martedì 25 agosto 2020

SOS presunto amianto abbandonato sotto la ringhiera del belvedere in Via Silvino Olivieri

 La vegetazione sotto la ringhiera del belvedere fra Via Silvino Olivieri, Largo Cavallerizza e Via Asinio Herio, è sempre stata un ricettacolo di rifiuti che, quando viene effettuato lo sfalcio  torna visibile e deve essere rimosso.

A tal proposito, il "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino" ha ricevuto la segnalazione della presenza, un po' prima dell'intersezione fra Via Silvino Olivieri e Via Nicolodi, sulla destra provenendo dalla rotatoria di Largo Santa Maria, fra la vegetazione appena sotto la ringhiera che delimita il marciapiede del belvedere che conduce verso il terminal degli autobus urbani di Largo Cavallerizza (poco sotto il parcheggio dietro il Tribunale di Chieti per intenderci meglio), di lastre di scarto edile, probabilmente di amianto (almeno dall'aspetto visivo in base al sopralluogo fatto).

Una presenza di materiale nocivo, che se fosse confermato anche dai controlli di rito effettuati dagli esperti, porrebbe il problema di amianto libero vicino il centro cittadino del capoluogo teatino che potenzialmente potrebbe rilasciare polveri cancerogene se si respirano ogni qualvolta tira un po' di vento. 

Pertanto, inoltriamo segnalazione per competenza e o conoscenza all' "Ufficio Verde Pubblico" del Comune di Chieti, all'Ufficio "Ecologia, Ambiente ed Energia" sempre del Comune di Chieti e al Consorzio Formula Ambiente, affinché sollecitino l'intervento o facciano gli interventi necessari per la rimozione e o la messa in sicurezza del rifiuto. 





lunedì 24 agosto 2020

Il grido di aiuto di un diversamente abile teatino

 

Chieti - I diritti dei cittadini, soprattutto delle categorie più deboli, negli ultimi anni stanno diventando sempre più teorici e sempre meno reali.


 A tal proposito, oggi il "Censorino Teatino al servizio del Cittadino" ha raccolto l'appello di aiuto di Massimiliano Della Torre, residente in Via per San Giovanni Teatino, ragazzo diversamente abile che vive in carrozzella e che può svolgere le funzioni vitali solo attaccato a un respiratorie e la vita quotidiana solo con l'ausilio di un busto.

Da dopo la fine del lockdown Covid19, Massimiliano ha ripreso le terapie riabilitative domiciliari da maggio 2020 che gli offre il Centro S.Agostino della Fondazione Paolo VI (convenzionato SSN),  sito a Chieti nello storico rione di Santa Maria, ma ha dovuto interromperle e attualmente si trova in difficoltà, poiché ha estremo bisogno di personale professionale qualificato che venga la mattina a fare la riabilitazione quando c'è anche  l'assistente di Chieti Solidale che sa come montare il busto che Massimiliano indossa sul suo delicato apparato muscolo - scheletrico, poiché fino ad oggi, secondo quanto raccontatoci dal ragazzo e dalla sua famiglia, i fisioterapisti del Centro S.Agostino non hanno mai montato il busto, probabilmente per timore di fargli del male; ma,attualmente, Il centro riabilitativo, secondo quanto ci ha raccontato Massimiliano coadiuvato dagli anziani genitori, non ha personale disponibile negli orari mattinieri da lui richiesti e, pertanto, ha contattato il "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino" per lanciare un grido d'aiuto e chiedere al Presidente e al Direttore della Fondazione Paolo VI, anche magari tramite la vicina sede pescarese, di sopperire al suo problema. Altrimenti, Massimiliano sarà costretto a rivolgersi ad altra struttura, convenzionata col sistema sanitario nazionale, che possa aiutarlo.

venerdì 21 agosto 2020

Chieti, chiarimenti dell'Inps sui ritardi nella riconferma della pensione di invalidità ad un Teatino

 
Martedì 18 agosto 2020, il "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino" ha segnalato il ritardo della riconferma di un assegno ordinario di invalidità, categoria IOART n. 34022344, intestato a un cittadino di Chieti di 59 anni, marito e padre di tre figli, nonostante la domanda sia stata presentata e pervenuta il 2 luglio per via telematica tramite patronato, nei termini previsti dall'Inps del 31 luglio 2020, data di scadenza dell'assegno triennale di invalidità, come indicato nella nota Inps n. 2300.01/01/2020.0000045 del 1 gennaio 2020.

Come si evince dalla suddetta nota  dell'Inps, la domanda di rinnovo se viene presentata entro la scadenza dell'assegno non dovrebbe comportare alcun ritardo nel pagamento della pensione.

Pertanto, abbiamo chiesto all'Inps i motivi dei ritardi nel rinnovo dell'assegno di invalidità.

A tal proposito, ci è arrivato un chiarimento dal Dott.Angelo Mucci, Dirigente Medico I livello Inps di Chieti che ha spiegato: 

"A proposito della segnalazione circa i ritardi della definizione della pratica di pensione Inps in oggetto, vi comunico che effettivamente il signore ha mandato la richiesta di revisione il 2 luglio 2020, tuttavia la pratica dall'Ufficio Amministrativo è stata trasmessa all'Ufficio Sanitario per essere lavorata solo il giorno 7 agosto, la medesima poi è stata inoltrata per essere lavorata il giorno 13 agosto con richiesta di documentazione che è stata allegata il 14 agosto e il giorno 19 agosto è stata definita, ritengo in tempi più che ragionevoli (da parte dell'Ufficio Sanitario dell'Inps di Chieti), considerando anche il periodo feriale e le difficoltà derivanti dallo Smart Working".

martedì 18 agosto 2020

Chieti, ritardi dell'Inps nel rinnovo della pensione di un cittadino diversamente abile

 Si parla sempre di burocrazia e di lentezza amministrativa degli enti in Italia nel risolvere i problemi e nell'intervenire, fatto che crea sovente disservizi ai cittadini.

Questa volta, il "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino", segnala il caso del ritardo della riconferma di un assegno ordinario di invalidità, categoria IOART  n.34022344, intestato a un cittadino di Chieti di 59 anni, marito e padre di tre figli, nonostante la domanda sia stata presentata e pervenuta il 2 luglio  per via telematica tramite patronato, nei termini previsti dall'Inps del 31 luglio 2020, data di scadenza dell'assegno triennale di invalidità, come indicato nella nota Inps n.2300.01/01/2020.0000045 del 1 gennaio 2020.
Attualmente, la domanda, protocollata dall'Inps con n. 2003.02/07/2020.0246671, risulta ancora giacente, e il cittadino di 59 anni, non ha ricevuto più i soldi della pensione dopo la scadenza dell'assegno e ha problemi a mettere il cibo sulla tavola e a pagare affitto e bollette, nonostante, come si evince nella suddetta nota indicata  dall'Inps, la domanda di rinnovo se viene presentata entro la scadenza dell'assegno non dovrebbe comportare alcun ritardo nel pagamento della pensione, fatto che sta avvenendo  a causa dei tempi lunghi dell'ente che non si capisce ancora per quale ragione tergiversa ancora nel fissare la visita medica per il rinnovo dell'assegno, nonostante l'invio della documentazione tramite patronato nei termini stabiliti.

Il "Censorino Teatino" e la famiglia di Chieti vittima di questo disservizio sono pronti ad andare a fondo a questa vicenda se ci saranno ulteriori ritardi, sottoponendo il caso se sarà necessario non solo alla Direzione Regionale e a quella Nazionale dell'Inps, ma finanche agli organi supremi di controllo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dell'Economia e della Finanza se sarà necessario.


martedì 11 agosto 2020

SOS COPIOSA PERDITA D'ACQUA AL TERMINAL BUS DI CHIETI

 Si parla sempre più di razionalizzare le risorse idriche in periodi di penuria di acqua ma, spesso, si predica bene e si razzola male, come dimostrato  dalla problematica che il "Censorino Teatino al Servizio del Cittadino" segnala oggi, sicuramente in controtendenza con la politica di preservazione del vitale liquido. 

Al terminal bus di Chieti, in Piazza G. Falcone e Borsellino, oltre all'annoso problema da risolvere nel più breve tempo possibile della scala mobile che non sembra mai trovare una soluzione definitiva e che crea gravi disagi agli utenti, c'è una copiosa perdita d'acqua che, in base al sopralluogo effettuato, fuoriesce  da un "buco" provocato dallo sradicamento di un attacco per le motopompe dei Vigili del Fuoco che oltre a rappresentare uno spreco idrico, poiché la perdita è diventata  così abbondante  che anche i piccioni scendono dal cielo per abbeverarsi, potrebbe potenzialmente creare dei disagi (anche se,ad onor del vero, altri attacchi per le motopompe nell'area ci sono) in caso di spegnimento di un eventuale incendio sviluppatosi nell'area parcheggio del terminal. 

Pertanto, trasmetteremo la seguente segnalazione sia per competenza sia per conoscenza all'Ufficio Acquedotto del Comune di Chieti, all'Azienda Comprensorile Acquedottistica, e ai Vigili del Fuoco di Chieti, affinché il problema non resti nell'indifferenza generalizzata e la  perdita d'acqua che si protrae da tempo venga urgentemente risolta e ripristinato il prima possibile l'attacco per la motopompa per domare gli incendi.