venerdì 28 febbraio 2014

IL "CENSORINO" SEGNALA, L'AMMINISTRAZIONE INTERVIENE NEL PLESSO SCOLASTICO DI VIA SALINE A BRECCIAROLA


Il 28 maggio 2013  con il  nostro Supereroe Italyman abbiamo denunciato i problemi della scuola di Via Saline che nonostante i lavori effettuati per rimetterla in sesto dopo il terremoto del 2009, presenta ancora dei problemi, come documentato dal nostro video:


VIDEO DENUNCIA DEL CENSORINO TEATINO COL NOSTRO SUPER EROE ITALYMAN

BREVEMENTE LA STORIA DEL PLESSO SCOLASTICO DI VIA SALINE:

La scuola Materna di Via Saline in Contrada Brecciarola di Chieti (vicino al "Casone"),  è stata ristrutturata e riaperta dopo il terremoto aquilano del 2009, ma con strane crepe ancora presenti sulle mura della struttura. 
Brevemente la storia raccontata da alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola che hanno chiesto il nostro intervento: "nell'Aprile del 2009, la scuola materna di Via Saline viene dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici di quel periodo e trasferita alle "Antonelli" a Chieti Scalo; successivamente, la suddetta scuola viene trasferita a Casalincontrada dove rimane fino all'anno scorso; ad inizio di quest'anno scolastico la scuola  ritorna finalmente nella sua sede originaria di Brecciarola  che, dopo i lavori di cui necessitava per essere messa in sicurezza,  è stata riaperta anche se la struttura presenta ancora evidenti crepe sulle mura  come si evince dal video che abbiamo girato lungo il perimetro esterno della scuola".


L'INTERROGAZIONE

Il 16 febbraio scorso abbiamo deciso di ridare seguito alla segnalazione del 28 maggio 2013 e abbiamo chiesto all'amministrazione di riferire sullo stato dei lavori e ci siamo posti l'interrogativo se il plesso scolastico di Via Saline sia perfettamente agibile o meno.

A seguito delle nostre sollecitazioni di intervento oggi c'è stata la risposta dell'amministrazione comunale teatina che ha annunciato a breve degli interventi con un comunicato del Sindaco che qui di seguito riportiamo nei punti salienti:

LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE

"A seguito di un mio sopralluogo effettuato lo scorso 10 gennaio e di ulteriore controllo da parte dei tecnici comunali, l’Amministrazione comunale ha ritenuto necessario, attraverso uno studio di fattibilità, programmare degli interventi che prevedono un piano di risanamento per arginare le infiltrazioni del tetto, un monitoraggio dei lavori relativo all’adeguamento antisismico della scuola dell’infanzia, uno studio sulle fondamenta degli edifici e la sostituzione di alcuni arredi" , ha dichiarato il Sindaco Di Primio.

Ma, come intende raggiungere questi risultati l'amministrazione? 


"Attraverso il recupero di risorse che stanzieremo nel redigendo bilancio e un programma di interventi che stileremo con l’ufficio Lavori Pubblici effettueremo degli interventi prioritari per i due plessi scolastici di Brecciarola (scuola dell’infanzia e scuola primaria) che andranno a completare quelli già effettuati nel corso di questi anni. Faremo tutto il necessario affinché già dal prossimo giugno inizino i lavori in modo che siano completati entro l’inizio del prossimo anno scolastico.Nella riunione odierna abbiamo affrontato anche l’esigenza di ampliare, con ulteriori spazi, la mensa scolastica e di adeguare il trasporto scuolabus su Brecciarola" ha spiegato il Primo Cittadino.                                                                                                                                                    


Infine  l’Assessore Mario Colantonio ha dichiarato che: "l'amministrazione già all’atto del suo insediamento ha effettuato uno screening approfondito su tutti gli istituti scolastici della città e nelle annualità 2012, 2013 e 2014 ha investito oltre tre milioni di euro per la sicurezza sismica e quasi un milione di euro per l’adeguamento antincendio degli edifici. Qualora il Governo centrale decidesse di stanziare ulteriori fondi per la sicurezza dei nostri istituti, questa amministrazione sarà pronta e solerte nel porre in essere tutti gli atti necessari per intercettare tale finanziamenti".

Ottima notizia l'investimento di  3 milioni di fondi da parte dell'amministrazione per la sicurezza sismica e di quasi 1 milione di euro per l'adeguamento antincendio degli edifici, ma secondo noi l'amministrazione dovrebbe puntare più sulla qualità degli interventi, vigilando che le ditte compiano nel migliore dei modi i lavori, evitando che si verifichi più ad esempio la formazione delle crepe come nella scuola materna di Via Saline in modo tale che non ci si trovi più costretti come in questo caso a dover spendere ulteriore denaro per dei nuovi interventi.

L'ASSESSORE ALESSANDRO BEVILACQUA ANNUNCIA INTERVENTI IN VIA RICCITELLI


Il 20 gennaio scorso avevamo chiesto l'intervento dell'Assessore all'ecologia e all'Ambiente del Comune di Chieti, il Dott. Alessandro Bevilacqua, presso un parcheggio dove c'è della spazzatura abbandonata in Via Riccitelli nel Centro residenziale "Levante", sotto la  cosiddetta "Piazzetta", cortile fra le palazzine in cui hanno giocato tante generazioni di ragazzi del popoloso quartiere teatino.
La nostra segnalazione è avvenuta a seguito della richiesta di intervento di una residente di Via Riccitelli che aveva denunciato tramite il social network Facebook la presenza di cartacce, bottiglie abbandonate nel suddetto parcheggio.
Così abbiamo contattato direttamente noi l'Assessore Alessandro Bevilacqua e siamo andati con lui a fare un sopralluogo nella zona e abbiamo potuto constatare anche la presenza oltre che di cartacce e bottiglie abbandonate, anche di due materassi che invece di essere portati nei centri raccolta sono stati lasciati.
L'Assessore Bevilacqua resosi subito conto della situazione ha annunciato il suo pronto intervento per far portare via i materassi abbandonati e posizionare dei cestini per evitare che si ripeta l'abbandono di rifiuti in Via Riccitelli.

L'ASSESSORE ALESSANDRO BEVILACQUA ANNUNCIA INTERVENTI IN VIA RICCITELLI PRESSO IL CENTRO RESIDENZIALE "LEVANTE"

mercoledì 26 febbraio 2014

PRECISAZIONE SUL PARCO DELLA RIMEMBRANZA AL CENTRO RESIDENZIALE "LEVANTE"

Il pomeriggio del 26 febbraio sono venuti dei militari con un camion e un autoarticolato per portare via i mezzi militari esposti al Parco della Rimembranza sito nel Centro Residenziale "Levante" davanti la Scuola Elementare di Madonna del Freddo.
I mezzi portati via, secondo quanto riferito dai militari, saranno inviati a Caserta per una mostra. Non si sa se definitivamente o temporaneamente. Nel parco disadorno si vede lo spazio lasciato dall'elicottero militare che da oggi non c'è più, mentre restano in questo momento in cui scriviamo soltanto un caccia bombardiere e dei cannoni.
Sulla vicenda, avvenuta senza che né la cittadinanza né i residenti del popoloso quartiere cittadino siano stati informati preventivamente, è giusto che il Sindaco Di Primio e l'Assessore al Patrimonio D'Ingiullo  riferiscano, informandoci anche su cosa intende fare il Comune di Chieti del Parco, che realizzato oltre un decennio fa, non è stato mai veramente utilizzato e valorizzato come abbiamo più volte denunciato dalle pagine del nostro blog.
Infine, va segnalato che nel Parco "della Rimembranza" si vede la presenza di una costruzione di recente edificazione che secondo voci trapelate dovrebbe diventare un chiosco.Se così fosse, da chi sarà gestito? E' già stata fatta la gara per l'affidamento?

                                                                                                                                                                               

SPOGLIATO IL PARCO "DELLA RIMEMBRANZA" NEL CENTRO RESIDENZIALE "LEVANTE"

Nel Centro Residenziale "Levante" in località Madonna del Freddo di Chieti, davanti l'omonima scuola elementare c'è il Parco "della Rimembranza" fatto realizzare durante l'Amministrazione Cucullo per organizzare eventi e iniziative nel popoloso quartiere cittadino.
Sul parco che ha un piccolo teatro per gli spettacoli e dei modellini in scala pressoché reale di mezzi militari come carri armati, elicotteri e caccia bombardieri, abbiamo scritto più volte denunciandone l'incuria. A seguito delle nostre segnalazioni hanno ripulito l'area e messo una telecamera per evitare furti ed atti vandalici, anche se non sapiamo se attualmente la telecamera è realmente in funzione.
Ma, oggi pomeriggio, il nostro reporter Cristiano Vignali, passando davanti la scuola elementare del "Levante", rione dove abita, ha trovato una brutta sorpresa: dei militari con dei camion stavano portando via i mezzi militari di esposizione che come ci hanno riferito i soldati devono essere portati a Caserta per essere esposti in una mostra. Quando è passato il nostro reporter l'elicottero era già caricato sul camion e c'era anche un autoarticolato che si stava accingendo a portare via gli altri mezzi militari da esposizione.
Praticamente, il parco "della Rimembranza" è stato spogliato e attualmente non sappiamo se i mezzi militari da esposizione sono stati tolti dalla loro collocazione teatina solo momentaneamente o definitivamente.
Di certo un affronto per il quartiere "Levante" e per tutta la città di Chieti a cui senza preavviso, come al solito, viene scippato di tutto. In questo caso anche se è di piccole dimensioni, infatti si parla "solo" di modellini da esposizione che adornavano il Parco "della Rimembranza", sempre di "scippi" si parla, sopratutto considerando il modo come è avvenuta la cosa, ossia senza nessun preavviso. 
Ora il parco davanti la Scuola Elementare di Madonna del Freddo rischia di trasformarsi veramente nel ricordo, ossia nel ricordo di un parco realizzato con tanti buoni propositi e tanti soldi spesi che ora viene spogliato senza che nel corso degli anni sia stato veramente sfruttato e valorizzato. Sicuramente ora i mezzi  militari da esposizione faranno bella mostra in un'altra struttura che probabilmente li valorizzerà molto di più, cosa che come al solito Chieti non è riuscita a fare.
Aspettiamo le prossime ore per saperne di più su questa vicenda e chiediamo intanto al Sindaco di Chieti Umberto Di Primio e all'Assessore al Patrimonio  Marco D'Ingiullo delle delucidazioni sulla vicenda e se lo spostamento lontano da Chieti   dei mezzi da esposizione in questione sarà provvisorio o definitivo.

 L'elicottero militare da esposizione portato via su un camion, mentre un autoarticolato dell'esercito si stava avvicinando al Parco della Rimembranza per portare via anche gli altri mezzi  miltiari da esposizione.
Il Parco "della Rimembranza" con lo spazio vuoto dove stava l'elicottero militare da esposizione. Al suo posto in quel momento si vede una macchina parcheggiata, probabilmente degli operai che  lavorano per portare via i mezzi militari da esposizione.

E' A NORMA IL MERCATO DEL MARTEDI' IN PIAZZA GARIBALDI A CHIETI?

Nel fumetto il nostro super eroe Italyman salva da un incendio i cittadini del mercato del martedì  che si svolge a Chieti in Piazza Garibaldi.


In questi giorni alcuni commercianti ambulanti del mercato che vogliono restare nell'ombra ci hanno segnalato alcune presunte irregolarità presenti in Piazza Garibaldi che pongono pesanti dubbi e interrogativi sul fatto che il luogo sia o meno a norma per ospitare il mercato cittadino del martedì.
 Come si evince dalle fotografie allegate, ci si pone il dubbio se le bancarelle e i furgoni rispettano o meno le distanza di sicurezza  e pare evidente che  potrebbero essere da ostacolo ad un eventuale intervento di emergenza nel "cuore" della piazza, rendendo difficoltoso se non pressoché impossibile l'accesso dei mezzi di soccorso. Questo discorso vale sia per le ambulanze che per le macchine dei Vigili del Fuoco. Cosa succederebbe se qualcuno avvertisse un malore fra le bancarelle del mercato, si riuscirebbe ad intervenire tempestivamente per salvargli la vita? 
 Inoltre, da quanto segnalato pare che Piazza  Garibaldi sia sprovvista di idonea e sufficiente attrezzatura antincendio, perciò, considerando che le bancarelle hanno esposto materiale anche facilmente infiammabile, cosa succederebbe se divampassero improvvisamente le fiamme nel cuore del mercato? Si riuscirebbero a domare facilmente le fiamme?
Tra l'altro, sopra le bancarelle ci sono gli alberi della piazza, perciò pare necessario sapere se: è idoneo tenere il mercato in una zona dove ci sono grandi alberi i cui rami potrebbero anche cadere e ferire qualcuno?
 Meno male che almeno, questo è certo: sono stati aperti i bagni pubblici della Piazza nei giorni di mercato, altrimenti ci sarebbe stato da segnalare anche questo.
Pertanto, pare doveroso infine chiedersi: Piazza Garibaldi è a norma per ospitare il mercato cittadino del Martedì? 
Se non fosse a norma e i dubbi esposti fossero fondati, bisognerebbe intervenire subito per risolvere i problemi, oppure pensare di trovare un altro luogo dove far svolgere il mercato cittadino del martedì.

martedì 25 febbraio 2014

DOPO I LAVORI ALCUNE FAMIGLIE DI STRADA PIGNATTARI RESTANO AL BUIO


Durante la precedente amministrazione comunale  è stata fatta la prima parte dei lavori per dotare dei servizi di illuminazione pubblica e di gas metano Strada Pignatari, traversa di Strada Castellini, in località Villa Obletter di Chieti. Attualmente i pali dell'illuminazione di questo primo tratto di Strada Pignatari sono perfettamente funzionanti.
Il primo tratto di Strada Pignatari con l'illuminazione perfettamente funzionante

 Recentemente, l'attuale amministrazione ha fornito l'illuminazione pubblica e il gas metano  al secondo tratto di Strada Pignatari. La luce pubblica in questo ultimo tratto di strada deve ancora entrare in funzione; ma, non si sa per quale motivo, forse per uno sbaglio, non sono stati messi i pali dell'illuminazione vicino ad alcune abitazioni nella parte finale della strada che dunque in questa condizione resteranno al buio. 
La cosa più paradossale è che sono stati messi i lampioni di illuminazione nella seconda parte della strada pressoché disabitata, mentre è stata lasciata al buio la parte finale dove ci sono le case, suscitando le proteste degli abitanti.

Il secondo tratto di Strada Pignatari, pressoché disabitato dove sono stati messi i lampioni dell'illuminazione pubblica che devono ancora entrare in funzione


I residenti hanno chiesto delle spiegazioni a chi di dovere e qualcuno ha affermato che quanto è accaduto è dovuto al fatto che l'ultimo tratto della strada è privato, ma i residenti non sono soddisfatti di questa spiegazione e probabilmente credono più in uno sbaglio magari in fase di progettazione o in fase di esecuzione dei lavori e si chiedono: se è arrivato il gas metano nella parte finale più estrema di Strada Pignatari, perché non dovrebbe arrivare l'illuminazione? "La motivazione che qualcuno ha addotto per giustificare la mancata illuminazione pubblica delle case dell'ultimo tratto di Via Pignatari non ci convince, perché se non è arrivata l'illuminazione non doveva arrivare nemmeno il gas metano, servizio pubblico che invece è stato fornito a tutta la strada, comprese le case nella parte finale che allo stato attuale di questo passo sono e resteranno al buio" ha dichiarato un residente della zona che vuole restare anonimo.
Il tratto di Via Pignatari dove ci sono le case ma non è arrivata l'illuminazione pubblica.
  Pertanto, si chiedono delle spiegazioni all'Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Chieti sul mancato posizionamento di pali della luce nei pressi delle ultime case di Via Pignatari, condannando praticamente  le famiglie residenti a stare e restare al buio.
Si chiede allo stesso settore comunale di intervenire affinché gli ultimi  metri della strada in questione non restino al buio, lasciando le famiglie residenti in una situazione di disagio.
La colonnina del gas metano negli ultimi metri di Via Pignatari dove non sono stati collocati i lampioni della pubblica illuminazione. Si chiedono i residenti: perché se è arrivato il metano fino alla fine della strada, non può arrivare la pubblica illuminazione?



SARA' RIMESSO IN FUNZIONE IL SEMAFORO FRA VIA CAPESTRANO E VIALE ABRUZZO

Il 17 febbraio scorso ci siamo chiesti cosa sarà dell'incrocio pericoloso fra Via Capestrano e Viale Abruzzo nei pressi della sede universitaria del Ciapi.
Nella segnalazione rivolta agli Assessori  Traffico e Viabilità e Lavori Pubblici del Comune di Chieti ci siamo chiesti, su sollecitazione di alcuni cittadini della zona, se i semafori all'incrocio in questione saranno rimessi in funzione o se per esempio anche lì sarà costruito un rondò.
A tal proposito, abbiamo chiesto agli  Assessori di competenza il destino del suddetto incrocio durante l'incontro con i commercianti di Viale Abruzzo che si è tenuto Lunedì 24 febbraio alle 15.00 nella Sala del Consiglio Comunale.  I membri della Giunta ci hanno risposto che appena possibile saranno rimessi in funzione i semafori il cui impianto ha avuto un guasto e che per questo motivo attualmente sono spenti.

 Nelle fotografie i semafori spenti all'intersezione fra Via Capestrano e Viale Abruzzo


MARIO BONGRAZIO E MARCELLO SPECCHIO VINCONO IL CONCORSO PITTORICO "ART IN LOVE" DELL'ASSOCIAZIONE "THEATE ANTICA"




Il maestro Mario Bongrazio e Marcello Specchio sono i vincitori del concorso pittorico "Art in Love", organizzato dall'Associazione "Theate Antica". L'opera del Teatino Maestro Bongrazio si è classificata prima in virtù della votazione della giuria popolare, mentre il montesilvanese Marcello Specchio ha avuto il punteggio più alto della giuria formata da esperti di arte.
A tal proposito pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione "Theate Antica" sulla premiazione della mostra "Art in Love".


L'opera del Maestro Mario Bongrazio "Scorcio di Piazza Valignani a Chieti" vincitrice della votazione espressa dalla giuria popolare della mostra "Art in Love".


Il 25 febbraio alle ore 17.30 nella sala dell'Associazione degli Artisti "Theate Antica", affiliata E.N.D.A.S., situata in Chieti alla Via De Lollis 97 si è riunita la giuria per stabilire dopo il voto della giuria popolare e dopo ampia discussione, i vincitori della seconda edizione della mostra pittorica "Art in Love", tenutasi questo mese di febbraio 2014 presso la galleria artistica sita nella sede dell'associazione stessa.


L'esperto di arte Paolo Rullo sulla mostra "Art in Love"



A tal proposito, la giuria composta: dal Maestro Mario Buongrazio (Direttore Artistico); dal Dott. Paolo Rullo ( esperto di arte); dal Prof. Carlo Rutolo (Prof. d'arte); da Peppino Di Cosmo (Presidente dell'Associazione "Theate Antica") e da Giorgio Adriani (Simpatizzante) ha emesso i seguenti verdetti:

1°Premio per l'opera "Frammenti" di Marcello Specchio per la leggerezza e l'eleganza dal Naif al Contemporaneo.

L'opera "Frammenti" di Marcello Specchio vincitore del concorso pittorico"Art in Love"

2° Premio ad ex aequo per Nicola Romiglio  con  l'opera "Il Carro di Fuoco di Elia" descritto con Acquaforte a tre livelli con scacchiera divisa tra il presente e il futuro; e per Sonia Babini con l'opera "Cuore" che ha ritratto l'innamoramento in stile settecentesco.
L'opera di Sonia Babini "Cuore", uno dei quadri classificatosi al secondo posto

3°Premio ad ex aequo per Giuseppina Narducci con l'opera "Volo dei Sogni",  omaggio alla  prossima festa della donna e per Antonio Matullo con l'opera "Ad Libitum" per plasticità nel disegno con istallazioni ben appropriate nel dipinto.

L'opera di Giuseppina Narducci "Volo dei Sogni", omaggio alla prossima festa della donna, uno dei quadri classificatosi al terzo posto

Infine, la giuria popolare ha premiato l'opera del Maestro Mario Bongrazio "Scorcio di Piazza Valignani a Chieti" per l'astrattismo nei colori con cui ha definito in modo reale uno scorcio della vecchia Teate, lasciando all'immaginazione l'infinito dietro la cupola.






INCONTRO TRA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E I COMMERCIANTI DI VIALE ABRUZZO PER RISOLVERE I PROBLEMI DELL'IMPORTANTE ARTERIA COMMERCIALE CITTADINA

Marrocco, Di Giovanni, Di Primio, Colantonio, Viola mentre parlano con i commercianti di Viale Abruzzo nella Sala del Consiglio Comunale


Ieri pomeriggio dalle 15.00 alle 16.30 si è svolto nella Sala del Consiglio Comunale di Chieti l'incontro tra l'Amministrazione Comunale ed i commercianti di Viale Abruzzo che "sul piede di guerra" hanno presentato nelle settimane scorse una petizione tramite il nostro blog per sensibilizzare l'amministrazione alla risoluzione di alcuni problemi che ci sono nell'importante arteria commerciale cittadina.
Per l'amministrazione comunale erano presenti il Sindaco Di Primio, il Comandante dei Vigili Urbani Di Giovanni, gli Assessori, ai Lavori Pubblici Colantonio, alla Viabilità Marrocco, al Commercio Viola  che hanno incontrato una trentina di commercianti di Viale Abruzzo.
Alcuni dei commercianti di Viale Abruzzo presenti ieri all'incontro con l'Amministrazione 

Durante l'incontro che è durato circa un'ora e mezza sono stati snocciolati una serie di problemi in Viale Abruzzo che l'amministrazione ha promesso di risolvere nel più breve tempo possibile che qui di seguito riassumeremo per maggiore praticità:

  • Parcheggi e disco orario: ricavare nuovi parcheggi gratuiti riducendo il marciapiede; in questa maniera si risolverebbe il problema della viabilità. Inoltre, si chiede, dove persiste, di far rispettare il disco orario 60 minuti per permettere anche un continuo e sicuro afflusso di clienti.
  • Strisce Pedonali: riposizionare le strisce pedonali senza che venga tolto spazio per i parcheggi.
  • Illuminazione e sicurezza: potenziare l'illuminazione con il posizionamento di nuovi lampioni.
  • Commercio: Studiare iniziative e attività con l'assessore di competenza per valorizzare il commercio in Viale Abruzzo.
  • Festività e ricorrenze: Mettere gli addobbi per le festività e le ricorrenze per tutta Viale Abruzzo.
  • Manto stradale: rifare il manto stradale.
Molti delle problematiche affrontate si dovrebbero risolvere con l'avvio dei lavori in Viale Abruzzo che come annunciato dall'Assessore ai Lavori Pubblici, il Geom. Mario Colantonio, dovrebbero cominciare per il mese di Marzo prossimo.



L'Assessore ai Lavori Pubblici Mario Colantonio espone i lavori che verranno effettuati a Chieti Scalo ed in particolare in Viale Abruzzo e Viale Benedetto Croce. Nella cartina si vedono le tre rotatorie che dovrebbero essere realizzate per snellire la viabilità delle due maggiori arterie commerciali cittadine: una all'incrocio fra Viale Abruzzo e Via Ortona; una fra Viale Abruzzo e Via Mattei e una fra Via B.Croce, Via Luca da Penne e Via Gelber.




"PEZZA" DI CATRAME PER RIPARARE LA PAVIMENTAZIONE DI VIA FRANCESCHELLI GRAZIE ALL'ASSESSORE MELIDEO

Il 12 febbraio scorso avevamo segnalato il degrado della pavimentazione di Via Franceschelli, traversa di Via dei Sette Dolori, sita nello storico rione di Porta S.Anna.
La storia è che in Via Franceschelli vive un invalido in carrozzella con problemi a deambulare da casa a causa della pavimentazione degradata e scoscesa e perciò aveva chiesto il nostro intervento perché altrimenti non sarebbe potuto uscire con la carrozzella che rischiava di ribaltarsi. 
A tal proposito, abbiamo interessato l' Assessore della zona, il Dott. Roberto Melideo, nato e  cresciuto nel rione, che è tempestivamente intervenuto interessando l'Ufficio Tecnico che ha provveduto a far mettere una "pezza" di catrame per riparare la strada in attesa che vengano fatti dei lavori pubblici per la riqualificazione dell'intero rione storico di Chieti, quello di Via Paradiso per intenderci, dove fino alla metà del XX secolo c'erano i "bordelli" cittadini.
Comunque ora sicuramente, grazie all'intervento dell'Assessore Melideo, la situazione è molto migliorata e di certo la carrozzella può uscire con più facilità di casa senza il rischio che si ribalti.


Le "pezze" di catrame fatte mettere in Via Franceschelli 
dall'Assessore Roberto Melideo



lunedì 24 febbraio 2014

CARTA DEI SERVIZI "SI" O CARTA DEI SERVIZI "NO"? CHE FINE HA FATTO LA CARTA DEI SERVIZI DEL COMUNE DI CHIETI?

Il logo della Carta dei Servizi sul sito istituzionale del Comune di Guardiagrele

Nel mese di settembre 2013 il Segretario Regionale dell'Asso - Consum Abruzzo Livio Di Bartolomeo ha inviato al Comune di Chieti una nota in cui si segnalava "il disservizio reso dall'Ufficio V Settore LL.PP" del Comune di Chieti e in cui si richiedeva di acquisire la Carta dei Servizi di codesto Comune.
A seguito della mancata risposta da parte del Comune di Chieti, il Segretario Regionale dell'Asso - Consum, ha inviato a dicembre scorso una nota all'Ispettorato del Dipartimento per la Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In questa nota inviata al "Dipartimento della Funzione Pubblica", Livio Di Bartolomeo riferisce che "molti cittadini e iscritti all'Associazione che rappresenta si sarebbero lamentati a cagione di un comportamento poco professionale del personale addetto al citato ufficio, che userebbe modi poco cortesi nei confronti dell'utenza e non osserverebbe, tra l'altro, l'orario di apertura al pubblico né i tempi di  consegna dei documenti richiesti". Il rappresentante di Asso - Consum, ha lamentato altresì, "di non aver ricevuto alcun riscontro all'istanza di acquisire la Carta dei Servizi di codesto Comune".

Successivamente, l'Ispettorato per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio ha inviato il 23 Dicembre una nota al Segretario Comunale del Comune di Chieti e per conoscenza a Livio Di Bartolomeo in cui si chiedevano spiegazioni alla Segreteria Comunale sul perché non avesse ancora adempiuto alle richieste del segretario regionale dell'Asso - Consum Abruzzo, senza però ricevere a tutt'oggi alcuna risposta.

Così, dopo aver intervistato alcuni giorni fa Livio Di Bartolomeo che ci ha raccontato la sua versione della vicenda http://www.youtube.com/watch?v=7cSIdbNs1D4 siamo andati al Comune di Chieti ed in particolare alla Segreteria Generale al primo piano della ex Banca d'Italia, sede provvisoria comunale, per chiedere spiegazioni.

A tal proposito, abbiamo chiesto inizialmente una intervista video al nuovo Segretario Generale del Comune di Chieti, l'Avv. Celestina Labbadia, che ci ha negato l'autorizzazione a riprenderla con la telecamera, indirizzandoci successivamente dal Vicesindaco per avere delle spiegazioni sul perché nonostante fossero passati i termini non fosse pervenuta nessuna risposta dall'Ente al Segretario Regionale Asso - Consum Abruzzo Di Bartolomeo ed in particolare perché fosse stata evasa la richiesta di acquisire la Carta dei Servizi del Comune,nonostante le sollecitazioni pervenute anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ebbene, le risposte che abbiamo avuto, sono state  tutto fuorché convincenti e alquanto evasive: nessuno ci ha saputo dire che fine avesse fatto questa benedetta Carta dei Servizi comunali e se effettivamente esiste e nessuno afferma di aver letto la lettera che il 23 dicembre scorso l'Ispettorato del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio ha inviato al Segretario Comunale. Quest'ultimo che si è insediato da pochissimo e comunque solo dal 2014, ha affermato che la missiva è arrivata prima del suo insediamento e che quindi non ne era a conoscenza e che non sapeva nulla sulla esistenza o meno della Carta dei Servizi del Comune di Chieti. Invece,il Vicesindaco la Dott.sa Febbo, che si è rifiutata anche lei di farsi riprendere dalla nostra videocamera, ci ha confermato di non saperne nulla anche lei della Carta dei Servizi, non escludendo l'ipotesi che la "Carta" non ci fosse.

Fra le stanze "dei bottoni" del Comune di Chieti avrebbero escluso l'obbligo per l'ente comunale di avere la Carta dei Servizi, ma sembrerebbe che l'Ispettorato per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri non la pensa allo stesso modo.

Infatti, dalla nota del 23 Dicembre 2013 dell'Ispettorato del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si apprende che l'art.32 del D.Lgs n.33 del 14 marzo 2013 in tema di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, prevede espressamente che "Le pubbliche amministrazioni pubblicano la carte dei servizi o il documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici", avvertendo nel contempo che sono previste gravi sanzioni in caso di inadempienza.

Pertanto, se la Carta dei Servizi comunali  (o il documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici) è obbligatoria per legge,appare doveroso porsi le seguenti domande: Che fine ha fatto la Carta dei Servizi del Comune di Chieti? Perché il Comune di Chieti ha evaso la richiesta del Segretario Regionale dell'Asso - Consum di avere la Carta dei Servizi Comunali  o l'analogo documento nonostante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione previsti  dalla legge e nonostante le pressioni dell'Ispettorato per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri? Forse perché non esiste la Carta dei Servizi del Comune di Chieti o comunque un documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici comunali? 

A queste e ad altre domande chi di dovere è chiamato a dare una risposta nel più breve tempo possibile, considerate anche le sanzioni previste dalla legge che ci potrebbero essere in caso di inadempienza.



Copia della sollecitazione inviata dall'Ispettorato del Dipartimento per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Segretario Generale del Comune di Chieti e al Segretario Regionale Asso - Consum Abruzzo, Livio Di Bartolomeo. A tutt'oggi il Comune non avrebbe dato alcun cenno di risposta nonostante l'intervento diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

domenica 23 febbraio 2014

PIU' RISPETTO PER CHIETI E PER I TEATINI

Il Diavolo biancorosso del Teramo si aggiudica meritatamente un "derby" al vetriolo col Chieti che lascia una marea di polemiche a fine gara e a rimetterci è, come insegna un pessimo andazzo degli ultimi anni, sempre l'immagine di Chieti e dei Teatini. La nostra città paga il problema di non avere sopratutto in determinati settori una informazione che fa gli interessi della collettività teatina come avviene in ogni realtà che si rispetti. Oppure di non avere per nulla una opinione pubblica che si può definire "teatina". Ultimamente, ritengo che anche se la situazione sta migliorando grazie alla capacità e alla buona volontà di determinate persone, ci sono in tal senso ancora molti passi da fare.
Quello che più pare evidente e che non viene pressoché mai denunciato dagli organi d'informazione è che vengono costantemente prese decisioni e fatte scelte che penalizzano l'immagine e gli interessi dei Teatini e della città di Chieti. Anche piccole cose che sembrano banali, ma che nell'immaginario collettivo di chi ci osserva da fuori fa sembrare come se prendere una decisione o fare un oltraggio o una mancanza di rispetto verso la città di Chieti e i Teatini sia lecito e garantisca l'impunità se non addirittura un premio.
A tal proposito, vanno segnalati tre fatti che sono indicativi dell'andazzo negativo che inspiegabilmente esiste e che umilia costantemente l'orgoglio teatino che gli organi d'informazioni locali dovrebbero avere il "coraggio" di denunciare se ritengono veramente di rappresentare la nostra collettività.
A fine partita tensione per l'esultanza apparsa spropositata, provocatoria e plateale del portiere del Teramo, il pescarese Serraiocco. Non ci sarebbe nulla di male se il portiere del Diavolo Biancorosso non si fosse già reso responsabile nella vigilia del derby di andata di gravi offese contro la città di Chieti e i suoi abitanti sul suo profilo Facebook, non sanzionate purtroppo da nessun giudice sportivo: "Chieti (PE) - A Napoli c'è Pulcinella, a Bergamo c'è Arlecchino, in Abruzzo il Chietino". Il portiere teramano avrebbe potuto avere l'accortezza di evitare quell'esultanza così, considerato quanto avvenuto in precedenza. Comportamento irrispettoso verso la città di Chieti che addirittura viene per certi versi giustificato e non sanzionato a dovere come avviene in ogni realtà che si rispetti.
 In sala Stampa altre polemiche per la decisione del Teramo Calcio di non rilasciare interviste e di abbandonare in fretta e furia lo Stadio Angelini. Il Presidente Campitelli aveva intanto già lasciato lo Stadio teatino già dalla fine del Primo Tempo. Parla solo il Ds teramano Di Giuseppe che lascia intendere come se fosse successo uno screzio fra le due società. Voci di corridoio parlano di possibili accuse di antisportività rivolte nei confronti della società biancorossa. Non ci sarebbe nulla di strano che il Teramo viene a Chieti per fare la partita della vita in un derby così sentito,se il Diavolo biancorosso non avesse perso in precedenza, strada facendo, una sequenza di partite di fila anche con squadre molto più modeste, forte della sua posizione di classifica tranquilla. Sicuramente questo campionato atipico di Seconda Divisione in cui si salvano otto squadre è qualcosa di ambiguo che potrebbe anche dare luogo a possibili calcoli e accordi che di certo non fanno bene al gioco del calcio e alla sportività. Di concreto non c'è nulla, però si spera che almeno la Procura Federale della Lega Calcio tenga gli occhi aperti. Staremo a vedere cosa succederà fino alla fine del campionato, ne vedremo sicuramente delle belle. Sicuramente,però, c'è da dire che il comportamento della Teramo Calcio è molto strano e non contribuisce a fare luce su quanto realmente accaduto. Andare via offesi da primi in classifica dopo una bella vittoria di certo è paradossale.  A tal proposito, un detto di saggezza popolare dice: "Chi si offende è fetente!"
 Intanto sui gruppi Facebook dei tifosi teatini impazza la polemica per la decisione di far entrare un drappello degli ultras biancorossi del Teramo nel settore ospiti a gara iniziata e sul comportamento tenuto dalle autorità nei confronti della tifoseria neroverde a cui oggi, secondo quanto denunciano i tifosi, è stato evitato di portare in Curva finanche gli ombrelli per la pioggia e i bastoni per camminare. Un tifoso fa la battuta su Facebook: "praticamente a Chieti si può andare al campo solo quando c'è il sole. E questo è un dato di fatto".  I tifosi a tal proposito si chiedono: erano tesserati o meno gli ultras biancorossi? In caso negativo, come hanno fatto ad entrare? Per motivi di ordine pubblico? Come si possono considerare pericolosi per l'ordine pubblico una decina di sostenitori biancorossi? Forse la società del Teramo gli ha fatti entrare con degli accrediti? Perché invece nel settore della Curva “Volpi” del tifo neroverde del Chieti è stato addirittura vietato l'ingresso degli ombrelli con la pioggia che scendeva a catinelle e addirittura ad un signore anziano è stato finanche vietato l'ingresso di un bastone per deambulare? Perché i tifosi del Chieti vengono fotografati e diffidati se vanno in trasferta senza tessera? Perché due pesi e due misure?  Senza togliere nulla alla serietà e alla professionalità di chi lavora per garantire il servizio d'ordine, i Teatini si aspettano in merito delle risposte.


sabato 22 febbraio 2014

FURTI E ATTI VANDALICI ANCHE AL TRICALLE


Via Publio Ovidio Nasone al Tricalle, recentemente colpita da una serie di furti e atti vandalici

In questi giorni il nostro blog si sta occupando di raccogliere firme nel Centro residenziale "Levante" per una petizione sulla sicurezza da inviare al Prefetto, al Questore, al Sindaco e al Comando dei Vigili Urbani di Chieti. Il quartiere da un anno a questa parte è "sotto attacco" di ladri e vandali sia di giorno che di notte.
 Ieri siamo passati a raccogliere firme solo in parte di Via Cilea e di Via Maiano  e la prossima settimana riusciremo a coinvolgere nella petizione tutto il popoloso rione teatino che è sempre stato un' "isola felice".

Ma, pare che i furti e gli atti vandalici non si limitino solo al "Levante", ma a scaglioni sono colpite le aree periferiche della città più densamente popolate, in particolar modo le zone PEEP e le aree con villette singole.

Questa volta è il caso del Tricalle, dove anche qui nell'ultimo mese sono stati compiuti diversi furti e atti vandalici. In particolare, la signora Marianna Baronetti, gestrice del chioschetto davanti la Chiesa di S.Francesco, residente in Via Publio Ovidio Nasone, dove ci sono diversi stabili Ater alcuni di proprietà, altri di affittuari, ci ha segnalato come portavoce dei residenti furti nelle ultime settimane ai numeri civici 14 e 25. Quando i balordi non hanno potuto fare bottino, ci ha detto Marianna, si sono scatenati in una serie di atti vandalici, danneggiando le automobili parcheggiate sotto i palazzi.

La signora Marianna Baronetti è  tra l'altro anche la moglie del titolare del negozio di moto "Talucci" sito al Centro Commerciale "Levante" nell'omonimo quartiere, uno dei firmatari della petizione perché preoccupato per la sicurezza del suo negozio di motocicli.

Pertanto, chiediamo a questo punto che il Prefetto, il Questore e il Sindaco di Chieti convochino un tavolo per discutere sull' incremento della sicurezza in tutta la città, non solo per il "Levante" ma anche per il "Tricalle" e per altri quartieri periferici che ultimamente sono sotto l'attacco da parte di "bande" criminali che presumibilmente hanno basisti locali, ma vengono da fuori per delinquere in zona.






IL "CENSORINO" SEGNALA, IL COMUNE INTERVIENE IN VIA AVENTINO

Avevamo chiesto il 16 febbraio 2014 su segnalazione dei residenti di riposizionare il segnale di divieto di transito per i veicoli superiori di altezza a 1,80 mt in un sottopasso di Via Aventino in località Brecciarola di Chieti. La segnalazione, tra l'altro, è stata pubblicata in Cronaca di Chieti anche da diverse testate giornalistiche tra cui il quotidiano "Il Centro".
A seguito della nostra segnalazione, l'amministrazione comunale e in particolare l'ufficio Traffico e Viabilità del Comune di Chieti ha prontamente provveduto a rimettere il segnale di divieto di transito per i veicoli superiori a 1,80 mt. 
Dunque, ancora una volta il "Censorino" segnala, e il Comune interviene a risolvere i problemi della cittadinanza.


IL "CENSORINO TEATINO" CON "LA VOCE DEI MARRUCINI"

Il "Barone" Mario D'Alessandro, Ugo Iezzi e Cristiano Vignali alla presentazione del giornale "La Voce dei Marrucini"al Gran Caffé Vittoria di Chieti


Il "Censorino Teatino" in appoggio de "La Voce dei Marrucini", il nuovo giornale mensile teatino "rinato" per dare voce ai quartieri della città di Chieti. A tal proposito, proprio ieri mattina alle ore 10.00 c'è stata la presentazione presso il Gran Caffé "Vittoria".
 Il quotidiano riparte con nuovo entusiasmo e con "Renato nel cuore" dopo l'improvvisa scomparsa del Direttore Editoriale Renato Di Matteo, col Direttore Responsabile Ugo Iezzi, il Vice Direttore Armando Cesarini, la Direttrice Artistica Elda Di Matteo e il Capo Redattore, il "Barone" Mario D'Alessandro e tanti altri collaboratori, tra cui Cristiano Vignali.
  Riparte sopratutto per non disperdere al vento l'impegno redazionale di Renato Di Matteo che ambiva a dare più voce al quartiere del Tricalle e più in generale a tutta la gente dei quartieri di Chieti. Come ha detto alla stampa il Direttore Responsabile Ugo Iezzi, "La Voce" riparte con una nuova veste e un nuovo nome da "del Tricalle" a "dei Marrucini" per espandersi non solo a tutta la città di Chieti ma a tutta l'area Marrucina dalla Majella alla costa teatina; riparte anche "per non dimenticare sopratutto che la nostra città ha diversi problemi economici, sociali ed in primis identitari" , dunque "guai a quella comunità che decide di stare alla finestra, di rinunciare a combattere una battaglia di civiltà in difesa anche dell'economia e di lasciare ai signori della politica carta bianca per la gestione del bene comune", ha tenuto a precisare il Direttore Ugo Iezzi.
Pertanto, massimo appoggio da parte del "Censorino Teatino" a questa iniziativa tesa, come ha detto anche Cristiano Vignali durante la conferenza stampa di presentazione, a ricreare una opinione pubblica veramente cittadina che per un certo periodo era andata scemando e Chieti, l'antica e nobile città del "Pelide" Achille, saliva alle cronache solo per brutte notizie.
In virtù della nostra collaborazione, daremo appoggio a "La Voce dei Marrucini" sia nel reclutamento di fondi, sia nel fornire degli spunti per articoli tramite gli argomenti che tratteremo nel nostro blog.


giovedì 20 febbraio 2014

CONVEGNO SUL REDDITO DI CITTADINANZA PER L'ABRUZZO




Riceviamo, pubblichiamo e divulghiamo questo comunicato stampa della Onlus "Reddito di Cittadinanza Italiano" a firma del Presidente dell'Associazione Dott. Fabrizio Catullo "Sono lieto di invitarvi al PRIMO grande Convegno di presentazione del Reddito di Cittadinanza per l'Abruzzo: ora finalmente una realtà concreta e possibile! Gli studi che insieme ai miei colleghi economisti della Onlus “Reddito di Cittadinanza Italiano” abbiamo condotto nel corso degli ultimi anni sulla realizzazione di una misura di sostegno e rilancio dell'individuo all'interno della martoriata realtà sociale Italiana ed Abruzzese in particolare, hanno finalmente prodotto il loro risultato: è oggi possibile garantire a tutti i cittadini Abruzzesi che siano sotto la soglia di povertà un Reddito di Cittadinanza che consenta loro di sostenersi e formarsi per ottenere un rapido inserimento o re-inserimento nel mondo produttivo e del lavoro. Tutto questo lo si otterrà con l'uso di risorse finanziarie che si libereranno nel bilancio regionale, con un uso innovativo dei fondi Europei e con una forma monetaria complementare da Noi appositamente studiata per rendere finalmente Euro-indipendenti e libere le politiche economiche della Regione. E non basta: tutto questo sarà unito e supportato dal progetto per una partecipazione attiva di Democrazia Diretta della cittadinanza alle spese del proprio Comune di appartenenza ovvero il Bilancio Partecipato: i Cittadini partecipano direttamente alle decisioni di spesa del proprio Comune creando occupazione e utilità" Sabato 22 Febbraio h 17:00, Sala Figlia di Iorio, palazzo della Provincia di Pescara dr. Fabrizio Catullo Presidente "Reddito di Cittadinanza Italiano" Onlus FACEBOOK event: https://www.facebook.com/events/586043131489907/?ref_newsfeed_story_type=regular YOUTUBE video: https://www.youtube.com/watch?v=e-GwSpFvr5s

CHIEDO SCUSA PER IL DEFUNTO, MA LA VIABILITA' A SAN GIUSTINO E' VERAMENTE DISASTROSA

Ecco come appare Piazza San Giustino barbaramente invasa dalle macchine


Chiediamo scusa ufficialmente ai parenti del defunto e alla salma il cui funerale questa mattina si stava celebrando nella Cattedrale di San Giustino, ma la viabilità al Centro Storico di Chieti è veramente disastrosa, da uscirne pazzi.
Questa mattina Cristiano Vignali si trovava a passare con la sua Panda gialla in Piazza San Giustino in cerca di un parcheggio per poter andare in Comune all'ex Banca d'Italia dove voleva fare una intervista, ma l'ingorgo che si è formato fra Via Pollione e Piazza San Giustino era veramente memorabile e ci sono voluti decine di minuti per passare.
Così preso dalla frenesia e innervosito perché si stava facendo veramente tardi, il nostro reporter Vignali si è messo a suonare col clacson, inizialmente non rendendosi conto che si stava celebrando un funerale, pensando che come al solito c'era qualche automobilista "addormentato" o poco pratico che non riusciva a passare fra lo stretto groviglio delle ragnatele delle macchine posteggiate in Piazza San Giustino.
I parenti della vittima si sono giustamente risentiti, così Vignali è tornato in Piazza, dopo aver fatto l'intervista, per chiedere scusa, porte a uno dei parenti del defunto che ha incrociato. 
 Nel contempo il nostro reporter ha scattato alcune fotografie che documentano lo stato veramente critico della viabilità in Piazza San Giustino, la piazza più grande e importante della città, ridotta ad un parcheggio pubblico a pagamento, una cosa veramente obbrobriosa.
Ci sono a Chieti tanti parcheggi inutilizzati o sottoutilizzati come quello sotterraneo del Terminal o quello di Via Papa Giovanni che sono costati anche tanti soldi, eppure si continua barbaramente a violentare Piazza San Giustino, che oltre ad essere attualmente un cantiere a cielo aperto con i lavori sia a Palazzo D'Achille che a Palazzo di Giustizia, non viene assolutamente valorizzata né utilizzata a dovere,  ridotta ad area di parcheggio.
Il nostro reporter Cristiano Vignali, chiede ancora scusa ai parenti del defunto di cui si stavano celebrando i funerali in Cattedrale, ma circolare nel centro di Chieti è veramente un "terno al lotto": fra "caccia" al parcheggio, "fuga" dalle multe e caos generale, c'è veramente da uscirne pazzi.
Pertanto,si chiede al Sindaco di Chieti che venga trovata una soluzione al problema dei parcheggi in centro storico e venga rivalorizzata Piazza San Giustino, togliendo il parcheggio delle macchine, utilizzando a dovere i parcheggi sottoutilizzati come quello di Via Papa Giovanni o quello sotterraneo del Terminal, costruendo qualche altro parcheggio, magari in loco della vecchia biblioteca provinciale crollata da ricollocare in Centro in altro stabile pubblico dismesso, come ad esempio l'ex ospedale militare alla Villa dove potrebbe essere ricollocato in una sede più degna anche l'Archivio Storico Comunale.






mercoledì 19 febbraio 2014

"VIAGGIO PENITENTE": FILM REPORTAGE SULLA VITA DELLE CARCERI ITALIANE GIRATO NEL PENITENZIARIO "MADONNA DEL FREDDO" DI CHIETI


Recentemente con una autorizzazione speciale del Ministero di Grazie e Giustizia, siamo stati a fare con l'Agenzia Stampa Italia con la cui redazione collabora il nostro capo - reporter Cristiano Vignali, un film - reportage all'interno del Carcere di Madonna del Freddo di Chieti per mostrare all'opinione pubblica e ai comuni cittadini le condizioni di vita dei detenuti in Italia.
A tal fine è stata scelta proprio la Casa Circondariale di Madonna del Freddo a Chieti,  sopratutto per le sue modeste dimensioni che la rendono più a “misura d'uomo”, dunque più facilmente "studiabile".  Il penitenziario di Chieti è un istituto di tipo trattamentale, cioè in cui si può osservare e rieducare il detenuto prendendosi direttamente cura di ciascun individuo proprio per le ridotte dimensioni della struttura che permettono una osservazione più efficace e dettagliata di ognuno di loro. Una struttura che funziona pressoché bene proprio per essere a misura d'uomo e che pertanto presenta una collaborazione molto stretta fra le vari componenti del personale e ovviamente una conoscenza accurata di ciascun detenuto. Il carcere di Madonna del Freddo ha attualmente circa 120 detenuti, quasi tutti italiani, di origini napoletane, poiché gran parte degli esuberi di Poggioreale vengono spostati sull'Abruzzo. I detenuti che scontano la loro pena nel penitenziario teatino hanno pressoché tutti commesso reati comuni e non sono perciò appartenenti alla malavita organizzata. La struttura soffre di un leggero sovraffollamento, in ogni caso molto minore rispetto a quello di altre strutture, non avendo molti detenuti extracomunitari accusati del reato di clandestinità, sopratutto dopo l'ultimo decreto di svuotamento delle carceri che ha preferito favorire l'utilizzo della detenzione domiciliare speciale e dei regimi di semilibertà come l'affidamento ai servizi sociali rispetto alla detenzione carceraria. In passato si sono toccati anche picchi di 170 detenuti con una media di 140, cifre che ora fortunatamente sono solo un ricordo. A tal proposito, nel Carcere di Chieti tutti i detenuti che non hanno delle situazioni ostative possono accedere a regimi di semilibertà con lavori anche presso enti e strutture esterne. Questa è una struttura che funziona abbastanza bene, che presenta i problemi generali della maggior parte delle carceri italiane:  bagno e cucina nello stesso locale;  "cesso" alla turca con doccia o water non separato assolutamente o separato dagli sguardi e dalla vita degli altri da un muretto alto appena un metro. Comunque sia l'istituto penitenziario di Chieti  permette un trattamento più umano del detenuto che vive la sua detenzione in armonia e collaborazione con il personale della struttura.
Anche le condizioni igienico - sanitarie sono discrete rispetto ad altre strutture con medici che puntualmente controllano lo stato di salute dei detenuti. I casi di violenza sono ridotti per l'assenza di spazi come le docce comuni. Di certo, non è un grande hotel, ma pur sempre un carcere e nelle stanze il cucinino è nello stesso spazio in cui c'è il lavabo e la doccia col piatto che funge anche da bagno turco dove si fanno i bisogni. E' sicuramente migliore rispetto ad altri istituti penitenziari anche abruzzesi perché ha la doccia nella stanza di detenzione e non le docce comuni e questo riduce di molto la possibilità di stupri e violenze mentre ci si lava insieme.
Infatti, come ci hanno detto diversi detenuti intervistati, la casa circondariale teatina, funziona sicuramente meglio di altre strutture perché ci si conosce più o meno tutti. Segnale indicativo del buon lavoro del personale e dell'umanità della struttura teatina è che ci sono stati casi di detenuti che dopo aver commesso dei reati, raggiunti in latitanza da condanne da scontare in carcere, si sono andati a consegnare proprio al Carcere di Chieti. 
L'unico vero neo è il sovraffollamento per cui l'Italia con la sentenza "Torregiani" è stata condannata. Per ovviare a questo problema sono state aperte le camere di detenzione durante la giornata dalla mattina alle 18.00, permettendo ai detenuti di potersi muovere liberamente nei corridoi e nelle sale dove si svolgono le attività. Ciascun detenuto nel carcere di Chieti svolge almeno due, tre attività trattamentali durante la settimana. Questo ha ridotto di gran lunga il numero delle ore in cui c'è il sovraffollamento che in pratica persiste soltanto la notte con problemi sopratutto nel periodo estivo in cui fa più caldo.  
Ma, non è tutto oro ciò che luccica. Esiste comunque una discrepanza fra il giudizio che danno del penitenziario i detenuti di sesso maschile da quello che dello stesso danno le detenute donne.
Infatti, se la situazione è di gran lunga positiva per gli uomini, resta  più critica per la sezione femminile dove lo spazio nel corridoio non è molto ampio e questo annulla gran parte del beneficio che si ottiene con le celle aperte durante la giornata. Inoltre, le attività da svolgere per le detenute sono ridotte rispetto a quelle per gli uomini. Questo, sopratutto perché il carcere di Chieti è una struttura penitenziaria prettamente maschile. 
A tal proposito, pubblichiamo due stralci delle interviste fatte ai detenuti, la prima in una stanza di detenzione maschile, la seconda in una stanza di detenzione femminile proprio per far vedere la differenza di giudizio fra gli uomini e le donne a riguardo di una struttura che secondo la maggioranza resta comunque un "isola felice" rispetto ad altri penitenziari come ci hanno detto nel film anche dei detenuti provenienti da altre realtà. 
PER AVERE UNA COPIA DEL FILM - REPORTAGE INTEGRALE "VIAGGIO PENITENTE" POTETE RIVOLGERVI AL NOSTRO REPORTER CRISTIANO VIGNALI AL NUM. DI TEL 388 89 31 953 OPPURE INVIANDO UNA EMAIL A cristianovignali@hotmail.it


"VIAGGIO PENITENTE": LA VITA DEI DETENUTI NEL CARCERE DI CHIETI

"VIAGGIO PENITENTE": LA VITA DELLE DETENUTE NEL CARCERE DI CHIETI



martedì 18 febbraio 2014

PETIZIONE: MAGGIORE SICUREZZA E PROTEZIONE NEL QUARTIERE "LEVANTE" DI CHIETI



Il Centro Residenziale "Levante", uno dei quartieri che si sono sviluppati a Chieti negli anni '80 con i grandi espropri di terreni agricoli che ci sono stati in quegli anni per permettere lo sviluppo urbano della città fuori dal Centro Storico cittadino, ha negli ultimi mesi subito una miriade di furti a tutte le ore del giorno e della notte.
Sicuramente la posizione del quartiere, facilmente raggiungibile dalle grandi vie di comunicazione e scarsamente controllato dalle forze di polizia e dai vigili urbani, ha favorito i malintenzionati che vengono in zona con la cattiva intenzione di rubare, perciò i cittadini del popoloso rione cittadino di Chieti chiedono ora a gran voce maggiore sicurezza e protezione da parte delle autorità. 
Prova dell'esasperazione degli abitanti del "Levante" che si sentono abbandonati dalle istituzioni sono le decine e decine di commenti nei gruppi cittadini sul social network Facebook sui furti e sui saccheggi che in questi ultimi tempi sono avvenuti in zona, pare, secondo quanto riferito da alcuni iscritti su Facebook, causati dai raid di una banda di rumeni già nota alle forze dell'ordine.
A tal proposito, il nostro blog aveva già in passato fatto diversi servizi sul problema e aveva lanciato l' idea di una petizione indirizzata al Prefetto, al Questore, al Sindaco e al Comando dei Vigili Urbani di Chieti, di cui pubblichiamo una "bozza", avente come oggetto: " Richiesta di maggiori controlli nel Centro Residenziale Levante e/o istituzione del Poliziotto di quartiere, e/o di una "casa" comunale. Idea di istituzione di un servizio di vigilanza nel quartiere a cura dei residenti volontari o in alternativa di una agenzia di vigilanza".
La petizione sarà spiegata, integrata  e presentata ai residenti dal nostro capo reporter Cristiano Vignali che passerà con alcune ragazze sue collaboratrici a far sottoscrivere in settimana la petizione ai cittadini del quartiere, suonando al citofono palazzo per palazzo e al campanello casa per casa. Successivamente, la petizione una volta migliorata, integrata e sottoscritta, speriamo con la collaborazione di tutta la brava gente onesta che vive nel quartiere,  verrà presentata alle autorità in indirizzo.
Il nostro blog, a tal proposito, sta anche promuovendo tramite sempre Cristiano Vignali ed altri volenterosi del "Levante", l'organizzazione di una ronda di vigilanza per la sicurezza a cura dei residenti del quartiere oppure di una agenzia privata di sicurezza.

Qui di seguito pubblichiamo una bozza della petizione sulla sicurezza nel quartiere "Levante" da far firmare fra i  residenti che verrà presentata alle autorità in indirizzo e dovrà essere integrata dalle idee dei cittadini in materia prima di essere consegnata.








L'Area abbandonata dove la ditta edile del costruttore Mario Mammarella, poi fallita, doveva costruire la "casa" comunale, sede del luogo dove alcuni residenti vogliono costruire invece la nuova Chiesa.