mercoledì 29 giugno 2016

CONCORSO "IL CANTO LIBERO" AL CORTESITO DI FRANCAVILLA AL MARE


Questa sera, alle ore 21.00, presso lo stabilimento balneare "Cortesito" di Francavilla al Mare, ci sarà la prima serata del concorso canoro "Il mio canto libero", con la direzione artistica di Luisa berardi, scrittrice e cantante che vanta diverse collaborazioni artistiche con artisti di fama, come ad esempio Ron, e Gabriele Camiscia, Pr di svariati locali e bassista; i due saranno affiancati da Alberta Marrone e Silvio Schieda, 

"Il mio canto libero" è alla sua prima edizione e nasce dal presupposto che la musica debba unire e non dividere. Ci saranno 3 serate, due semifinali (30 giugno e 8 luglio) e una finale (15 luglio) in cui si scontreranno circa 30 concorrenti divisi nelle due serate. 

Ne passerà la metà che si scontrerà alla finale del 15 luglio. Verranno giudicati da musicisti professionisti e da un giudice popolare che rappresenta il gusto del pubblico.

I musicisti professionisti che stasera giudicheranno i candidati sono ormai affermati nel panorama abruzzese e nazionale e sono: la pianista Francesca Di Federico, il cantautore Luca Ragnone, il pianista Luca Lapenna, il cantante Jordi Sanchez, Guido Camillotti performer di teatro. Verranno premiati i primi 3 e in più verrà assegnato un premio della critica.

giovedì 23 giugno 2016

INTERVISTA ALL'ARCH.DARIO DI LUZIO, PROGETTISTA DE “IL DONO ROSSO” DI VIA PRINCIPESSA DI PIEMONTE



Architetto Di Luzio, in che cosa consiste l’opera da lei realizzata?
 
Di Luzio: «L’opera è stata definita “Albero della Vita” ma non è corretto, poiché è vero che essa si ispira alla simbologia dell’albero della vita ma in realtà il suo vero nome è “Il Dono Rosso”, come riportato anche sull’etichetta attaccata sull’opera stessa. In questa scultura la vita è rappresentata attraverso quattro steli che si propendono verso il cielo e che hanno un particolare materiale metallico che in qualche modo riflette il mondo circostante, gli edifici, il panorama, la luce. Queste riflessioni avvengono in modo dinamico poiché gli steli si articolano verso il cielo piegandosi, muovendosi e quasi fluttuando nell’aria. In questo modo vengono rappresentate le varie sfaccettature della vita, rappresentata a sua volta e definita da questi steli. La presenza di una goccia di sangue all’interno degli steli sta a significare proprio l’atto di donazione che può far risplendere la vita attraverso una tale azione di generosità. La scelta di un elemento di ispirazione è data dalla volontà di comunicare le ragioni che spingono alla donazione stessa. Una volta individuata la simbologia di un’opera, è necessario, però, trovare anche un linguaggio. Se si vuole comunicare una qualsiasi emozione è possibile farlo tramite linguaggi diversi e noi abbiamo scelto quello contemporaneo, ovviamente difficilmente digeribile dalla cultura locale, molto legata alle tradizioni e a un modo di fare sempre uguale e sempre piatto».

Quanto costa un’opera del genere? 

Di Luzio: «Per quanto riguarda la questione costi, è chiaro che quando viene commissionata un’opera c’è sempre un budget di riferimento. L’opera in questione sarebbe dovuta costare come una lastra di marmo con una goccia disegnata, ossia avrebbe dovuto avere un budget molto limitato. All’interno di tale budget abbiamo dovuto muoverci riuscendo ad ottenere il massimo dell’espressione dall’opera e il budget è servito per pagare i materiali perché noi abbiamo prestato la nostra professionalità in modo totalmente gratuito».  

Era possibile mettere un albero vero invece di una scultura? 

Di Luzio: «A tal proposito, c’è stato un dibattito sul fatto di mettere o meno un albero vero al posto della scultura. Inserire un albero vero o alcun tipo di vegetazione non era possibile poiché sotto quel pavimento ci sono le volte dei locali comunali. Noi, in un certo qual modo, abbiamo fatto “crescere un albero” in un luogo dove una pianta vera non ci potrà mai essere». 

Quanto è importante il dialogo tra elementi contemporanei ed elementi storici? 

Di Luzio: «Il dialogare di elementi contemporanei con elementi storici crea una valorizzazione reciproca e questo è importantissimo poiché fondamentalmente si tratta di due cose autentiche che si confrontano, due cose appartenenti a due tempi diversi che in qualche modo sono una figlia dell’altra. La storia finirebbe se non si andasse avanti e si facessero le cose come venivano realizzate una volta».

lunedì 20 giugno 2016

IL RACCONTO DELLA RAPINA AL TRICALLE


Abbiamo intervistato la titolare del negozio al Tricalle "Un Bagno di Coccole", vittima di una rapina, per ricostruire precisamente, passo dopo passo, quanto accaduto.


Cos’è accaduto nel negozio venerdì 17 giugno?

«Stavo con la porta aperta perché stavo dando una pulita al negozio e stavo preparando il secchio per lavare per terra, quando a un certo punto sento la voce di un uomo che mi chiedeva in maniera molto tranquilla se fosse possibile prendere un appuntamento, al che sono andata nell’altra stanza dove ho la scrivania, mettendomi di faccia alla scrivania e di spalle all’ingresso. Hanno chiuso la porta e una donna mi ha aggredito prendendomi il braccio dalle spalle, all’indietro. Mi ha fatto molto male».

Poi cos’è successo?

«La donna mi ha preso per i capelli facendomi sbattere la faccia due o tre volte contro il muro…poi mi ha fatto stendere per terra e si è messa con le ginocchia dietro la mia schiena reggendomi ancora il braccio. Dopodiché continuavano a chiedere (urlando) dove fossero i soldi e l’uomo rovistava buttando tutto per terra. Ad un certo punto mi si avvicina al viso col coltello e dice che se non gli dicevo dov’erano i soldi avrebbero fatto “un macello”. L’uomo ha continuato a rovesciare tutto e ha preso anche i soldi, cosa che ho scoperto in un secondo momento e poi mi hanno dato prima lui e poi lei un calcio allo stomaco. Non contenti, hanno dato un calcio anche al mio cane e sono andati via indisturbati lasciandomi per terra. Hanno preso 90 euro. Erano italiani, sui 40 anni, accento locale»

Lei attualmente come si sente?

«Sono scossa, ovviamente».

Quando pensa di tornare a lavoro?

«Non so…il prima possibile, perché dopo tutti i sacrifici che ho fatto per questa attività…»

Nessuno ha sentito niente?

«No, pare di no, anche perché non c’era nessuno in quel momento».

Lei cosa si sente di chiedere alle autorità? Maggiori controlli?

«Purtroppo questi sono malviventi che, come diceva anche il Maresciallo dei Carabinieri, si guadagnano la giornata facendo queste cose a me e ad altri malcapitati. Le istituzioni fanno già tanto, non ho nulla da rimproverare, i Carabinieri sono arrivati subito. E' normale chiedere maggiori controlli. Purtroppo, però sono cose che capitano».

mercoledì 15 giugno 2016

GIULIA DI CAMILLO (CHIETI CALCIO FEMMINILE): LA SERIE A VEICOLO DI PROMOZIONE TURISTICA PER CHIETI



Il Servizio qui di seguito è di Agenzia Stampa Italia

(ASI) – Chieti – Abbiamo intervistato Giulia Di Camillo, calciatrice, teatina in forza alla Chieti Calcio Femminile che quest'anno ha conquistato la Serie A, vincendo il campionato di Serie B, girone d, superando in classifica squadre di grandi città come Roma e Napoli.
Giulia Di Camillo, 24 anni, centrocampista centrale che gioca davanti la difesa, laureata in Scienze Turistiche a Firenze, frequentatrice di un master in turismo e territorio alla Louisse di Roma, ha iniziato la sua carriera da calciatrice fin da piccola con l'inseparabile sorella maggiore Giada (25 anni, di ruolo terzino), nelle giovanili con i maschietti del Torrevecchia Teatina per poi approdare nel mondo del calcio femminile. Ha vestito la maglia del Grifo Perugia e quella del Siena Calcio Femminile con cui ha conquistato la Serie A. Poi il fallimento dei bianconeri toscani e la scelta di cuore con l'approdo fra le fila dei neroverdi del Chieti, dove oltre l'inseparabile sorella Giada, ha trovato anche un allenatore speciale, suo padre Lello Di Camillo.
A Chieti veste la maglia numero 10 e al termine della stagione 2015 – 2016 appena terminata, la squadra teatina riesce a coronare il sogno: portare i Neroverdi in Serie A e dare lustro alla città di Chieti che non sta di certo vivendo attualmente uno dei suoi migliori periodi storici.
E proprio nello sport in genere, e nel calcio in particolare, la città può trovare un volano per il suo rilancio, un veicolo per promuovere le sue bellezze e rafforzare la sua identità.
Sentiamo, cosa ha dichiarato, a tal proposito, la calciatrice Giulia Di Camillo.


Qual è stato il momento che vi ha fatto capire che era l’anno giusto per vincere il campionato, considerato anche che non avete perso una partita e avete concluso col migliore attacco e la seconda miglior difesa?

«Non c’è stato un momento in particolare in cui abbiamo creduto di poter vincere il campionato, ma abbiamo affrontato ogni partita con l’obiettivo di conquistare i 3 punti che per noi erano fondamentali per raggiungere la serie A. Sicuramente ci sono stati dei grandi segnali nel corso del campionato, come ad esempio la partita che abbiamo avuto a Napoli, dimostrando di essere una grande squadra. Ovviamente la certezza l’abbiamo avuta domenica 22 maggio quando abbiamo conquistato la serie A».

Tu hai realizzato il goal della vittoria. Che cosa significa per te tutto questo?

«Sicuramente da teatina poter realizzare il goal della vittoria è stato qualcosa di fantastico che porterò con me per tutta la vita. Ovviamente per me la vittoria più importante è stata quella di tutta la squadra, quella che abbiamo raggiunto tutte insieme perché in fondo ho messo solo la ciliegina su una torta fatta perfettamente da squadra e società in 22 giornate dove tutte abbiamo dimostrato di aver fatto qualcosa per raggiungere questo risultato. Non dimenticherò mai il boato di tutto lo stadio dove io sono sempre andata sin da piccola».

Ti sei sentita per certi versi come il Pelide Achille alla guida della Falange Teatina?

«Proprio così con questa espressione hai reso l'idea di come mi sono sentita realizzando il gol della vittoria che ci ha portato in Serie A».

Il calcio può essere anche un veicolo per promuovere l’amore per la città e l’identità cittadina?

«Sicuramente lo sport in generale è un veicolo importante per tutti, soprattutto per la città di Chieti. Penso che il calcio femminile che comunque è uno sport molto puro, molto sano, abbia in sé dei valori che in molti altri sport si stanno perdendo ed ecco perché può essere una grande luce per la città di Chieti e un grande veicolo di promozione turistica perché con la Serie A faremo anche un campionato di livello nazionale che darà occasione a chi non è mai stato a Chieti di conoscere la città».


martedì 14 giugno 2016

RIPARARE LA PERDITA DI ACQUA IN VIA VERDI AL LEVANTE

Segnalata dai residenti di Via Verdi nel Centro Residenziale Levante di Madonna del Freddo una perdita d'acqua. La perdita è nel tratto di strada dove si trova l'ingresso della palestra del popoloso quartiere cittadino.
Si chiede, pertanto, per quanto di competenza, all'Ufficio Tecnico e all'Ufficio Acquedotto del Comune di Chieti di intervenire per ripararla.



domenica 12 giugno 2016

CasaPound Chieti ha ripulito la Civitella dalle scritte


 


Nella mattinata di sabato 11 Giugno 2016, i ragazzi di CasaPound Chieti  hanno realizzato la prima giornata di pulizia dei muri dell'area archeologica della Civitella.

Ecco, a tal proposito, cosa ha dichiarato il Responsabile cittadino del movimento Francesco La Penna:

“La nostra prima giornata di volontariato -ha spiegato  Francesco La Penna - ha uno scopo ben preciso: quello di strappare al degrado ed alla sporcizia uno dei luoghi simbolo della Città. Riteniamo fondamentale recuperare uno spazio pubblico scivolato nel degrado e sensibilizzare la cittadinanza sul tema"

"Siamo lieti dell'interesse che moltissimi cittadini ed associazioni hanno dimostrato ripulendo l'area dall'immondizia e dalle erbacce - ha proseguito Lapenna - significa che il messaggio che abbiamo lanciato a gennaio dello scorso anno, ripulendo noi stessi l'area, è stato accolto favorevolmente: Chieti è stanca di vedere la Civitella in questo stato."

"Oggi, - ha concluso Lapenna - vogliamo ancora una volta impegnarci in prima persona, lontano dai riflettori, per il recupero della zona; non solo per contribuire alla riqualificazione di uno spazio urbano dal grande valore simbolico, ma anche per esprimere un diverso modello di cultura della socialità, rispetto a quelli purtroppo dominanti nella nostra Città, caratterizzati da un profondo disinteresse per la cosa pubblica , di cui il degrado è diretta conseguenza, o da sterile protesta che non si traduce mai in alcuna azione concreta. Noi promuoviamo un modello di volontariato attivo al servizio di Chieti e dei suoi cittadini, un servizio che deve essere giornaliero, attento e vigile tanto del denunciare quanto nell'intervenire là dove le istituzioni, in maniera oramai sistematica, latitano colpevolmente."

RAIMONDI GRIDA ALL' "INCIUCIO"



La mattina di lunedì 6 giugno 2016, il Consiglio Comunale di Chieti ha designato i propri rappresentanti nell'Azienda per i Servizi alla Persona. L'Assise civica ha designato Maurizio Costa, di Forza Italia, e Chiara Zappalorto, del Partito Democratico. 

A tal proposito, ecco il commento del Consigliere Comunale di opposizione l'Avv. Enrico Raimondi, esponente della Sinistra cittadina che grida all' "inciucio" bacchettando il comportamento del Pd, reo di non aver scelto una candidatatura che rappresentasse tutte le forze di minoranza.
"Prima del voto, il sottoscritto, insieme ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, aveva presentato un emendamento alla proposta di delibera finalizzato ad emanare un avviso pubblico per selezionare i rappresentanti del Comune all'interno dell'Azienda. Questa proposta è stata respinta, anche grazie all'astensione del Partito Democratico, ad eccezione del consigliere Marzoli, e delle altre liste civiche di opposizione riconducibili al Pd. La ragione è semplice. Il Partito Democratico si è prestato all'inciucio per far eleggere il proprio segretario provinciale nell'Azienda e garantire continuità politica con la Regione Abruzzo. Non c'è che dire. Ancora una volta il Pd ha perso l'occasione per fare gli interessi della Città anziché di quelli di partito. Avrebbe potuto, infatti, chiedere insieme a me trasparenza e partecipazione popolare, ma ha preferito inciuciare con Forza Italia alla quale ha portato voti per evitare che la maggioranza esprimesse il candidato del Partito del Sindaco, Roberto Melideo. Una doppia sconfitta oggi. Per Di Primio e il suo partito e per la Città. 
Chiaramente non ho partecipato al voto, ritenendo che la candidatura avanzata dal Partito Democratico non potesse essere condivisa perché non rappresentativa di tutte le forze di minoranza. Ma, si sa, il Pd preferisce prendere tutto, anzichè costruire un'alternativa credibile ad un centrodestra che sta danneggiando la Città". 

FILIPPO DI GIOVANNI SULLA CORDATA DEGLI IMPRENDITORI INTERESSATI ALLA CHIETI CALCIO

Il Consigliere Comunale di Chieti del Partito Democratico Filippo Di Giovanni

I Consiglieri Comunali del Partito Democratico, Alessio Di Iorio e Filippo Di Giovanni, si stanno interessando in questi giorni per salvare le sorti del calcio cittadino. Loro sono in contatto con una cordata di imprenditori locali che sarebbero interessati al sodalizio neroverde.
A tal proposito, abbiamo intervistato telefonicamente, Filippo Di Giovanni a cui abbiamo chiesto delle delucidazioni sulla vicenda:

Qual è l’obiettivo della “nuova” società?

« L’obiettivo della nuova società è quello di mettere insieme a Chieti una serie di energie positive, energie imprenditoriali, energie di persone che hanno a cuore le vicende della nostra città per cercare di dare continuità allo sport cittadino. Siamo disposti a valutare tutte le soluzioni possibili, finanche quella di una collaborazione con l’attuale società. Quello che dovremmo capire è qual è effettivamente lo stato delle cose. Ad oggi si può dire che c’è un gruppo di persone che ha a cuore le sorti del calcio a Chieti».

Quindi voi siete disposti sia a subentrare che a collaborare nella gestione sociale?

«Non conosco la reale situazione debitoria della società e ci sono voci che dicono sia molto alta,ma non vi sono elementi per dire effettivamente quale sia. È chiaro che finché qualcuno non ci fa una proposta o finché non si costituisce un tavolo per parlare della Chieti calcio, stiamo parlando di niente».

La possibilità più concreta quale sarebbe, quindi, che si giochi in Eccellenza o ci saranno due società che giocheranno?

« Ad oggi queste possibilità sono tutte aperte perché non si è ancora capito quali siano le reali intenzioni della dirigenza neroverde. C’è però un gruppo di imprenditori che hanno la volontà di fare qualcosa per la città e questo posso dirlo con certezza».

venerdì 10 giugno 2016

Perdita d'acqua in Via dei Sette Dolori





Segnalata dai residenti della zona una perdita d’acqua in Via dei Sette Dolori nel rione di porta Sant’Anna.
Dato che l’asfalto è stato rifatto da poco tempo ed è stato rovinato dall’affossamento causato dalla perdita d’acqua, si chiede all’Ufficio Tecnico e all’Ufficio Acquedotto del Comune di Chieti di far riparare tale perdita e l'affossamento dell'asfalto. 

mercoledì 8 giugno 2016

A proposito della realizzazione nuovo elettrodotto a 380 Kv Gissi-Villanova


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO

Consiglieri Costantini e Ricciardi “Approvata la mozione che impegna Sindaco e Giunta ad utilizzare tutte le somme provenienti dall’accordo per la realizzazione di opere di riequilibrio ambientale su Brecciarola


“Nel corso dell’odierno Consiglio Comunale è stata approvata la mozione che impegna Sindaco e Giunta a realizzare su Brecciarola un progetto di riqualificazione territoriale a titolo compensativo degli impatti ambientali provocati dalla realizzazione del nuovo elettrodotto a 380 Kv in doppia terna Gissi-Villanova. Una responsabilità importante per Chieti e per il quartiere di Brecciarola che, in qualche modo, vedrà alterato il proprio aspetto ambientale dal passaggio di un’opera impattante sul territorio”. Lo hanno dichiarato il Consigliere del Gruppo Misto di Chieti, Diego Costantini e la Consigliera dell’UDC di Chieti, Clara Ricciardi.
 
«Al fine di evitare qualsiasi controversia derivante dall’applicazione della convenzione stipulata tra Abruzzoenergia Spa, Terna Spa e Comune di Chieti per la realizzazione del nuovo elettrodotto – ha commentato la consigliera Ricciardiinsieme al collega Costantini ho presentato una mozione il cui obiettivo è la tutela del territorio di Brecciarola, già fortemente penalizzato dalla presenza della discarica di Casoni. L’elettrodotto, opera pubblica di carattere nazionale, rappresenterà infatti un ulteriore elemento di disagio per la popolazione locale, ecco perché l’impegno chiesto al Sindaco e alla Giunta garantirà la realizzazione di opere fondamentali per il riequilibrio territoriale. Ciò che chiediamo – e in tal senso è stato assunto il massimo impegno da parte dell’amministrazione – è che i proventi dell’operazione, come è giusto che sia, vengano utilizzati per la realizzazione di opere per il territorio di Brecciarola».  

«La mozione presentata oggi in Consiglio Comunale evidenzia la forte attenzione del sottoscritto e della consigliera Ricciardi per un’opera il cui impatto ambientale avrà sicuramente ricadute sul territorio di Brecciarola – ha rimarcato il Consigliere Costantini -. Nel ringraziare la maggioranza di centrodestra per il supporto unanime dimostrato, ancora una volta, però, mi preme stigmatizzare il comportamento del Movimento 5 Stelle e quello del Pd che, ‘pur predicando bene, razzolano male’, prova ne sono i voti contrari e le astensioni su un argomento così importante e delicato per la nostra città. Mi chiedo, infatti, il senso dei voti contrari del M5S sull’impegno di utilizzare le somme derivanti dall’accordo per la realizzazione dell’elettrodotto Villanova Gissi per opere di ristoro ambientale per il territorio di Brecciarola. Nelle prossime settimane – ha proseguito il consigliere Costantini – poiché l’interesse per l’argomento non si esaurisce con la mozione odierna ma prosegue con dedizione, dopo aver ascoltato i cittadini del quartiere di Brecciarola provvederemo a supportare la Giunta con la stesura di un elenco di opere di riqualificazione che dovranno essere realizzate per compensare l’impatto ambientale derivante dalla realizzazione del nuovo elettrodotto Gissi-Villanova».

CHIETI, REPARTO DI ONCOLOGIA MASSACRATO INGIUSTAMENTE


In questi giorni il reparto di oncologia dell’ospedale SS. Annunziata di Chieti è stato bersagliato da commenti negativi sui social network e dalla stampa per aver fatto ponte nel weekend del 2 giugno, lasciando secondo alcuni commenti, i “malati beffati”. 
Fatto è che nel reparto di oncologia sono stati affissi degli avvisi di chiusura almeno 6/7 giorni prima e tutti i prelievi, gli appuntamenti ecc. vengono generalmente programmati con un certo anticipo. 
L’ambulatorio resta un’eccellenza sia per ciò che concerne la professionalità sia per esperienza, cortesia, serietà, umanità e sacrificio, tutte ragioni per cui si è sempre distinto. 

Falciati da un auto due turisti australiani in Via dei Frentani

Ci è stato segnalato un incidente ieri sera intorno alle 21 a Chieti. Due turisti australiani sono stati falciati su via dei Frentani da un auto.

Attualmente, i due si trovano ricoverati al Policlinico  Santissima Annunziata con bacino rotto, costole rotte e profonde escoriazioni.

Oggi uno dei due è stato sottoposto ad intervento chirurgico per drenare il liquido nel torace.


lunedì 6 giugno 2016

RIPARATA LA PERDITA D'ACQUA IN VIA MADONNA DEGLI ANGELI

Cari lettori, il 24 di maggio scorso, ci era giunta in redazione la segnalazione di una perdita d'acqua in Via Madonna degli Angeli, nel tratto compreso tra il "Bar Teatino" e il Grande Albergo Abruzzo.
Una perdita d'acqua per cui avevamo richiesto l'intervento dell'Ufficio Lavori Pubblici e dell'Ufficio Acquedotto del Comune di Chieti che è prontamente arrivato.
Nella foto, scattata dal nostro reporter Luigi Buracchio, si vedono gli operai intenti a riparare il 6 giugno 2016 la perdita d'acqua.
Pertanto, ringraziamo gli uffici comunali competenti per aver svolto il loro dovere, nonostante la ristrettezza di risorse finanziarie in cui gli enti locali devono barcamenarsi.


venerdì 3 giugno 2016

SIULP CHIETI: PERCHE' IL 2 GIUGNO IL QUESTORE NON HA RICEVUTO GLI ONORI DOVUTI?



Giovedì 2 giugno si sono tenute a Chieti le celebrazioni per i settant'anni dalla nascita della Repubblica italiana. Si è trattato di una bella manifestazione, molto ben organizzata ma che ha lasciato mortificati i rappresentanti della Polizia di Stato.

A tal proposito, in una nota, il Segretario Generale Provinciale Siulp, Francesco Antonio Morganti ha dichiarato:


«Sono rimasto a dir poco mortificato quando il Signor Prefetto ha chiamato a sfilare accanto a sé, per ricevere gli onori del picchetto schierato, formato anche da personale della Polizia di Stato, solamente i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che peraltro ne avevano pieno titolo. E il Questore, rappresentante dei poliziotti nella provincia nonché autorità provinciale di P.S.? Forse lo chiamerà in seguito, ho pensato. Speranza rimasta vana. Il Signor Prefetto ha ritenuto che la Polizia di Stato non dovesse ricevere gli onori dovuti. Eppure, Sig. Prefetto, le posso garantire una cosa che non dico io, ma la storia, ossia che la Polizia di Stato ha pagato un consistente tributo alla Repubblica italiana, in termini di sacrificio anche di vite umane, per garantire ai cittadini l’esercizio delle proprie libertà. Non posso pensare che sia stata una dimenticanza, mi sentirei di offendere la sua intelligenza, ed è per questo che come rappresentante del primo sindacato della Polizia di Stato a livello provinciale e nazionale, non potendo permettere a nessuno di mancare di rispetto agli uomini e alle donne della polizia, con questa nota le esprimo tutta l’ indignazione e il risentimento degli appartenenti alla Polizia di Stato che come me si sono sentiti offesi da questo suo comportamento». 

giovedì 2 giugno 2016

INTERVISTA AD ENIO PELLEGRINI (AMMINISTRATORE UNICO CHIETI CALCIO)

Foto di Enio Pellegirni, proprietà di Abruzzo Web Tv

Intervista all'Amministratore Unico della Chieti Calcio, Enio Pellegrini. Sentiamo cosa ha dichiarato l'ex Presidente dello Sporting Scalo alla nostra redazione:

Come mai ha convocato l'Assemblea dei Soci  della Chieti Calcio?

E: “La spiegazione è molto semplice: nessuno sa, assegni non pagati,stipendi non pagati ai calciatori e ai dipendenti, non è stato pagato niente e nessuno. Tutto ciò significa ripartire con una cospicua somma di debiti da affrontare subito (l'assemblea dovrebbe tenersi martedì 7 giugno ndr).”

Da Amministratore  in realtà è lei il responsabile legale della società e titolare dei debiti, giusto?

E: “Attualmente sì, la legge dice questo.”

Da quanto tempo lei è il responsabile legale della società?

E: “Io sono responsabile di ciò che è successo dal 15 marzo 2016 in poi”

E' seriamente preoccupato per questa situazione? Cosa intende fare?

E: “Io voglio avere chiarezza. Devo visionare i libri contabili dove c’è scritto ciò che è entrato e ciò che è uscito, ciò che è stato pagato e ciò che non è stato pagato e la proprietà deve assumersene le responsabilità”.

Chi c'era prima di lei come amministratore della Chieti Calcio?
E: “Il signor Antonio Gammieri. E’ decaduto sei mesi prima che fossi nominato io”.

E per 6 mesi chi è stato amministratore?
E: “Nessuno. In seguito me lo hanno proposto e ho accettato perché bisognava prendere lo stadio che poi non è stato preso e il Patron voleva che mi dimettessi ma non l’ho fatto perché voglio andare in fondo a questa storia. Credo che i Chietini e i tifosi del Chieti ormai siano stufi di situazioni poco chiare”.

In città sono rimbalzate delle voci che dicevano che voleva dichiarare il fallimento....
E:”Sì, se è il caso dichiarerò io il fallimento.”

E se fallisce che succederà?
E: “Ricominciamo dall’Eccellenza. La serie D, secondo me, non si potrà mai fare nemmeno con un nuovo gruppo perché vi sono troppi debiti. Sono stati pagati solo quattro mesi e mezzo di stipendio. Il Sindaco non deve dare lo stadio, alla Chieti Calcio, non permettendole di agire. L’unica cosa da fare è trovare gente competente, accontentarsi di ciò che si ha, metterci altra gente intorno e andare avanti, ricominciando dai dilettanti.

Che cosa succederà se non avrà chiarezza?
E: “Mi rivolgerò sicuramente alla Guardia di Finanza. Non ho per ora i documenti necessari per poter chiedere il fallimento della società. Mi risulta che sono due anni che non vengono consegnati  i bilanci”.







mercoledì 1 giugno 2016

Perchè l'acqua di Via Castellini non è più potabile ?




E’ stata emessa martedì 31 maggio 2016, dal Comune di Chieti, l'ordinanza n.56  (Prot. 27456) che vieta temporaneamente l’utilizzo delle acque per finalità alimentari in via Castellini in località Villa Toppi. 
Nello specifico, il Sian, in data 26 maggio ha effettuato un prelievo d’acqua destinata al consumo umano dal pre-contatore sito a Chieti in via Castellini, 34 e nello stesso giorno ha poi fatto analizzare tale campione presso i laboratori dell’Arta di Pescara. 
I risultati hanno messo in evidenza una “non conformità” dei campioni destinati al consumo umano, ragion per cui è stato richiesto al Comune di Chieti di adottare un provvedimento atto a ripristinare la qualità dell’acqua. 
Pertanto, è stato emesso un divieto di utilizzo di tale acqua  per fini alimentari in via Castellini con decorrenza immediata e in via precauzionale fino a nuova ordinanza. 
Un’eventuale inosservanza del divieti potrà essere punita ai sensi di legge.

A tal proposito, sorge spontaneo chiedersi: qual'è la causa della non potabilità delle acque in Via Castellini? Individuare le cause è fondamentale per risolvere il problema.