade. I comuni interessati, d'intesa, disciplinano le tariffe, le condizioni di trasporto e di svolgimento del servizio, ivi compresa la fissazione del numero massimo di licenze che ciascun comune può rilasciare proporzionalmente al bacino di utenza aeroportuale. Nel caso di mancata intesa tra i comuni, provvede il presidente della regione, sentita la commissione consultiva regionale di cui all'articolo 4 della legge 15 gennaio 1992, n. 21.

Probabilmente se questa legge nazionale fosse applicata come altrove, la vicenda  si risolverebbe, poiché come si evince dal testo normativo, sarebbero autorizzati ad effettuare servizio "di piazza" in aeroporto i titolari di licenze dei comuni capoluogo di regione e di provincia, nonché dei comuni sul cui territorio è sito l'aeroporto; quindi in Abruzzo non solo quelli di Chieti e di Pescara, ma anche quelli di Teramo, di L'Aquila e di San Giovanni Teatino, in proporzione al proprio bacino di utenza aeroportuale; ma da noi non si è trovata l'intesa fra i Comuni come affermato da Antonio Viola, Assessore ai Trasporti del Comune di Chieti a causa delle resistenze del Comune di Pescara che tramite il suo Vice Sindaco, Assessore ai Trasporti Berardino Fiorilli, ci ha negato l'intervista tergiversando, forse perché non vuole mettersi contro i propri tassisti. In ultima istanza sarebbe la regione a dover dirimere la controversia con una sua decisione.

Tra l'altro, in questi giorni i tassisti pescaresi sono scesi in piazza con un sit-in di protesta davanti al Comune di Pescara, intenzionati a non cedere a nessun compromesso, continuando a  voler negare in ogni modo ai tassisti teatini di fare servizio "di piazza" in aeroporto; a tal proposito sentiamo quali sono le ragioni del loro stato di agitazione dalle parole del loro rappresentante Antonio Abagnale: 

INTERVISTA AL RAPPRESENTANTE DEI TASSISTI PESCARESI ANTONIO ABAGNALE
I tassisti teatini, dal canto loro, rappresentati dal Presidente di Confartigianato Taxi, Luigi Colalongo, si difendono, affermando che la legge nazionale 422/97 art.14 comma 8 e le  ordinanze dell'E.N.A.C. (Ente Nazionale Aviazione Civile) permettono loro di poter lavorare liberamente nell'Aeroporto d'Abruzzo.Così proprio per spiegare le proprie ragioni, i tassisti teatini ci hanno chiamato per fare una intervista "simbolicamente" proprio dentro l'aeroporto. Durante l' intervista appare il super eroe Italy Man, l'uomo misterioso di Chieti mascherato che difende la città di Chieti ed i suoi cittadini dalle ingiustizie, "invocato" dai tassisti teatini in loro "difesa". Il rappresentante dei tassisti teatini denuncia degli atti vandalici che sarebbero stati fatti da alcuni colleghi pescaresi ai danni delle loro macchine e chiede l'intervento della regione affinché si risolva questa vicenda con una regolamentazione dell'accesso.  .


IL SUPER EROE "ITALY MAN IN DIFESA DEI TASSISTI TEATINI


A questo punto,dato che legge alla mano l'ultima parola spetterebbe alla Regione Abruzzo ed in particolare al suo presidente siamo andati alla sede del Consiglio Regionale, all'Emiciclo a L'Aquila ad intervistare l'Assessore Regionale ai Trasporti, l'Avvocato Giandonato Morra che auspica che alla fine si trovi un accordo fra il Comune di Chieti  e di Pescara, rimandando ogni decisione definitiva al Governatore Regionale Giovanni Chiodi.


L'ASSESSORE REGIONALE GIANDONATO MORRA SULLA VICENDA DELL'ACCESSO DEI TASSISTI ALL'AEROPORTO D'ABRUZZO.


Sentito l'Assessore Morra, chiamato in causa, abbiamo chiesto una intervista al Governatore Gianni Chiodi che dopo aver tergiversato diversi giorni ci ha negato una sua risposta, forse non volendosi esporre così direttamente sulla questione secondo voci maligne di corridoio per possibili ragioni elettoralistiche dato l'avvicinamento delle elezioni regionali.

FATTO STA CHE QUESTA E' UNA VICENDA MOLTO SPINOSA CHE METTE IN GIOCO NON SOLO IL LAVORO DEI TASSISTI, MA ANCHE IL SERVIZIO OFFERTO AGLI UTENTI LA CUI QUALITA' A LUNGO ANDARE NE STA RISENTENDO COME DIMOSTRANO ANCHE LE LAMENTELE DEI CLIENTI PERVENUTE ALLE COMPAGNIE DEI TASSISTI ED AI COMUNI. DI CERTO, LA REGIONE ABRUZZO ANCORA UNA VOLTA NON DA UNA BELLA IMMAGINE DI SE' IN ITALIA. SE L'AEROPORTO E' REGIONALE E NON DI UNA SOLA CITTA' E GIUSTO CHE IL PRESIDENTE CHIODI, COME STABILISCE LA LEGGE, SI ESPRIMA SU QUESTA VICENDA E METTA FINE A QUESTA GUERRA "INFINITA" TRA I TASSISTI DI CHIETI E DI PESCARA, POICHE' NESSUNO GIOCO DI "CAMPANILE", NE CALCOLO "ELETTORALE" POSSONO METTERE IN SECONDO PIANO IL DIRITTO AL LAVORO E LA QUALITA' DEL SERVIZIO OFFERTO. SE INVECE LA REGIONE PENSA CHE L'AEROPORTO SIA DI COMPETENZA SOLO DEI TASSISTI PESCARESI ED EVENTUALMENTE DI SAN GIOVANNI TEATINO, CHE LO DICA APERTAMENTE. LA POLITICA è CHIAMATA A PRENDERE DELLE DECISIONI, ESISTE PER QUESTO MOTIVO: NON CI SI PUO' LAVARE LE MANI COME "PONZIO PILATO" ALTRIMENTI SARA' IL CAOS PIU' TOTALE COME IN UNA GIUNGLA.







martedì 28 maggio 2013

STRANE CREPE NELLA SCUOLA MATERNA DI VIA SALINE A BRECCIAROLA RECENTEMENTE RIAPERTA

In questi giorni stiamo facendo dei servizi sugli immobili sedi di scuole pubbliche fino all'aprile del 2009, dichiarati inagibili e mai più riapertialmeno fino ad oggi,  a seguito del terremoto abruzzese. Abbiamo già parlato dello stabile dove c'era la  Scuola Media "F.Vicentini" in Via Ferri, della sede  della Scuola Primaria "Cesarii" in Via Paulucci e dello storico palazzo della Scuola  Primaria "Nolli" in Piazza De Laurentiis, dietro la Questura e la Prefettura di Chieti. 
Oggi, invece, tratteremo della situazione della scuola Materna di Via Saline in Contrada Brecciarola di Chieti (vicino al "Casone"), recentemente riaperta dopo il terremoto, ma con strane crepe ancora presenti sulle mura della struttura. 
Brevemente la storia raccontata da alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola che hanno chiesto il nostro intervento: nell'Aprile del 2009, la scuola materna di Via Saline viene dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici di quel periodo e trasferita alle "Antonelli" a Chieti Scalo; successivamente, la suddetta scuola viene trasferita a Casalincontrada dove rimane fino all'anno scorso; ad inizio di quest'anno scolastico la scuola  ritorna finalmente nella sua sede originaria di Brecciarola  che, dopo i lavori di cui necessitava per essere messa in sicurezza,  è stata riaperta anche se la struttura presenta ancora evidenti crepe sulle mura  come si evince dal video che abbiamo girato lungo il perimetro esterno della scuola. Durante il video, invocato con la parola d'ordine "Censorino Teatino" è apparso anche il famoso super eroe Italyman, venuto anche a Brecciarola per difendere da eventuali pericoli i bambini ed i lavoratori della scuola, che ha chiesto l'intervento del Comune di Chieti affinché faccia delle verifiche sulle crepe presenti sui muri, magari quest'estate che la scuola è chiusa. Pertanto, vediamoci ora il video che documenta lo stato dei luoghi.


sabato 25 maggio 2013

VIA PIAGGIO "FORMAGGIO A GROVIERA": DI CHI E' LA COMPETENZA DELLA MANUTENZIONE?

AL SINDACO DI CHIETI
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI
AL CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA VAL PESCARA

Oggetto: Via Piaggio "formaggio a  Groviera": di chi è la competenza della manutenzione? 



Il manto stradale di Via Piaggio, l'arteria stradale della zona industriale della parte bassa della città di Chieti parallela a Viale Abruzzo e Viale Benedetto Croce dove c'è il cuore dell'insediamento industriale della Val Pescara, oggi in declino sia a causa delle diverse scelte programmatiche di sviluppo regionale, sia a causa della crisi del settore secondario in Italia, è attualmente in pessime condizioni, pieno di buche che mettono a dura prova le sospensioni, gli ammortizzatori e le gomme degli autoveicoli, a tal punto che sembra un formaggio a "groviera".  
Questa situazione si trascina ormai da anni senza che sia stato posto rimedio da chi di dovere. A tal proposito, diverse volte i cittadini hanno richiesto l'intervento delle autorità comunali affinché rifacessero il manto stradale, segnalando diverse criticità come ad esempio quella  di una buca particolarmente insidiosa per la profondità in corrispondenza della curva che dalla rotatoria della "Rodrigo" immette in Via Penne. Ma, in realtà, tutto il manto stradale della strada è fortemente deteriorato con buche veramente brutte come si evince dalla documentazione fotografica allegata.
Ma, nonostante le ripetute segnalazioni, nulla è stato fatto per risolvere il problema e molti si chiedono se la competenza della manutenzione della strada sia del Comune di Chieti o del Consorzio per lo sviluppo Industriale della Val Pescara.
Pertanto, si chiede a chi di dovere di intervenire per quanto di competenza, affinché sia rifatto il manto stradale di Via Piaggio, cuore teatino della zona commerciale - industriale della Val Pescara. Nel caso in cui la competenza fosse del Consorzio per lo sviluppo industriale, si chiede comunque al Sindaco di Chieti di sollecitarne l'intervento, anche perché oltretutto proprio dalla riqualificazione della suddetta area passa gran parte del futuro sviluppo della città e un manto stradale in pessime condizioni non è certo un buon biglietto da visita per chi volesse investire nella zona. 









venerdì 17 maggio 2013

LE SCUOLE CHIUSE A CHIETI: CESARII IN VIA "PAULUCCI" E LE NOLLI IN PIAZZA "DE LAURENTIIS"

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto all'amministrazione comunale delle delucidazioni inerenti la Scuola Media "F.Vicentini" in Via Ferri che è chiusa dal sisma aquilano del 2009 e, che, secondo quanto risposto dall'amministrazione, ci vogliono troppi soldi per rimetterla a norma, perciò marcisce desolatamente triste e vuota, ormai da oltre quattro anni, in una zona che con la chiusura anche della Caserma "Berardi" sembra diventata una strada fantasma. 

Oggi, invece, ci occuperemo di altre due strutture scolastiche che sono chiuse da anni  probabilmente per essere messe a norma e che  non sono state ancora riaperte:

  •  La scuola primaria "Cesarii" in Via "Paulucci" nei pressi dell'Istituto Tecnico "F.Galliani"


Questa scuola è stata oggetto ripetutamente di atti vandalici con furti e devastazioni che in particolare avrebbero interessato locali come  la palestra e la segreteria dove c'era l'archivio dei documenti. Secondo quanto si evince dal cartellone di cantiere, sarebbero in corso dal settembre 2011 dei lavori di "Ristrutturazione impiantistica" per un importo di 550.000 euro, lavori eseguiti dalla ditta "De Cesare Ulrico Srl" che dovevano essere ultimati entro marzo 2012, ma, che, a quanto pare, non sarebbero ancora finiti dato che la scuola non è stata ancora riaperta . 

Pertanto, si chiede all'Assessore ai Lavori Pubblici, cosa bisogna ancora ultimare affinché la scuola "Cesarii" in Via "Paulucci" venga riaperta? Quando riaprirà la suddetta scuola vicino l'Istituto Tecnico "F.Galliani"?

  •  La scuola primaria "Nolli" in Piazza "De Laurentiis" dietro la Prefettura e la Questura.


 Il tricolore italiano sgualcito e scolorito sulla finestra della scuola "Nolli", è un po' il simbolo del nostro Paese prostrato dai debiti, dove tutto va in rovina nell'incuria.

Anche questa storica scuola di Chieti è chiusa da anni e non è più stata riaperta. Attualmente è desolatamente vuota, abbandonata alla mercé dei teppisti e dei vandali che hanno imbrattato di scritte il pozzo davanti la scuola e hanno bruciato il portone d'ingresso. Ci sono ancora le decorazioni dei bambini alle finestre e la bandiera italiana che sta sugli edifici pubblici, come se il tempo si fosse fermato in quello sciagurato giorno in cui la scuola è stata chiusa. Ora l'area si presenta in uno stato desolante e degradante.
Secondo quanto ci è stato riferito, anche questa scuola  è stata oggetto di atti vandalici che hanno interessato i locali interni. In base alle informazioni avute pare che i teppisti siano penetrati da delle porti laterali a vetro non chiuse bene, difese solo da un cancelletto facilmente valicabile. I danni che sarebbero stati fatti alla struttura pare che non sono ancora stati quantificati esattamente, anche perché i locali sono purtroppo abbandonati. Infine, corre voce che Piazza "De Laurentiis", dietro Piazza "Umberto I" dove sta la Questura e la Prefettura, sia un'altra area della città soggetta allo spaccio di droga. Cosa che se confermata sarebbe proprio inconcepibile dato che si trova in pieno centro storico dietro i palazzi delle autorità governative e giudiziarie.

Pertanto, si chiede alle autorità comunali di riferire su quando e se riapriranno le scuole "Nolli" in Piazza De Laurentiis" e su cosa intende fare il Comune di Chieti di questa struttura. Inoltre, si chiede al Prefetto di Chieti di intensificare i controlli su Piazza "De Laurentiis" affinché eventuali strani movimenti di cui corre voce, non si verifichino più.

La foto documenta le scritte sul pozzo davanti la scuola



Il portone d'ingresso della scuola bruciato dai vandali e ancora scritte presenti sui muri dell'androne delle "Nolli" in Piazza De Laurentiis


 Le porte a vetro da cui sarebbero entrati i vandali, semplicemente aprendole
Il cancello che avrebbero scavalcato i vandali per le loro scorrerie

Piazza "De Laurentiis", l'area dove si svolgerebbe il traffico di sostanze stupefacenti





mercoledì 15 maggio 2013

RICOLLOCARE I SAMPIETRINI DIVELTI DAL MANTO STRADALE DAVANTI L'ISTITUTO TECNICO "F.GALLIANI" IN VIA U.RICCI IN LOCALITA' BORGO MARFISI

Per quanto riguarda la segnalazione alle autorità comunali di ciò che non va in città, degli interventi da eseguire, mal eseguiti e fermi, oggi ci occuperemo della presenza di sampietrini sollevati dal manto stradale e mai riposizionati davanti l'Istituto Tecnico "F.Galliani" di Chieti in Via U.Ricci in località Borgo Marfisi.
Sono ormai diversi anni che sono stati eseguiti dei lavori di riparazione di una condotta difettosa davanti l'Istituto Tecnico "F.Galliani" di Chieti in  località Borgo Marfisi. Per effettuare i suddetti lavori hanno dovuto sollevare i sampietrini dal manto stradale. Non ci sarebbe nulla di strano se, non si sa per quale ragione, forse per la non curanza, forse per distrazione, forse per qualsiasi altro motivo, le pietre non sono mai state riposizionate al loro posto, ma  fanno "brutta mostra" ammucchiate a casaccio; al posto dei sampietrini c'è il manto stradale sbrecciato che oltre a danneggiare l'estetica di uno degli angoli più suggestivi sul belvedere dietro la Villa Comunale di Chieti, tra l'altro restaurato meno di dieci anni fa, potrebbe essere pericoloso anche per l'incolumità dei passanti, considerato che centinaia di studenti percorrono quella strada ogni giorno e malauguratamente qualcuno potrebbe anche cadere.
Anche da queste piccole cose si vede la cura per la città e l'amore per il suo patrimonio storico, artistico, architettonico e urbano; pertanto si chiede all'Assessore ai Lavori pubblici e all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti di intervenire per quanto di propria competenza affinché vengano rimessi i sampietrini divelti dal manto stradale. A tal proposito, vorrei sapere anche cosa ne pensa la dirigente scolastica dell'Istituto "Galliani - De Sterlich" di questa situazione.



sabato 11 maggio 2013

ROTATORIA CON FONTANA LUMINOSA E PISTA CICLABILE A CHIETI SCALO

Oggi ci occuperemo di due richieste fatte all'amministrazione comunale di Chieti dai commercianti della parte bassa della città, pervenute alla "redazione" del "Censorino Teatino": 
1)La manutenzione della grande fontana luminosa - rotatoria  in Piazzale Marconi; 2) La realizzazione di una pista ciclabile da Madonna delle Piane a Santa Filomena, che passi per Viale Benedetto Croce e Viale Abruzzo a costo pressoché nullo.

A dicembre del 2012 è stata rimessa in funzione la piccola fontana monumentale  in Piazza Marconi grazie all'opera del consigliere comunale Marco Di Paolo che a sue spese ha aggiustato la fontana che prima da ferma era solo un ricettacolo di rifiuti e  che invece oggi  fa "bella mostra di se" con i suoi giochi di acqua e le sue splendide luci colorate; invece la fontana - rotatoria che si trova al centro dell'intersezione fra la Colonnetta, Viale Abruzzo e Viale Benedetto Croce, che venne realizzata pressoché un decennio fa dall'amministrazione Cucullo su modello di quella di Barcellona per abbellire il centro della parte bassa della città e per fungere  da rotatoria, funziona solo a scarto ridottissimo con un getto bassissimo e senza alcuna illuminazione come si può constatare dalla documentazione fotografica.

La fontana - rotatoria di Piazzale Marconi di giorno con il getto d'acqua ridottissimo
 La fontana - rotatoria di Piazzale Marconi di notte senza illuminazione
 PERTANTO, SI CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI DI INTERVENIRE SULLA FONTANA - ROTATORIA DI PIAZZALE MARCONI AFFINCHE' VENGA EFFETTUATA LA MANUTENZIONE NECESSARIA ALLA FONTANA MONUMENTALE PER RIMETTERLA IN FUNZIONE CORRETTAMENTE, POTER AVERE UN GETTO D'ACQUA DECENTE E UNA ILLUMINAZIONE NOTTURNA IN MODO TALE CHE I VISITATORI POSSANO AMMIRARE TUTTA LA BELLEZZA IN STILE "NEW AGE" DEL MANUFATTO SITO NEL CENTRO DELLA PARTE BASSA DELLA CITTA' ANCHE DI NOTTE.

Il secondo intervento che, invece, i commercianti di Chieti Scalo che ci hanno interpellato intendono proporre all'amministrazione comunale è la realizzazione di una pista per biciclette a costo pressoché nullo che vada da Madonna delle Piane a Santa Filomena, passando per Viale Benedetto Croce fino a Viale Abruzzo; la pista potrebbe essere realizzata semplicemente disegnando su una porzione del marciapiede un area con strisce appropriate dove poter passare con la bicicletta; ovviamente bisognerebbe all'occorrenza adattare la segnaletica orizzontale e verticale. Un sistema del genere è stato già fatto utilizzato a Montesilvano.

Veduta di Viale Benedetto Croce.Il marciapiede potrebbe essere sufficientemente largo per poter realizzare una pista ciclabile

PERTANTO, SI CHIEDE AL SINDACO, ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, ALL'ASSESSORE AL TRAFFICO E ALLA VIABILITA' DEL COMUNE DI CHIETI DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA PROPOSTA DI REALIZZARE IN QUESTO MODO UNA PISTA CICLABILE A COSTO PRESSOCHE' NULLO.

mercoledì 8 maggio 2013

DISTRIBUTORI DI CARBURANTE ABBANDONATI A CHIETI

AL SINDACO DI CHIETI

Oggetto:  Distributori di carburante abbandonati a Chieti.



In questi giorni il "Censorino Teatino" oltre a fare le segnalazioni sui problemi della città e proposte su come risolverli, si occupa di denunciare lo stato di abbandono in cui versa Chieti. La città di Chieti appare come affetta da un male misterioso che sta mangiando lentamente, ma inesorabilmente le sue cellule vitali; è piena di cantieri abbandonati, opere incompiute, immobili desolatamente vuoti e sta gradualmente morendo.  Forti indizi fanno pensare che tutto questo è dovuto a manovre a più alti livelli, regionale o nazionale per cui in questo periodo di crisi economica in cui si tende a  diminuire i servizi sparsi sul territorio, si boicotta e penalizza la città di Chieti a favore di altri centri limitrofi che invece come degli sciacalli predano quello che appartiene storicamente ad altre città.  Oggi, è la volta di segnalare i distributori di carburante abbandonati in città nel corso degli ultimi decenni che ne smantellati, ne riutilizzati fanno "bella mostra di se" come inerti suppellettili o ancora peggio appaiono come aree di parcheggio improvvisate. Questo è il caso per esempio di tre distributori: 
 Distributore in Via Asinio Herio nei pressi della fermata dell'autobus 1 e del Grande Albergo "Abruzzo"
 Distributore in Via Marco Vezio Marcello dietro il palazzo dell'ex Upim

Distributore in Via P.A. Valignani nei pressi di Piazza S.Anna e della Caserma Berardi


Probabilmente, in città ci sono altri distributori di carburante che versano in queste condizioni, uno potrebbe essere ad esempio quello sito alla Pietragrossa. Comunque, vorrei chiedere al Sindaco di intervenire affinché le compagnie petrolifere li ridiano in gestione rimettendoli in funzione, altrimenti li smantellino.

lunedì 6 maggio 2013

VIA FERRI LA STRADA FANTASMA DI CHIETI

AL SINDACO DI CHIETI
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI
ALL'ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE DEL COMUNE DI CHIETI
AL PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI CHIETI

Oggetto: Scuola "F.Vicentini" ancora chiusa e area sbrecciata e transennata  da diversi anni che riduce la carreggiata stradale e rende pericoloso il passaggio dei pedoni sul marciapiede in Via Ferri.


Su richiesta dei residenti della zona, c'è da segnalare la presenza in Via Ferri di alcune problematiche che persistono da diversi anni. Nella strada dove c'è la Scuola Media "F.Vicentini" sembra che il tempo si sia fermato ormai a oltre quattro anni fa, all'aprile del 2009, quando c'è stato il tragico terremoto aquilano che ha causato danni alla scuola media teatina che dall'epoca è chiusa. La persistente chiusura della scuola ha causato notevoli disagi alle famiglie che mandavano i figli a scuola in Via Ferri, poiché la sede centrale delle "F.Vicentini" serviva un bacino d'utenza non solo della zona di Sant'Anna e del Sacro Cuore, ma anche di tutte le palazzine del rione di Madonna del Freddo; e, probabilmente, le strutture della succursale di "Modesta della Porta" non sono certo idonee ad accogliere così tanti studenti in modo adeguato. Oltre l'inspiegabile non riapertura della sede centrale della "F.Vicentini" che da allora non è stata ancora messa in sicurezza, c'è da segnalare la presenza di un'area sbrecciata, senza manto stradale e transennata alla meno peggio tra la carreggiata e il marciapiede che restringe lo spazio di transito dei veicoli ed è pericolosa per il passaggio pedonale nei pressi della scuola, che se la memoria non inganna dovrebbe essere in quelle condizioni addirittura dai primi tempi dell'attuale amministrazione comunale se non dagli ultimi di quella passata di colore politico opposto. Chieti sembra diventata veramente la città delle incompiute e dei lavori interminabili. Via Ferri, ne è uno degli esempi più eclatanti, una strada che nel corso degli ultimi cinque anni ha visto praticamente: la chiusura (e non riapertura) della scuola media per il terremoto; lavori di manutenzione non ultimati e transennati che rendono più difficoltoso il transito dei veicoli e pericoloso il passaggio dei pedoni sul marciapiede e  la chiusura della caserma Berardi. Chieti si sta trasformando sempre più in una città fantasma e  Via Ferri ne è un altro esempio clamoroso.  Pertanto, si chiede alle autorità in indirizzo per quanto di competenza: 1) Di riferire sui motivi per cui la scuola "F.Vicentini" in Via Ferri è ancora chiusa, quali interventi necessitano per la sua eventuale riapertura e la tempistica. 2) Di ultimare i lavori di manutenzione in Via Ferri transennati da anni e di spiegare i motivi per cui si trovano in quello stato da così tanto tempo. 


Il manto stradale sbrecciato in Via Ferri nei pressi della Scuola Media "F.Vicentini"