giovedì 26 dicembre 2013

L'ARCIVESCOVO FORTE E L'ASSESSORE DE MATTEO ALLA MESSA DI NATALE DEL CARCERE DI CHIETI

L'Arcivescovo di Chieti - Vasto, Mons. Bruno Forte mostra
il dono fattogli dai detenuti del carcere di Madonna del Freddo


La mattina del Santo Natale è iniziata per l'Arcivescovo della Diocesi di Chieti - Vasto, Mons. Bruno Forte all'insegna del conforto,dell'aiuto e della solidarietà verso gli ultimi, i più deboli e  gli emarginati.
 Infatti, l'arcivescovo metropolita teatino è stato ospite della Casa Circondariale di Chieti in località Madonna del Freddo, dove ha lasciato il suo messaggio di amore e di speranza di una nuova vita migliore per i detenuti del penitenziario teatino. 
Alla presenza della Direttrice e del Comandante del carcere teatino, degli ausiliari penitenziari e di circa una settantina di detenuti, l'erede degli apostoli di Cristo ha tenuto la Santa Messa di Natale nella palestra della struttura che è stata adibita a Chiesa per l'occasione. Presente in prima fila anche l'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Chieti, Emilia De Matteo.
Oltre Mons. Bruno Forte, alla fine della celebrazione è intervenuta brevemente la Direttrice della struttura e un detenuto che collabora con la redazione del giornale delle carceri italiane "Le Voci da dentro" che ha colto l'occasione per lanciare un messaggio di augurio per tutti.
 L'evento è durato circa un'ora e ai detenuti sono stati regalati dal presule teatino santini della madonna dei miracoli e da "Babbo Natale" dei torroni e altri dolci natalizi acquistati e confezionati da alcune suore. I detenuti per festeggiare il Santo Natale hanno allestito un coro di canti natalizi e hanno regalato al Vescovo un portacarte di gesso con scolpito sopra un crocifisso, realizzato da loro.
Anche noi siamo stati invitati alla cerimonia e abbiamo intervistato sia il presule teatino, recentemente nominato segretario speciale della III assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi che si terrà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema "Le sfide della famiglia nel contesto della evangelizzazione", sia l'Assessore Emilia De Matteo insieme alla Dottoressa Lesti che ci ha illustrato un progetto recentemente portato avanti dalle carceri teatine con l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Chieti. Sentiamo pertanto cosa hanno dichiarato ai nostri microfoni.

Intervista a Mons. Bruno Forte

L'Assessore De Matteo e la Dottoressa Lesti




GALLERIA FOTOGRAFICA



La sala della palestra del Carcere di Chieti a Madonna del Freddo 
dove è stata attrezzata l'altare per la Santa Messa di Natale.


Mons. Bruno Forte che officia la Santa Messa di Natale per 
i detenuti del Carcere di Chieti

 La Direttrice del Carcere di Chieti
 Babbo Natale con i doni per i detenuti preparati dalle suore

Mons. Bruno Forte con Babbo Natale


L'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Chieti
Emilia De Matteo


giovedì 19 dicembre 2013

LA GIOVANE SCRITTRICE GLENDA MANCINI SULLA VIOLENZA DELLE DONNE SUGLI UOMINI

 In questi giorni abbiamo intervistato in un locale di Montesilvano in Provincia di Pescara, la giovane scrittrice Glenda Mancini, 24 enne laureata in Criminologia presso l'Università di L'Aquila, salita sugli scudi grazie alla pubblicazione della sua tesi che ha avuto molto successo e che ha suscitato molto scalpore perché in controtendenza col messaggio che determinati mass-media allineati con il "sistema" vorrebbero far passare. Glenda parla del modo forse meno evidente, perciò giuridicamente meno considerato, in cui si manifesta la violenza delle donne sugli uomini, partendo dal presupposto che il violento, è un violento e non è necessariamente solo uomo o solo donna. Il suo libro intitolato "L'uomo vittima di una donna carnefice" della Casa Editrice "Book Sprint"  è praticamente una ricerca sociologica e criminologica tesa a smontare la visione comune secondo il quale "violenza di genere" si traduce in violenza dell'uomo sulla donna. Il fine dunque è quello di riportare il fenomeno della violenza nella sua dimensione reale tentando di inquadrarla nella sua più vasta forma di espressione evitando dunque di fissarsi su un' unica prospettiva del più ampio spettro del fenomeno della violenza.
 A tal proposito, si legge nel retro di copertina: " Nel libro è dimostrato come il concetto di violenza di genere venga troppo spesso tradotto ironeamente dai mass - media come violenza esclusiva dell'uomo sulla donna, quasi come se l'uomo fosse destinato a ricoprire sempre e solo il ruolo di carnefice e la donna quello di vittima. Dai risultati, infatti, è possibile affermare che, esiste una violenza della donna sull'uomo che si manifesta con caratteristiche e tipologie considerate tipicamente maschili. Nella società in cui viviamo appare impensabile che l'uomo possa essere vittima di violenza da parte di una donna, tanto che non solo non viene denunciata, ma il più delle volte gli stessi uomini faticano a riconoscersi nel ruolo di vittima, come se le parole "uomo" e "vittima" fossero incompatibili. Ci sono voluti anni di appoggio e  supporto per incoraggiare le donne a denunciare la violenza domestica. Praticamente, per incoraggiare gli uomini non è stato fatto nulla. E' opportuno investire in ricerche senza schematismi, essere coscienti dei mutamenti di una società che cambia, dei ruoli che si mischiano e si ridefiniscono".
Sicuramente un'opera attuale e profonda. Ora, sentiamo cosa ha da dirci nella intervista Glenda, la giovane autrice: 


Intervista a Glenda Mancini

mercoledì 18 dicembre 2013

NASCE A CHIETI IL MOVIMENTO DEI "FORCONI" TEATINI


Riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni, si sta tentando di organizzare anche a Chieti un presidio di protesta del Movimento dei "Forconi", libero e spontaneo movimento di cittadini di ogni estrazione sociale che vogliono dare una svolta alla critica situazione politica ed economica del Paese, lasciato all'abbandono dalle istituzioni sempre più amorfe dalla società ed incapaci di tutelare  gli interessi della collettività e della Nazione con un Governo e due Camere di nominati completamente delegittimate dal popolo sovrano, alla mercé dei poteri forti dei banchieri e della finanza europea ed internazionale.
Anche se in ritardo rispetto ad altre realtà, abbiamo deciso di organizzare  un gruppo di "Forconi"  a Chieti, per dare un sussulto di dignità alla Città di "Achille", che recentemente del "Pelide" ha mostrato di possedere solo il tallone. Chieti può essere considerata il simbolo per antonomasia della crisi dello Stato Nazione e delle sue istituzioni: storico centro amministrativo e industriale che si sta impoverendo sempre più, svuotato di tutte le sue prerogative, governato da politici a tutti i livelli sempre più incapaci di prendere decisioni.
 La base operativa dei "Forconi" teatini sarà il circolo di Piano Sant'Angelo in Piazzza Matteotti. Nella foto gli aderenti della "prima ora": Cristiano Vignali, Diego Torello, Aldo Casarin, Luigi Mastrovecchio, Alessandro Pardi, Antonio Caprara, Simone di Labio, Eros Mulana.

ALLARME FURTI E CRIMINALITA' NEL QUARTIERE LEVANTE DI CHIETI

L'altro giorno abbiamo segnalato atti vandalici nel Centro Residenziale "Levante" di Chieti. A seguito della nostra segnalazione, altri cittadini hanno deciso di raccontarci i loro problemi e le loro esperienze, e abbiamo scoperto una situazione veramente marcia con un vero e proprio allarme furti e pericolo di insediamenti criminosi nel quartiere Levante in località Madonna del Freddo di Chieti.
Sono numerosi i lotti di palazzine colpite, come ad esempio in Via Cilea n.20 dove recentemente hanno rubato di giorno  salendo in un appartamento del civico al primo piano addirittura due volte a distanza di pochi mesi studiando i movimenti del proprietario per vedere quando non era in casa; ma anche al civico numero 14 dove alcuni mesi fa hanno aperto e portato via di notte, senza far rumore, una automobile di grossa cilindrata.

 Via Cilea 14 
Via Cilea 20


La situazione, non è diversa in Via Verdi, vicino il Centro Commerciale "Levante" ossia le palazzine di Mammarella per intenderci, e in Via Riccitelli, vicino il centro sportivo "Don Antonio Carena", dove hanno rubato nei mesi scorsi sempre ai primi piani arrampicandosi dai balconi. In un caso addirittura i ladri sono riusciti a svaligiare un appartamento sito nei piani alti dei palazzi, usando la chiave!!! Mentre, in un altro caso hanno scassinato la porta e sono riusciti ad entrare facendo leva con la chiave stessa che si trovava inserita dall'altra parte.

 Via Riccitelli nei pressi del centro sportivo "Don Antonio Carena"

Via Verdi vicino il Centro Commerciale "Levante"

Anche nei pressi della scuola elementare di Madonna del Freddo ed esattamente nel parcheggio sono avvenuti dei furti nelle automobili che sono state aperte rompendo i vetri sopratutto nelle ore giornaliere e trafficate in cui i genitori portavano o riprendevano i figli a scuola.




Questa situazione, sta creando molta ansia e apprensione fra i residenti del popoloso centro residenziale teatino che fino a qualche anno fa sembrava un'isola felice; ma negli ultimi anni la situazione è gradualmente cambiata e si è scoperto che nonostante l'apparente tranquillità, la situazione è peggiore di quella che appare: furti, atti vandalici si stanno ripetendo e nel quartiere girano strani soggetti come extracomunitari che non si sa chi sono e cosa fanno. Tra l'altro, recentemente sempre tramite le nostre pagine avevamo segnalato alle autorità la presenza di un traffico clandestino di sostanze stupefacenti che avveniva nel parco giochi del quartiere in determinati giorni della settimana, sopratutto d'estate. I cittadini ora chiedono l'intervento delle autorità e sopratutto del Prefetto e del Questore affinché intensifichino le misure di sicurezza. Intanto, già sono stati presi degli accorgimenti fra i residenti: si segnalano  e cancellano segni sospetti sui citofoni dei palazzi, si evita di parcheggiare le automobili sotto i balconi; si cerca di non aprire agli sconosciuti non ben identificati e identificabili e si chiudono le porte a blindate.

lunedì 16 dicembre 2013

VANDALI IN AZIONE AL LEVANTE


 Il posto dove è stato divelto il segnale direzionale nei pressi della rotatoria del Centro "Levante"

Il segnale divelto attaccato alle piante del parco giochi del "Levante"


In questi giorni, è stato divelto un segnale direzionale nei pressi della rotatoria del Centro "Levante" in località Madonna del Freddo di Chieti. 
Il segnale non si sapeva dove era finito ed è stato ritrovato nel parco giochi del popoloso quartiere di Chieti appoggiato a delle piante.
A tal proposito, i residenti del quartiere che ci hanno segnalato l'assenza del cartello stradale che vorrebbero venisse rimesso al suo posto, si chiedono: come mai il segnale è stato divelto? Chi l'ha  staccato e poi lo ha portato nel parco giochi?
Il segnale direzionale potrebbe essere stato staccato anche quando è passato lo spazzaneve durante la recente e inconsueta nevicata di fine novembre; ma fatto sta che ultimamente sono aumentati anche i casi di atti vandalici e d i furti nel quartiere, perciò i residenti chiedono una maggiore tutela da parte delle autorità che intanto potrebbero procedere a rimettere al suo posto il segnale direzionale di cui trattasi.


sabato 14 dicembre 2013

INTERVISTA AL MINISTRO QUAGLIARIELLO A CHIETI

Il Ministro Quagliariello in conferenza stampa presso la sala del Consiglio Comunale di Chieti per presentare il gruppo regionale del movimento politico di Alfano "Il Nuovo Centrodestra" a cui hanno aderito dalla "prima ora" tra gli altri l'Onorevole Piccone, il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio e l'Assessore al Bilancio del Comune di Chieti Roberto Melideo. In questo stralcio dell'intervista il ministro ci parla della rivolta dei Forconi scoppiate nel Paese.





venerdì 13 dicembre 2013

IL SINDACO DI VERONA PARLA DEI LIMITI DELLA POLITICA ATTUALE E DELLA SITUAZIONE STORICA DEL MOMENTO

Simpatica e interessante intervista al Sindaco di Verona, Flavio Tosi, Presidente della Liga Veneta. Il Sindaco di Verona è stato a Pescara ospite del convegno di Luciano D'Alfonso "I Limiti dell'Azione Politica" che si è tenuto al Cinema - Teatro Circus di Pescara. L'esponente leghista ci parla dei limiti della politica attuale e della situazione generale del Paese Italia.


LUCIANO D'ALFONSO: BISOGNA RISPETTARE LA VOCAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA CITTA' DI CHIETI

Venerdì 13 dicembre 2013 alle 18.00 siamo stati al Cinema - Teatro Circus di Pescara in Corso Vittorio Emanuele al convegno "I limiti dell'azione politica" e abbiamo intervistato l'organizzatore del Convegno Luciano D'Alfonso, ex Sindaco di Pescara del PD, possibile candidato alle prossime elezioni regionali alla carica di Presidente. Egli ci parla del convegno, della recente alluvione nella Val Pescara e del ruolo amministrativo della città di Chieti che deve essere rispettato e potenziato a seguito della recente alluvione che a messo a nudo i problemi di sicurezza nelle aree costiere.




giovedì 12 dicembre 2013

IL CANTIERE ABBANDONATO DELL'ASILO DEL TRICALLE








Ecco sopra la foto di come si presenta tristemente abbandonato alla mercé di tutto e di tutti il cantiere dell'asilo del Tricalle di Via dei Frentani con lavori ancora da ultimare e totalmente fermi. 

Dell'asilo c'è ancora solo lo scheletro, il cancello è chiuso ed è tutto abbandonato. A tal proposito, sorge spontaneo chiedersi, perché nonostante i mesi trascorsi i lavori non sono ancora stati completati con conseguente perdita di tempo e di denaro pubblico? 

Ecco in breve sintesi cosa è realmente accaduto: l''impresa che ha finito i lavori di consolidamento da diversi mesi, ha messo a disposizione dell'amministrazione tutte le impalcature a titolo gratuito, fornendo finanche una polizza fidejussoria per sollevare il Comune da ogni responsabilità, chiedendo di essere tenuta in considerazione per il completamento della scuola; questo avrebbe fatto risparmiare all'amministrazione non solo il ribasso alto già presente, ma anche il costo della cantierizzazione e delle impalcature.

Purtroppo, però, le cose non sono andate così: l'Ufficio Tecnico non è stato di questo avviso e, per ragioni che secondo indiscrezioni sembrerebbero personali e personalistiche, ha ordinato alla ditta di smontare baracche e burattini e di andare via.

Risultato: da l'altro giorno il cantiere è abbandonato e privo di qualsiasi norma di sicurezza e potrebbe essere pericoloso per chiunque ci si avvicini. Ora, per metterlo in sicurezza si dovranno spendere soldi pubblici che fino a ieri l'impresa aveva messo a disposizione dell'amministrazione in maniera gratuita e senza alcun impegno da parte del Comune per l'affidamento dei lavori di ultimazione. Inoltre,quando si affideranno i lavori di completamento si dovranno spendere altri soldi che si potevano risparmiare creando un danno evidente alle casse comunali con sperpero di denaro pubblico e non tutelando di certo l'interesse della collettività.



IL MASCHIO 100% IN APPOGGIO DEL SINDACO DI CHIETI UMBERTO DI PRIMIO CONTRO LE FEMMINISTE CHE LO HANNO ATTACCATO




RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:


Salvatore Marino, in arte Maschio 100% è intervenuto domenica 1 Dicembre a Telesirio, ospite del programma "Calcio Fan e non solo..." condotto da Ottaviano Gentile, per parlare del suo fidanzamento scoop con Sara Tommasi. 
Nel corso della  trasmissione, il Maschio 100%, in riferimento alle dichiarazioni del primo cittadino di Chieti, che in occasione della conferenza stampa di presentazione di un convegno contro la violenza di genere, ha rivelato di aver incontrato tre o quattro signore (che hanno denunciato l'ex Assessore Ivo D’Agostino) che non sono venute a chiedergli le scuse o di sostenerle psicologicamente, ma gli hanno chiesto con arroganza la casa perché l’avevano già chiesta all’assessore, ha espresso solidarietà e il pieno appoggio al Sindaco Di Primio, secondo lui, "attaccato ingiustamente dalle femministe".
"In realtà -  ha precisato Salvatore Marino, l'operato del Sindaco di Chieti, non ha avuto alcuna caduta di stile, ma  è stato solo teso al rispetto di regole uguali per tutti (maschi e femmine che siano) per l'assegnazione delle case popolari comunali".
A tal proposito, l' associazione culturale "Maschio 100%" intende invitare il Sindaco di Chieti, Avv. Umberto Di Primio come ospite  in una conferenza stampa in cui si discuterà delle tare giuridiche della legge sul "femminicidio".


TOMBINO DIVELTO SULLA ROTATORIA DEL VILLAGGIO DEL MEDITERRANEO IN VIALE UNITA' D'ITALIA A CHIETI

Ci hanno segnalato la presenza di un tombino divelto e abbandonato da giorni sulla rotatoria del Villaggio del Mediterraneo in Viale Unità d'Italia di Chieti.
Non sappiamo perché è stato divelto e perché non è stato rimesso al suo posto dove sono gli altri tombini che ci sono sulla rotatoria.
Pertanto, chiediamo all'Ufficio Tecnico del Comune di Chieti d'intervenire per quanto di sua competenza affinché venga rimesso al suo posto il tombino di cui trattasi.

IL SINDACO DI CHIETI "APRE" A CHIETI CITTADELLA AMMINISTRATIVA DI TUTTA LA VAL PESCARA

Il Sindaco di Chieti, Avv. Umberto Di Primio, ai nostri microfoni apre allo spostamento degli uffici di tutta la Val Pescara sul Colle Teatino dove ci sono molti "contenitori" vuoti di palazzi che ospitavano enti pubblici ora non utilizzati. Ci parla delle frane e degli smottamenti in città e conferma che Chieti Alta, come ha già detto l'Onorevole Giovanni Pace, è pressoché sicura in virtù degli interventi fatti in città col "Progetto Chieti" nella seconda parte degli anni '90 del XX secolo, grazie all'allora deputato Giovanni Pace che è intercesso sull'allora sottosegretario Barberi per ottenere diverse decine di miliardi di euro per mettere in sicurezza il Colle che attualmente è sicuro al 75%. Permangono solo in caso di emergenza alcune piccole frane locali, come quella in Via Dei Frentani in zona Tricalle che ha temporaneamente bloccato la strada, ma i grandi fossi e le pareti argillose sono sicure.


mercoledì 11 dicembre 2013

L'ASSESSORE MAURO FEBBO PER CHIETI CENTRO AMMINISTRATIVA DI TUTTA LA VAL PESCARA

Dopo Antonio Tavani, Vice Presidente della Provincia di Chieti, ora anche l'Assessore Regionale Mauro Febbo, si dichiara favorevole a rendere la collina teatina il centro amministrativo dell'intera Val Pescara.  La nostra proposta sta trovando pareri favorevoli. Sentiamo cosa ha da dirci a tal proposito l'On. Febbo.



IL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CHIETI: RENDIAMO IL COLLE DI CHIETI IL CENTRO AMMINISTRATIVO DELLA VAL PESCARA

Il Vice Presidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, raccoglie la proposta da noi pubblicizzata di rendere il Colle di Chieti il centro amministrativo dell'intera Val Pescara a seguito dell'alluvione che ha messo a nudo i problemi di sicurezza che ci sono alla foce del Fiume Pescara, dove sorge "Pescara", la città dannunziana che prende il nome dal fiume stesso.


NICOLA CUCULLO SULL'ALLUVIONE, IL MEGALO' E LA SICUREZZA DI CHIETI E PESCARA

Siamo stati presso il Residence "Il Parco" di Pennapiedimonte dove abbiamo intervistato l'ex Sindaco di Chieti Nicola Cucullo, 83 primavere, ora in pensione presso questo splendido residence per gli anziani immerso nel verde della Majella.
Qui, dove si respira aria buona di montagna  e si è lontani dal caos della città, Nicola Cucullo ci ha concesso una intervista parlando della recente alluvione, della sicurezza del Megalò, del ruolo di Chieti quale valido e sicuro centro amministrativo anche nel XXI secolo di tutta la Val Pescara. Don Nicola ci rivela che i grandi argini ( "muraglie cinesi" come le chiama lui) che hanno salvato il Megalò dalla furia dell'acqua del Fiume Pescara, sono stati fortemente voluti da lui e che pertanto grazie a queste opere il centro commerciale è sicuro e salvo dalle acque. Inoltre, l'ex Sindaco di Chieti per metà di famiglia pescarese e per metà teatina, ci dice che la città di Pescara, sopratutto nella foce del fiume, non è sicura perché edificata su terreno acquitrinoso. Invece Chieti oggi lo è anche grazie alle opere di consolidamento fatte durante la sua amministrazione.


MISTERIOSA PERDITA D'ACQUA NEI PRESSI DELLA ROTONDA' DI VIALE BENEDETTO CROCE

Nei pressi della rotonda di Viale Benedetto Croce, davanti alla concessionaria della Fiat, c'è una misteriosa perdita d'acqua di diverso tempo di cui non si conoscono le cause.




Pertanto, una volta accertata la provenienza del gettito d'acqua, si chiede di  intervenire a chi di competenza affinché venga risolto il problema.

COMPLETATI I LAVORI A PIAZZALE MARCONI, MA IL PARCHEGGIO DELLA STAZIONE E' ANCORA AL BUIO

In data 13 marzo 2013, su richiesta di alcuni residenti di Chieti Scalo, abbiamo sollecitato, con una lettera al Sindaco  e all'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti,l'ultimazione dei lavori di adeguamento per il trasporto pubblico locale in Piazzale "Marconi" e, inoltre, abbiamo chiesto di rimettere l'illuminazione pubblica nel parcheggio interno della stazione  da troppo tempo al buio.


A tal proposito, va detto che, seppur in forte ritardo (la conclusione dei lavori era prevista per Dicembre 2012), l'amministrazione Comunale di Chieti ha realizzato gli interventi nel Piazzale antistante la stazione per facilitare la regolarizzazione e l'accessibilità alla stazione stessa dei mezzi di trasporto pubblico.

 I lavori con una spesa prevista che pare si aggiri intorno ai 23 mila euro hanno:  Posto in essere tutte le segnaletiche orizzontali e verticali al fine di creare una delimitazione per i soli Taxi; Creare un percorso di entrata ed in uscita per le vetture che fruiscono dell'area di parcheggio gratuita; Creato un percorso esclusivo in entrata ed in uscita con affiancamento dei mezzi nella parte centrale del piazzale riservato ai filobus, bus urbani ed autobus extraurbani; Creat0 un percorso perimetrale per pedoni; Reso il parcheggio nel lato del piazzale davanti il Bar Roma consentita a vetture autorizzate per disabili e carico e scarico merci.

Non possiamo di certo lamentarci in un periodo di "vacche magre"come questo in cui gli enti locali si sono visti tagliare la maggior parte dei proventi dallo Stato e si sono dovuti razionalizzare i costi e le spese.

Ma, per ragioni di sicurezza bisogna il prima possibile rimettere la luce nel parcheggio interno della stazione, altrimenti l'opera rimarrà incompiuta. Tra l'altro, non passa settimana che non ci arrivano lamentele per questo problema del parcheggio e così abbiamo deciso, visto gli ottimi risultati ottenuti con la richiesta di ultimazione dei lavori nel piazzale della stazione, di risollecitare l'intervento degli uffici comunali competenti affinché rimettano questa benedetta illuminazione nel parcheggio interno che di notte è tristemente al buio.

Il parcheggio interno della stazione di Chieti avvolto dalle tenebre da tempo immemore


martedì 10 dicembre 2013

L'ON.PACE SULL'ALLUVIONE ABRUZZESE, LA SICUREZZA DALLE FRANE DEL COLLE TEATINO E SUL MEGALO'



Foto tratta da www.giovannipace.com

Siamo andati ad intervistare l'Onorevole Giovanni Pace, il politico teatino, deputato tra la dodicesima e la tredicesima legislatura, presidente della Regione Abruzzo dal 2000 al 2005 che è stato chiamato in questi giorni in causa, in qualità di Governatore della Regione, per la vicenda della costruzione del Centro Commerciale Megalò in un'area considerata "zona rossa" per le alluvioni. L'Onorevole Pace ci parla dell'alluvione della Val Pescara, della sicurezza dalle frane del Colle Teatino a seguito degli interventi finanziati per oltre 60 miliardi di lire dal sottosegretario Barberi col "Progetto Chieti" alla fine degli anni '90 con l'intercessione dell'allora deputato Pace che ha reso la collina di Chieti pressoché sicura e idonea ad essere la sede ideale per una cittadella amministrativa di tutta la conurbazione della Val Pescara sopratutto ora che sono stati messi a nudo i limiti di sicurezza della zona costiera pescarese nei pressi della foce del fiume. Per quanto riguarda la costruzione del Centro Commerciale Megalò, l'Onorevole Pace, governatore regionale all'epoca in cui sono partiti i lavori, si dichiara estraneo alle accuse mosse da chi ha puntato il dito sulle responsabilità della politica sulla vicenda del rischio "allagamento" corso dal Centro Commerciale in località Santa Filomena di Chieti.



CITTADINO SEGNALA SERIE DI LAMPIONI PERICOLANTI A CHIETI CITTA'


Pubblichiamo lettera di segnalazione inviataci da un cittadino: 

Gentilissimo Censorino Teatino,


sono venuto casualmente a conoscenza del suo blog e le scrivo per offrire un mio contributo alle segnalazioni di problemi di sicurezza che interessano la città di Chieti, complimentandomi per tutti i problemi finora risolti con il suo intervento.
Oggetto di questa segnalazione sono alcuni pali in cemento armato centrifugato tuttora presenti su vecchie linee di pubblica illuminazione in alcune strade della città, molti di questi sono in precarie condizioni di conservazione e mostrano segni di cedimento che ne preannunciano la possibilità di caduta, con le conseguenze facilmente immaginabili. 
Con l'ultima nevicata si è infatti verificata la caduta di un palo in via delle Terme Romane in prossimità dell'ingresso di via Leopoldo Susi, e come potrà immaginare, poteva essere una tragedia se questo palo fosse precipitato sulla strada e non sul terreno dal lato opposto. Ieri sera il palo era ancora presente, e la caduta ha provocato la rottura della linea aerea di alimentazione con conseguente disservizio di un breve tratto dell'impianto. 

Molti pali analoghi e molto danneggiati sono presenti sulla stessa strada (Via delle Terme Romane), in via Brigata Maiella e in Via Fonte Ricciuti. I più preoccupanti sono i pali lungo via Maiella all'intersezione con via dei Martiri Lancianesi e via Eugenio Bruno, alcuni appaiono molto deformati (non semplicemente inclinati) e in altri si è sgretolata una buona parte dello strato esterno di cemento alla base del palo, mettendo a nudo i ferri d'armatura molto arrugginiti. In via Spatocco ho notato un solo palo lesionato in prossimità dell'ingresso del Theate Center, lato fermata autobus, si nota anche un ferro d'armatura rotto.


Le sarei grato se volesse documentare la situazione e segnalarla al Comune, comprendo perfettamente che l'Amministrazione si sia data da fare con molto lavori negli ultimi anni e dispone di poche risorse, ma questi problemi sono molto gravi dal punto di vista della pubblica incolumità e dovrebbero essere affrontati in via prioritaria rispetto ad altri lavori pubblici con finalità prevalentemente estetiche.


Grazie per l'attenzione, e buon lavoro
Vittorio

Pertanto, chiediamo all'Amministrazione comunale di intervenire per quanto di competenza affinché venga sostituito il palo della luce caduto in Via delle Terme Romane in prossimità dell'ingresso di Via Leopoldo Susi e vengano riparati gli altri pali danneggiati o pericolanti in Via Terme Romane, Via Brigata Maiella all'intersezione con Via dei Martiri Lancianesi  e Via Eugenio Bruno, Via Fonte Ricciuti e Via Spatocco in prossimità dell'ingresso del Theate Center.




Uno dei tanti lampioni pericolanti segnalati all'amministrazione e rimasti ancora
in queste condizioni in città, come questo che regge il nostro super eroe Italyman alla Villa Comunale

METTERE UNA PANCHINA PIU' GRANDE PER LA CROCE ROSSA ALLO STADIO "GUIDO ANGELINI"

Nonostante le polemiche, le proteste, i corsi ed i ricorsi, i lavori alla pista di atletica dello Stadio "Guido Angelini" dovrebbero iniziare a breve, mentre i lavori alle tribune sono già pressoché finiti, anche se, come abbiamo documentato, resta la nota dolente dell'elevatore per i diversamente abili che ancora manca in Tribuna Centrale.

Ma,un nostro lettore ci segnala  un'altro piccolo intervento da effettuare allo Stadio di Chieti per cui chiediamo l'intervento dell'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune e dell'Ufficio Tecnico comunale: una panchina più grande per i soccorritori della Croce Rossa ai bordi del campo.

La panchina dei soccorritori dello Stadio "Guido Angelini" durante una partita del Chieti Calcio. Come si vede dalla foto, solo due persone possono sedere sulla panchina, mentre gli altri restano in piedi per tutta la gara ai bordi del campo.

lunedì 9 dicembre 2013

DOVE E' FINITO L'ELEVATORE PER I DISABILI DELLA TRIBUNA CENTRALE DELLO STADIO ANGELINI DI CHIETI


Il calvario in discesa delle scale della Tribuna Centrale dello Stadio "Guido Angelini"
dell'ex Sindaco Nicola Cucullo.


Alcune settimane fa, Cristiano Vignali, il nostro intrepido reporter, ha portato l'ex Sindaco di Chieti Nicola Cucullo a vedere la partita casalinga del Chieti col Messina.

I due si sono accomodati nella Tribuna Centrale dello Stadio "Guido Angelini". Cristiano Vignali ha accompagnato Nicola Cucullo perché Don Nicola che attualmente ha 83 primavere suonate, è disabile a ridotta capacità motoria, porta il bastone e ha due protesi ai fianchi. 

Ai due subito è parso strano come non ci sia un elevatore per disabili nella Tribuna Centrale dello Stadio di Chieti, ma si sono dovuti adeguare alla situazione critica. Così, la discesa, ma sopratutto la salita della scalinata, per Nicola Cucullo sono diventati un vero e proprio suplizio, un vero e proprio calvario, quasi come quello di Cristo verso il Monte Golgota.

Comunque, la situazione di disagio questa volta è capitata a un personaggio noto come Nicola Cucullo, ma l'esempio vale per qualsiasi persona a ridotta capacità motoria.

Infastiditi dal disagio della situazione, abbiamo chiesto spiegazioni agli addetti ai lavori e abbiamo saputo che in realtà un elevatore per i disabili era previsto nei lavori di rifacimento della tribuna dello Stadio "Guido Angelini", ma nonostante i lavori sono pressoché conclusi, non si sa perché, non si sa come, dell'elevatore nemmeno l'ombra.

Pertanto si chiede all'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Geom. Mario Colantonio di riferire sulla sorte di questo benedetto "elevatore per disabili" ( o come si chiama esattamente tecnicamente) già previsto nel progetto e se e quando verrà posizionato.








NON VOGLIO MICA LA LUNA, MI BASTA L'ASFALTO DELLE STRADE DI BUCCHIANICO

Crateri Lunari in Contrada Colle dei Gesuiti a Bucchianico


Sembra di essere sulla luna, se si osservano i buchi dell'asfalto simili a crateri. Ma non siamo sul set di una serie di "Star Trek", ma sempre sulla terra. Si capisce di essere sul nostro pianeta solo per il guard-rail della strada e per la lussureggiante vegetazione. In realtà, siamo in Provincia di Chieti e precisamente a Bucchianico in Contrada Colle dei Gesuiti. 

La documentazione fotografica ci è stata inviata da Leo Zappacosta che ha denunciato sul Social Network Facebook il degrado in cui versano le frazioni di Bucchianico rispetto al centro del paese.

In particolare, Leo pone all'attenzione dell'amministrazione comunale di Bucchianico, la presenza di buche impressionanti sulle strade che sembrano laghetti per l'ampiezza e la profondità. 

"A me per poco non è scoppiata una ruota passandoci sopra - ha commentato Leo - meno male che andavo piano, altrimenti poteva accadere qualcosa di pericoloso".

"Meno male che mi è andata bene - ha precisato Leo - il problema maggiore è se un motorino passa li senza rendersi conto, può cadere con estrema facilità, e in quei casi i danni fisici possono essere anche gravi e permanenti".

"So che se succede qualcosa è responsabile il Comune, ed è quindi esso che risarcisce per qualsiasi danno, ma se si può evitare di far succedere qualcosa di brutto, è meglio secondo me  - ha continuato Leo - anche perché in alcune zone si è rifatto completamente il manto stradale, mentre altre sono all'abbandono totale, solo quando diventano impercorribili anche a passo d'uomo ci si butta un pò di breccia che è come buttare soldi dato che alla prima pioggia se ne va via con l'acqua, in quei casi ci vuole un pò di asfalto".

"Vorrei anche una spiegazione sensata - ha concluso il nostro segnalatore bucchianichese -sul perché alcune zone sono all'abbandono e altre curate"

A queste e ad altre domande non basta che il Comune di Bucchianico dia solo delle spiegazioni plausibili, ma dalle parole è doveroso passare ai fatti trovando i fondi per riparare l'asfalto tramite l'Ufficio Tecnico Comunale. 
Questo prima che dai crateri lunari di "Star Trek" si passi alle "Guerre Stellari" di Bucchianico per le proteste dei cittadini delle contrade più periferiche stanchi di essere considerati cittadini di Serie B.



GLI EFFETTI DEL BILANCIO SULLE TASCHE DEI TEATINI, DESCRITTI DALL'ASSESSORE ROBERTO MELIDEO

In questi giorni siamo andati a video - intervistare in esclusiva l'Assessore al Bilancio del Comune di Chieti, il Dott. Roberto Melideo, che ci ha voluto parlare dei "benefici" effetti del bilancio 2013 sulle tasche dei cittadini. Ricordiamo che il bilancio è stato approvato in un acceso consiglio comunale che si è protratto fino a notte fra il 28 e il 29 novembre.



Quali sono le premesse su cui si basa il Bilancio di Previsione del 2013 del Comune di Chieti?
Nel 2013 c'è stato un ulteriore taglio di risorse statali rispetto a quelli fatti negli anni precedenti che pone l'onere di finanziare i servizi fondamentali erogati a livello locale sempre più sui cittadini, le famiglie e le imprese del territorio.
A tal proposito, nel 2013, il taglio di risorse statali è stato stimato, complessivamente, per il Comune di Chieti, in 2.926.916,70 euro da spending review. Questa riduzione è particolarmente difficile da sopportare perché avviene dopo anni di tagli progressivi e cumulativi.
Quali sono le previsioni per il Bilancio 2013?
Dal lato delle entrate, le previsioni di bilancio evidenziano, oltre il taglio stimato di 2.926.916,70 di risorse statali da spending review, altre minori entrate, imputabili prevalentemente alla riduzione dei trasferimenti e contributi da altri enti, senza dimenticare le difficoltà di riscossione derivanti dalla perdurante e grave crisi economica, che rende in molti casi difficile il recupero delle somme da parte dell'Amministrazione.
Dal lato delle spese, si evidenzia un'impostazione previsionale improntata al rigore finanziario e secondo criteri volti principalmente al contenimento delle spese, tenuto comunque conto: dell'aumento dei costi delle utenze (acqua, luce e gas) degli immobili istituzionali (scuole, uffici giudiziari, musei, biblioteche, altri immobili ad uso istituzionale ed alcuni impianti sportivi) e dei costi dell'illuminazione pubblica, imputabili all'aumento dei costi delle materie prime e dell'Iva; interventi già progammati per potenziare la raccolta differenziata e migliorare la pulizia e la qualità urbana; delle spese di natura straordinaria, come ad esempio quelle collegate al contenzioso e/o ai debiti fuori bilancio che l'Ente deve sostenere.
Fatte queste premesse, quali sono gli obbiettivi che intende raggiungere l'amministrazione comunale?
L'Amministrazione intende difendere i servizi e il decoro della città, consapevole che è necessario salvaguardare la coesione sociale, aumentare il senso di solidarietà, affrontare le nuove povertà e i bisogni che la crisi rende sempre più evidenti e pressanti. Nella riunione di maggioranza tenutasi in data 8 giugno 2013, l'Amministrazione ha ribadito, tra le tante altre cose, l'impegno nel settore delle politiche sociali, dove, nonostante i tagli nazionali e regionali, l'Ente è riuscito a mantenere inalterato l'investimento mettendo in campo fondi del proprio bilancio.
A che punto siete con l'attuazione dei programmi?
Per quanto attiene l'attuazione dei programmi, le opere son in corso di completamento in linea con quanto previsto dagli Accordi di programma e dai Patti Territoriali a cui l'Ente ha aderito. Per le opere finanziate con contributi pubblici e / o privati è da evidenziare che l'andamento dei lavori risultano limitati dall'erogazione delle risorse. Quali sintesi conclusiva della programmazione si rileva la coerenza tra i programmi dell'Ente e i piani programmatici della Regione. In fin dei conti, si può affermare che, pur con i forti tagli che ci sono stati dal governo centrale, siamo riusciti ad assicurare i servizi ai cittadini con le politiche sociali, il mondo della scuola e dei ragazzi, organizzando manifestazioni per far vivere la città al teatino, avendo un occhio al risparmio, garantendo nel contempo guadagni per il commercio cittadino.

RIASSUNTO DELLA RELAZIONE SUL BILANCIO A CURA DELL'ASSESSORE MELIDEO













venerdì 6 dicembre 2013

RIMETTERE GLI ALBERI IN VIA DELLA LIBERAZIONE A CHIETI


Negli ultimi anni, a Chieti, in Via della Liberazione, la strada che dalla Piazza Trento e Trieste (la Trinità) arriva fino all'incrocio della Clinica Spatocco, da cui nella Seconda Guerra Mondiale entrarono gli Alleati "liberatori" in città, sia per le calamità naturali che per le opere di manutenzione viaria sono stati abbattuti diversi alberi senza che siano stati sostituiti e sono rimasti attualmente soltanto i buchi in mezzo alla strada, come ci segnala il nostro lettore Carlo che ci ha chiesto di fare una segnalazione al Comune.


Tre alberi sono stati tagliati proprio negli ultimi giorni a causa di un intervento dei vigili del fuoco per la neve che è caduta nel cuore di Teate.
Pertanto, si chiede all'Assessore al Verde Pubblico del Comune di Chieti, Alessandro Bevilacqua di intervenire per quanto di sua competenza affinché siano ripiantati gli alberi in Via della Liberazione.



SBAGLIATA PROGRAMMAZIONE EDILIZIA DELLA VAL PESCARA NEGLI ULTIMI CINQUANT'ANNI



Cosa sta succedendo in Italia ed in particolare in Abruzzo? Come è possibile che in una quindicina di giorni ci sono state due emergenze: la neve e poi la pioggia con l'alluvione e l’emergenza fiumi? Vogliamo continuare ancora così per quanto tempo? 
A tal proposito, si comincia a comprendere che è proprio l'opera della classe dirigente politico -imprenditoriale la responsabile di quanto è avvenuto, poiché deputata alla selezione  e alla programmazione delle opere da affrontare.

Oggi si alza il dito contro il problema della  “cementificazione”  poiché negli ultimi cinquant' anni e soprattutto nella Prima Repubblica, si è fatto scempio dell'ambiente  senza alcuno scrupolo con sfrenate speculazioni edilizie, per esempio, con i consorzi di bonifica che alla luce dei fatti sembrano avere  avuto il primario obiettivo di spendere miliardi di vecchie lire, ma come poi venivano impiegati i giganteschi fiumi di denaro non aveva importanza; così pressoché tutti i fiumi abruzzesi sono stati cementificati e “arginati” per fare in modo che i terreni circostanti divenissero edificabili, senza porsi il problema di come quelle opere siano state concepite, di quali danni avrebbero potuto creare. Si restringono gli argini e l’acqua non passa con la stessa facilità: in caso di piena sono guai.
Quei guai che abbiamo visto in questi giorni  sulla costa abruzzese sopratutto  a Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare (patrie della speculazione edilizia selvaggia), dopo l'ultima alluvione del 1992. In fin dei conti qualcuno potrebbe dire che dopo 20 anni una emergenza ci può stare ma non è così: di disastri annunciati è piena l’Italia e l’Abruzzo eccelle in questa specialità. 
Si è sempre solo pensato ad accontentare questo o quella lobby economica e si sono adattati progetti non in base alle esigenze del territorio o dell’interesse pubblico ma a quelli del desiderio dei privati amici del detentore del potere di turno con numerose opere pubbliche imposte al territorio e alla popolazione perché volute dai poteri forti. 
In questi giorni con lo sgombero e la chiusura per due giorni del  Centro Commerciale Megalò, costruito in piena area di esondazione, così come mostrano le mappe della Regione, si è tornato a parlare dell'utilità e della convenienza di questa opera, il cui sgombero voluto dal sindaco Di Primio è stata forse una super precauzione visto che il fiume che è esondato non ha superato i maxi argini di 11 metri di altezza costruiti proprio per difendere il centro commerciale. Eppure la costruzione di quel centro superò tutti i controlli tecnici e burocratici spinti dalla politica che aveva deciso che quella iniziativa privata doveva essere realizzata proprio in quella zona.  Ma, in realtà, la costruzione del Centro Commerciale Megalò, è solo la punta di un iceberg e non può essere usata come "capro espiatorio" di una situazione che "fa acqua da tutte le parti" in questo caso veramente in tutti i sensi e rappresenta probabilmente il fallimento delle scelte dell'intera classe politica degli ultimi decenni.

Viene alla mente ad esempio il rapidissimo e scriteriato sviluppo urbano di Pescara  eMontesilvano sulla costa, a pochi passi dal mare, con case addossate senza un sistema fognario e servizi adeguati o lo sviluppo edilizio nei pressi del porto canale dove sorgono diversi uffici pubblici come la Regione, la Prefettura, la Questura, la Provincia e tanti altri, oppure il guaio della diga foranea che ha di fatto tappato il fiume che in casi di piena non defluisce come dovrebbe e che oggi ha bisogno di almeno 200mln di euro per essere “aggiustato”. Tutte aree che con la pioggia si allagano sistematicamente e che con l'alluvione sono diventate dei fiumi in piena. E’ vero la pioggia di questi giorni è stata eccezionale ma ad esempio Porta Nuova a Pescara si allaga anche se fanno quattro gocce.  
Tutte opera realizzata con la superbia del potere che non ascolta chi è più in basso ma ha ragione ed oggi siamo a raccontare una tragedia.
In nome della fiducia infinita nel progresso e del business economico senza limiti si è preferito  costruire, realizzare infrastrutture e servizi sulla costa, penalizzando ad esempio aree di antica urbanizzazione come Chieti  alta che negli ultimi decenni è stata inspiegabilmente umiliata e svuotata di molti uffici e servizi solo per ragioni politiche e interessi di parte diversi da quelli della collettività e che in questi giorni ha dimostrato tutta la sua importanza e utilità. Se centri di potere e uffici amministrativi sono stati concentrati per millenni sul colle teatino, qualche ragione ci sarà. Il problema delle frane è un falso problema, perché comunque è un fenomeno che se ben controllato non porta seri danni anche perché a Chieti alta non c'è stata saggiamente quella concentrazione edilizia che c'è stata in altre aree costiere. Tral'altro, finanche Chieti Scalo che si trova nel cuore della Val Pescara in un sito ben difeso, non ha subito di certo i devastanti danni che ci sono stati sopratutto a Pescara, dove si è costruita la città su un sito probabilmente non idoneo, vicino la foce di un fiume, area che per gli ambientalisti e anch'essa "zona rossa" a rischio continui allagamenti. Il pericolo neve è un altro falso problema perchè avviene un paio di volte all'anno e comunque non crea pressoché alcun disagio ai pubblici servizi quando si riesce ad organizzare un adeguato piano neve.
Dunque, l'antica Polis di Teate, nell'ottica di una conurbazione locale,  oltre a rappresentare la memoria storica e il polo culturale, potrebbe, sia per ragioni economiche ( palazzi maestosi e signorili vuoti già pronti ad essere utilizzati per svolgere funzioni di pubblici servizi e affitti a costi più bassi), sia per ragioni di sicurezza (zona non altamente sismica perché vuota nel sottosuolo e salva dal pericolo inondazioni perché sita in collina), essere utilizzata per creare una vera e propria cittadella amministrativa che fornisca l'intera Valle del Pescara.