sabato 30 marzo 2013

IL VENERDì SANTO A CHIETI

Il più antico rito in Italia della processione del Venerdì Santo è quella  di Chieti, che ha mantenuto nel tempo, sin dalle sue antichissime origini ( secondo alcuni risalenti addirittura all'842 d.c.), grande solennità rituale ed intenso fervore spirituale, divenendo nel corso dei secoli una delle più significative espressioni religiose della Pasqua italiana. Da alcune fonti certe, la nascita della processione  viene fatta risalire contestualmente alla fondazione dell'Arciconfraternità del Sacro Monte dei Morti nel 1603, sul modello "dell'Orazione e Morte di Roma", alla quale il sodalizio teatino era aggregato. Comunque, la processione del Venerdì Santo di Chieti, nella sua forma più semplice, risale ai primi decenni del secolo XVII, incentrata su tre elementi simbolici dominanti: una morte lignea a grandezza naturale, uno stendardo in damasco nero e un catafalco su cui è posto il Cristo morto. Accompagnano questi tre simboli gli iscritti al "Monte dei Morti" con i rituali cappucci ed i vestiti di sacco. Nei primi decenni del Settecento cominciava a prendere parte alla processione anche il coro dei musicisti. La processione fino al XIX secolo si svolgeva la mattina del Venerdì Santo, solo nell'Ottocento venne spostata a sera, assumendo quell'aspetto così suggestivo e pittoresco che ha tutt'oggi. Non essendoci ancora la luce elettrica, fu in quel periodo che vennero adottati, e rimasti in uso fino ai giorni nostri, i lampioni o "fanali" posti alla sommità di lunghe aste di legno portati dai fratelli delle congreghe, di  foggia diversa per ciascuna confraternita. Dopo la  metà dell'Ottocento vennero collocati lungo le strade del percorso della processione i tripodi fissi in ferro battuto, rimasti in uso ancora oggi, su cui ardono i bracieri per illuminare il cammino dalle tenebre. Nel 1855 vennero introdotti nella Processione i "Trofei della Passione": oltre al "Cristo Morto" adagiato sul Catafalco e la statua dell' "Addolorata"; l' "Angelo alato"; le "Lance dei soldati romani"; la "Colonna" alla quale fu legato Gesù sormontata da un gallo che ricorda il tradimento di Pietro; il "Volto Santo" inghirlandato (identico all'effige del santuario di Manoppello); il "Sasso" sul quale sono collocati i dadi, la tunica, lo "scettro", la corona di spine con a fianco un catino e una brocca in memoria del gesto simbolico del lavaggio  delle mani di Pilato; la Scala con le tenaglie,i chiodi e la canna con una spugna imbevuta d'aceto; la Croce ai cui piedi è posto un teschio e un serpente. Questi "trofei" precedono le sacre immagini del Cristo e dell'Addolorata, realizzati dallo scultore teatino Raffaele del Ponte, allievo del grande maestro napoletano Antonio Nicolini. scenografo del teatro S.Carlo. La processione, secondo tradizione, deve uscire ogni anno anche se con un breve tragitto, altrimenti si prevedono gravi sciagure per la città. Non a caso le sue origini si fanno risalire alla prima metà del IX secolo negli anni successivi all'ultimo rovinoso saccheggio di Chieti ad opera dei Franchi di Pipino, figlio dell'Imperatore sacro-romano imperiale Carlo Magno. Dall'epoca la città è sempre miracolosamente scampata ad ogni saccheggio o distruzione dovuta a guerre o a calamità naturali. Infatti, la processione si è sempre svolta, sia pure in forma ridotta. In caso di maltempo o nevicata il rito, sia pure con un percorso brevissimo, ha sempre avuto il suo regolare svolgimento.  A tal proposito ecco cosa dice della processione del "Cristo morto" di Chieti l'Arcivescovo Bruno Forte: " la processione, che da secoli si svolge a Chieti il Venerdì Santo, accompagnata dallo struggente canto del Miserere di Saverio Selecchy, non è solo un singolare evento di pietà popolare, ma testimonia un contenuto teologico di grande profondità, quello della sofferenza di Dio per amore degli uomini e il conseguente appello a far noi compagnia al dolore divino per la salvezza di tutti. Portati per le vie della città, i simboli della passione, e sopratutto l'effigie del Figlio abbandonato alla morte  e della Madre addolorata, dicono quanto ci sia vicino il nostro Dio,  non solo dall'alto della Sua onnipotenza celeste, ma anche nella condivisione della nostra finitudine e perfino della nostra morte. Ed è qui che il canto di Selecchy invita a un ulteriore passo: fare noi compagnia al dolore divino facendoci carico col Figlio del peccato del mondo e invocando pietà per tutti". Pertanto, gustiamoci il video girato venerdì 29 marzo 2013 alle 19.30 con il coro e gli orchestrali che intonano le note del Miserere di Selecchy all'uscita in processione dalla cattedrale di San Giustino.
IL CANTO DEL MISERERE DI SELECCHY                               LA PARTENZA DELLA PROCESSIONE

ALTRE IMMAGINI DELLA PROCESSIONE ALLA PARTENZA DALLA CATTEDRALE DI SAN GIUSTINO








LA CROCE IN LEGNO PESANTE E RUDE PORTATA A SPALLE DALLA CONFRATERNITA DEL SACRO MONTE DEI MORTI

IL CRISTO MORTO SUL CATAFALCO
LA MADONNA ADDOLORATA CHE SCENDE LE SCALE DI SAN GIUSTINO
MONS. BRUNO FORTE IN PROCESSIONE CHE BENEDICE LA FOLLA
IL SIMBOLO DELLA CONFRATERNITA' DEL SACRO MONTE DEI MORTI
 IL SACRO MONTE SCORTA L'ADDOLORATA


CANTORI DEL MISERERE DI SELECCHY 
 CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO
CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO 
 
MEMBRI SACRO MONTE DEI MORTI INCAPPUCCIATI 

venerdì 29 marzo 2013

Richiesta riparazione buca tra Via Olivieri e Via Arniense dietro il Tribunale di Chieti

AL SINDACO DI CHIETI
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI

Oggetto: Richiesta di riparazione buca sul manto stradale all'incrocio tra Via Silvino Olivieri e Via Arniense nei pressi del parcheggio dietro il Palazzo di Giustizia di Chieti.

Dopo l'effettuazione da parte dell'ufficio tecnico del Comune di Chieti della riparazione della buca sul manto stradale tra il Palazzo di Giustizia e lo stallo del Bus n.7 in Largo Cavallerizza, il blog "Censorino Teatino" a cura del Circolo Culturale "Marco Porcio Catone il Censore" chiede alle autorità comunali competenti in indirizzo di riparare urgentemente la profonda e pericolosa buca sul manto stradale all'incrocio tra Via Silvino Olivieri e Via Arniense nei pressi del parcheggio dietro il Palazzo di Giustizia di Chieti ( vedesi foto allegata).
 
 
 
 

giovedì 28 marzo 2013

RIPARATA LA BUCA IN LARGO CAVALLERIZZA

AGLI ORGANI D'INFORMAZIONE
e per conoscenza e competenza,
AL SINDACO DI CHIETI,
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI

Nei giorni scorsi, Mario Colantonio, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, a seguito dell'istanza che abbiamo presentato per segnalare una grande buca in "Largo Cavallerizza" (nell'area fra lo stallo dell'autobus n.7 e il Palazzo di Giustizia), profonda come una "voragine", che quando piove si riempie di acqua diventando una pozzanghera, pericolosa sia per l'incolumità delle persone che per gli ammortizzatori dei veicoli, di cui abbiamo richiesto l'urgente chiusura, è venuto incontro alla nostra richiesta, facendo riparare immediatamente con una "pezza" il manto stradale, coprendo la buca che attualmente  non c'è più, come si evince dalla documentazione fotografica "prima" e "dopo" l'intervento dell'ufficio tecnico comunale.
Ringraziamo pertanto l'assessore Colantonio e tutta l'amministrazione comunale per il pronto intervento: IL "CENSORINO TEATINO" FUNZIONA E VIENE ASCOLTATO ! ! ! 

P.S.: Ora si chiede alle autorità comunali competenti in indirizzo di fare, appena possibile, nell'ambito della riqualificazione di Piazza San Giustino e di Largo Cavallerizza, la manutenzione di tutto il manto stradale, affinché sia più sicuro, funzionale e decoroso per un capolinea degli autobus sito in un centro storico di un capoluogo di provincia che purtroppo ha un terreno franoso e sottoposto a continue infiltrazioni di acqua con relative crepe e smottamenti, che necessita pertanto di costanti interventi.
PRIMA
ORA

lunedì 25 marzo 2013

"Le Quattordici Stazioni della Via Crucis" del Maestro Mario Buongrazio nell'androne della Provincia di Chieti


MOSTRA DI PITTURA NELL'ANDRONE DEL PALAZZO DELLA PROVINCIA DI CHIETI
"Le Quattordici Stazioni della Via Crucis"
 del
Maestro Mario Buongrazio
a cura dell'associazione
"THEATE ANTICA"



L'Associazione degli artisti "Theate Antica" di Giuseppe Di Cosmo, che non perde mai l'occasione per organizzare eventi che rendono onore e danno lustro alla cultura e alla storia della città di Chieti, presenta in questa settimana santa pasquale, nell'androne del palazzo della Provincia di Chieti in Corso Marrucino, la mostra pittorica "Le Quattordici stazioni della Via Crucis" del Maestro teatino Mario Buongrazio,già vincitore di molti premi prestigiosi in campo pittorico sia regionali che nazionali. 
A tal proposito,sulla pittura dell'artista teatino, ecco cosa dice il critico d'arte Rolando D'Alonzo, che commenta ad una ad una le opere sacre del Buongrazio, come se percorresse una ideale Via Crucis:"l'originalità dell'opera di Mario Buongrazio risiede nella straordinaria dinamicità delle composizioni e nel concetto che la figura debba assecondare la temperatura del gesto, disponendosi così come lo slancio creativo la sente e non tanto come la ragione e lo studio possano pensarla, ciò fino alla nona stazione".  "Invece -continua il D'Alonzo- nella decima e nell'undicesima, il movimento gestuale viene rallentato dalla figura del Cristo, mentre nelle ultime tre l'insieme predispone l'osservatore ad una più attenta pausa contemplativa. Si stabilisce così, nel corso dell'esposizione un ritmo quasi musicale, in re diciamo, che fa pensare a certi movimenti di Shemberg o Sostakovic".
Le opere rimarranno esposte nell'androne del palazzo della Provincia di Chieti in Corso Marrucino fino a Venerdì Santo. Sicuramente una mostra che vale la pena andare a vedere per gli amanti dell'arte sacra e della pittura in genere, ma anche per tutti coloro che durante la settimana santa desiderano immedesimarsi nel clima pasquale di meditazione e di preghiera. 

DALLA I ALLA IX STAZIONE

DALLA IX ALLA XIV STAZIONE E SALUTO DEL MAESTRO MARIO BUONGRAZIO

martedì 19 marzo 2013

QUANDO RIAPRIRA' L A DELEGAZIONE COMUNALE DI CHIETI SCALO?


AL SINDACO DI CHIETI
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI,



Si parla di almeno quasi 500 mila euro dei contribuenti spesi per la sede scalina del Comune di Chieti in Piazza "Carafa" con un restauro che dura quasi un decennio; due amministrazioni comunali, una di sinistra e una di destra, si sono succedute, ma "cambiando gli ordini degli addendi il risultato non cambia": la palazzina comunale sita in quell'area che viene comunemente detta "Il Quadrato", resta una eterna incompiuta teatina.

L'attuale amministrazione aveva promesso che il restauro sarebbe stato ultimato entro dicembre 2012, ma così non è stato e a tutt'oggi la palazzina della delegazione comunale non è ancora pronta, un vero e proprio cantiere a cielo aperto sito in un'area con un forte degrado generale con scritte ovunque sui muri e trascuro dell'arredo urbano. 

Attualmente, la distaccata comunale scalina è sita "provvisoriamente" con l'ufficio anagrafe nello stabile del mercato coperto di Via Ortona, "dove non fa bella mostra di sé", poiché  si trova sicuramente in una sede non idonea per ospitare gli uffici comunali e una biblioteca.

Ma ora basta!!! I teatini dello Scalo di cui ci siamo fatti portavoce chiedono che la palazzina comunale di Piazza "Carafa" venga finalmente riaperta e nel più breve tempo possibile in modo tale da dare all'anagrafe e alla biblioteca comunale una sede più degna e consona.

Nella nuova sede si potrebbe mettere anche una distaccata dei vigili urbani dato che allo Scalo manca. 

A tal proposito una proposta: la biblioteca comunale potrebbe essere trasferita nel vecchio ufficio postale sempre in Piazza "Carafa", attualmente chiuso ed in disuso, che in questo modo verrebbe riutilizzato e riqualificato.

  A queste e ad altre domande dovrà rispondere l'amministrazione comunale

VIDEO SEGNALAZIONE SUI RITARDI DELL'APERTURA DELLA SEDE COMUNALE SCALINA

lunedì 18 marzo 2013

Bonifica e riqualificazione aree abbandonate in Via Amiterno in località Santa Filomena di Chieti.

AL SINDACO DI CHIETI,
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI,
ALL'ASSESSORE AL VERDE PUBBLICO DEL COMUNE DI CHIETI,

Oggetto: Bonifica e riqualificazione aree abbandonate in Via Amiterno in località Santa Filomena di Chieti.
Via Amiterno, in località Santa Filomena,zona Stadio "Angelini", di fronte le "Cinque Palazzine" per intenderci, è stata da sempre oggetto di mille polemiche per la sua organizzazione urbana e per il traffico e nonostante notevoli interventi presenta attualmente ancora alcune criticità da risolvere. La strada sita in pieno centro urbano, a causa della sua conformazione larga e rettilinea che invoglia a correre, è stata fino a poco tempo fa oggetto di gare e corse fra gli automobilisti più indisciplinati, e alcune volte ci è scappato anche il morto; poi hanno messo dei "dossi artificiali", dissuasori di velocità e la situazione è migliorata, ma non sono mancate le polemiche poiché i dossi troppo alti rovinavano le scocche delle automobili; così recentemente hanno realizzato una serie di rotatorie, di salvagenti e di cordoli per gestire al meglio il traffico. Negli anni passati non sono mancate le polemiche anche per la pista ciclabile realizzata dall'amministrazione "Cucullo" che per molti era considerata inutile, anche perché toglieva parcheggi alle autovetture. Ora con gli ultimi lavori realizzati la situazione sembrerebbe migliorata, ma ci sono ancora alcune "note dolenti". In particolare, la bonifica e la riqualificazione di due aree presumibilmente pubbliche abbandonate nei pressi della scuola media " V. Antonelli", che sembrano direttamente prese e trasferite a Chieti dalle periferie più degradate delle megalopoli del "Quarto Mondo":

La prima è sita di fronte la scuola ( vedi foto numero 1-2) ed è piena di rifiuti e di resti di una struttura simile ad un prefabricato bruciato ed abbandonato, adornata da lussureggianti erbacce. Nel 2006, l'area pubblica era la sede di una specie di circolo ricreativo che ha aperto e chiuso in poco tempo.
La seconda è sita a lato della scuola ( vedi foto numero 3-4) ed è un area desolata piena di rifiuti e detriti, trasformata in un campo da calcio di fortuna, spesso occupata anche da roulotte di nomadi e sembra una di quelle aree ricreative dei bambini di Dakar o di Benin City nell'Africa Subsahariana.

Pertanto, si chiede alle autorità comunali competenti di intervenire e di bonificare e riqualificare le suddette aree, affinché siano degne della città di Chieti e dell'area di Santa Filomena che si sta trasformando negli ultimi anni sempre più in un centro residenziale.



FOTO1
FOTO 2 
 FOTO 3
 FOTO 4

sabato 16 marzo 2013

LARGO CAVALLERIZZA: BUCA PROFONDA NELL'AREA DI STALLO DEI BUS FRA IL PALAZZO DI GIUSTIZIA E LO STALLO DEL BUS N.7


PUBBLICHIAMO LA RICHIESTA FATTA DA CRISTIANO VIGNALI DEL NOSTRO CIRCOLO "MARCO PORCIO CATONE IL CENSORE" ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI, MARIO COLANTONIO:

AL SINDACO DEL COMUNE DI CHIETI
ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI

Oggetto: Richiesta riparazione buca profonda nel manto stradale presso area riservata allo stallo degli autobus in Largo Cavallerizza


Vorrei segnalare a Mario Colantonio, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, la presenza di una grossa buca profonda nel manto stradale dell'area riservata allo stallo degli autobus in Largo Cavallerizza e precisamente fra la fermata del bus numero 7 e il Palazzo di Giustizia.

Come si può notare dalla allegata foto, scattata dopo che aveva piovuto, la buca è molto profonda a tal punto che si riempie di acqua piovana ed è pericolosa sia per le sospensioni dei veicoli che per i passanti che attraversano la strada per andare a prendere l'autobus.

Anzi, appare assurdo, che proprio in questo periodo in cui si cerca di curare un po' di piu' la manutenzione del manto stradale in diverse zone della città, proprio in pieno centro storico (in un area riservata al transito e allo stallo dei mezzi pubblici, dove passano migliaia di persone ogni giorno per andare a prendere l'autobus uscendo dal lavoro o dalla scuola) una "voragine" del genere non sia  stata già notata  e riparata dagli uffici comunali competenti.

Pertanto, si chiede all'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti e agli uffici comunali competenti che la buca nell'asfalto di che trattasi venga prontamente riparata, magari se è possibile anche in orari notturni, considerando che l'area in questione è una zona riservata al transito dei mezzi di trasporto pubblici.

Dott. Cristiano Vignali


Buca profonda da riparare in Largo Cavallerizza fra la fermata del bus  n.7 e il Palazzo di Giustizia. Si nota l'acqua piovana che ha reso la grossa buca una pozzanghera.


venerdì 15 marzo 2013

PARCO FLUVIALE: IL SINDACO DI CHIETI A PROPOSITO DELL'ABBANDONO DELL'AREA

L inchiesta mediatica del "Censorino Teatino" con dossier - video sullo scempio del Parco "Fluviale" del Centro Commerciale Megalò di Chieti (l'opera di interesse pubblico legata all'apertura stessa dell'area commerciale nella vallata del Pescara), che non è mai stato aperto al pubblico e che attualmente è un'area inquinata, trasformata in  discarica abusiva a cielo aperto con rifiuti abbandonati di ogni genere e tipo, ha destato l'attenzione dell'opinione pubblica e lo sdegno della cittadinanza che ora chiede a gran voce delucidazione sull'attuale stato dei fatti alle istituzioni. Così, sull'onda del rumore mediatico provocata dalla nostra inchiesta, noi ragazzi del Circolo Culturale "Marco Porcio Catone il Censore" siamo andati ad intervistare grazie a Cristiano Vignali il Sindaco di Chieti, l'Avvocato Umberto Di Primio, per chiedergli spiegazioni sul perché l'area versa in quello stato di abbandono e sul perché non è stata ancora presa in gestione dal Comune di Chieti. Il Sindaco ci spiega che l'area è attualmente gestita da una società privata la "Sirecc Srl" che ne è responsabile della manutenzione  e della custodia. Pertanto,finché l'area non verrà bonificata e messa a norma  dalla suddetta società, il Comune non acquisirà l'area con le relative infrastrutture viarie del intero Prusst, oggetto dell'intervento, anche per evitare all'ente di sperperare denaro pubblico per delle opere che spettano a terzi. Fatto sta che il Parco è comunque un parco pubblico, che il Comune aveva firmato un  contratto per la destinazione dell'area e che sulla vicenda le promesse sono state sempre tantissime, ma purtroppo mai mantenute. La Sirecc Srl, già nell'ottobre del 2005 aveva presentato al Comune di Chieti "Denuncia di Inizio Attività" (DIA) per comunicare che avrebbe completato i lavori (già iniziati nel giugno 2005) relativi al Parco Fluviale, adeguando gli stessi alle richieste venute dal Genio Civile. Gennaio 2006 era la data prevista per la riconsegna dell'opera, che evidentemente non è stata rispettata

Pertanto, appare doveroso chiederci, passati ormai tanti anni dalla data in cui bisognava inaugurare l'opera: 

  • Non sarebbe forse il caso che le competenti autorità amministrative si muovessero per sollecitare l'adempimento della bonifica dell'area per renderla fruibile alla cittadinanza? 
  • A questo punto non sarebbe forse anche il caso che le competenti autorità giudiziarie si muovessero per accertare le responsabilità dei ritardi e dell'inquinamento dell'area? 

P.S.: Alla fine dell'intervista il Sindaco di Chieti, interrogato sull'argomento, chiarisce che per lui non esiste  alcuna rivalità campanilistica fra Chieti e i comuni limitrofi per la gestione dell'area del Megalò che cade in minima parte anche nel territorio comunale di Cepagatti.
IL SINDACO DI CHIETI AVV.UMBERTO DI PRIMIO AI NOSTRI MICROFONI

IL NOSTRO VIDEO - DOSSIER SULL'ATTUALE DEGRADO DEL PARCO FLUVIALE DEL MEGALO'

giovedì 14 marzo 2013

ILLUMINAZIONE IN VIA ORTONA A CHIETI SCALO


SPETT.LI ORGANI D'INFORMAZIONE

e per quanto di competenza,

AL SINDACO DI CHIETI
ALL'ASSESSORE DEI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI


Oggetto: Via Ortona - Nuovo impianto di pubblica illuminazione. 



Su segnalazione dei cittadini di Chieti Scalo, vorrei segnalare all'opinione pubblica e alle autorità comunali competenti il ritardo nell'ultimazione di lavori in alcune zone della parte bassa della città di Chieti, come ad esempio quelli riguardanti il nuovo impianto di illuminazione pubblica in via Ortona.

L'amministrazione comunale ha finanziato un intervento per istallare un nuovo impianto di pubblica illuminazione in Via Ortona (per intenderci la strada dove stanno le "3 palazzine", il mercato coperto e la sede provvisoria degli uffici comunali scalini) al fine di uniformare i lampioni con quelli già presenti in Via Caduti sul lavoro, Via Vasto e Via Bellini; ma a tutt'oggi, nonostante i soldi per le opere sono già stati stanziati, i lavori non sono ancora completati, come si evince anche dall'allegata documentazione fotografica.

Il ritardo, secondo le informazioni raccolte, dovrebbe essere dovuto ad un problema di carattere tecnico per sovrapposizione di pali sui due distinti lati dei marciapiedi. I nuovi pali della luce dovrebbero essere collocati sicuramente sul lato destro della strada ma si sta valutando se collocare un nuovo impianto anche sul lato sinistro (con spalle verso Via Bellini);comunque, secondo i programmi e le promesse dell'amministrazione comunale, il lato destro doveva avere già entro dicembre 2012 la nuova illuminazione, salvo slittamenti dei lavori dovuti al maltempo.

Però,questo inverno il meteo è stato clemente con Chieti ed in particolare con la parte bassa della città, dove non ci sono state copiose nevicate come negli inverni scorsi, perciò, a tutt'oggi, marzo 2013, i lavori dovevano già essere completati da qualche mese, ma questo non è ancora avvenuto, perciò si chiede alle autorità comunali competenti:

  •  Di informare la popolazione sui motivi che hanno portato questo disservizio;
  • Di porre in essere ogni atto teso a completare nel più breve tempo possibile i suddetti lavori di installazione di nuova illuminazione pubblica a Chieti Scalo in Via Ortona.

P.S.: nell'allegata documentazione fotografica ci sono le foto delle illuminazioni rispettivamente delle attigue: Via Ortona, Via Vasto, Via Bellini, Via Caduti sul Lavoro per far notare la differenza.

Via Ortona

Via Vasto
Via Bellini
Via Caduti sul Lavoro

mercoledì 13 marzo 2013

Piazzale "Marconi":ultimazione dei lavori di adeguamento per il trasporto pubblico locale e parcheggio interno al buio


Spett.li ORGANI D'INFORMAZIONE

e per quanto di competenza

AL SINDACO DI CHIETI

ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI CHIETI

Oggetto: Ultimazione dei lavori di adeguamento per il trasporto pubblico locale in Piazzale "Marconi" e parcheggio interno al buio.

Su segnalazione dei residenti di Chieti Scalo vorrei porre all'attenzione dell' opinione pubblica i ritardi per l'ultimazione dei lavori di adeguamento per il trasporto pubblico locale in Piazzale "Marconi" e l'assenza di illuminazione nel parcheggio interno alla stazione, affinché gli uffici comunali competenti intervengano per quanto di loro competenza.

A tal proposito, va detto che l'amministrazione Comunale di Chieti ha promesso l'ultimazione entro Dicembre 2012 di interventi in Piazzale "Marconi, antistante la stazione ferroviaria di Chieti, per facilitare la regolarizzazione e l'accessibilità alla stazione stessa dei mezzi di trasporto pubblico.

 I lavori con una spesa prevista che pare si aggiri intorno ai 23 mila euro dovrebbero:

  •  Porre in essere tutte le segnaletiche orizzontali e verticali al fine di creare una delimitazione per i soli Taxi.
  •  Creare un percorso di entrata ed in uscita per le vetture che fruiscono dell'area di parcheggio gratuita.
  •  Creare un percorso esclusivo in entrata ed in uscita con affiancamento dei mezzi nella parte centrale del piazzale riservato ai filobus, bus urbani ed autobus extraurbani.
  •  Creare un percorso perimetrale per pedoni.
  • Rendere il parcheggio nel lato del piazzale davanti il Bar Roma consentita a vetture autorizzate per disabili e carico e scarico merci.

Ma, a tutt'oggi, nonostante i progetti e le promesse i suddetti lavori non sono ancora stati ultimati. 

Inoltre, si segnala che da oltre un anno il piazzale del parcheggio interno alla stazione, come si evince dall'allegata foto, la sera è avvolto dalle tenebre, senza illuminazione pubblica. Solo l'insegna del retro di un hotel squarcia il buio della notte.

Pertanto, si chiede l'intervento degli uffici comunali competenti per quanto di loro competenza.


Veduta generale del Piazzale "Marconi" antistante la stazione ferroviaria di Chieti dove dovrebbero avvenire gli interventi

Il parcheggio interno alla stazione pressoché completamente al buio


domenica 10 marzo 2013

INTERVISTA A BIAGIO IZZO AL SUPERCINEMA DI CHIETI

La rassegna "Teatro Comico d'autore" si inaugura con un grande artista a Chieti: Biagio Izzo. L'attore napoletano, interprete di diversi film comici insieme a Massimo Boldi e Christian De Sica, si è esibito la sera di Sabato 9 marzo 2013 a Chieti presso il palcoscenico  del "Supercinema" nello spettacolo "Tutti con me" scritto dallo stesso attore partenopeo e da Bruno Tabacchini. La platea per l'occasione è tutta esaurita. Sentiamo perciò cosa dice ai nostri microfoni il simpaticissimo Biagio Izzo.

Simpatico siparietto di Biagio Izzo con Cristiano Vignali

martedì 5 marzo 2013

LETTERA AL SINDACO DI CHIETI, AL PREFETTO E ALL'ARCIVESCOVO SU ALCUNE SITUAZIONI DEL CENTRO RESIDENZIALE "LEVANTE"


AL PREFETTO DI CHIETI,
AL SINDACO DI CHIETI,
ALL' ARCIVESCOVO DI CHIETI - VASTO,

e per quanto di competenza,

AGLI ORGANI D'INFORMAZIONE


Oggetto: Situazioni da segnalare alle autorità competenti nel Centro Residenziale "Levante" di Chieti in località Madonna del Freddo.

Nel 2006, quando c'era ancora l'amministrazione di centrosinistra al governo cittadino segnalai il degrado del centro "Levante", quartiere residenziale di Chieti in località Madonna del Freddo.

A tal proposito, avevo segnalato tra le altre cose:


  1. Il dissesto idrogeologico del terreno sopratutto in Via Majano e in Via Cilea che danneggia sia il manto        stradale, sia le palazzine che erano piene di crepe.
  2. La presenza fra Via Majano e  Via Cilea di un'aria di risulta utilizzata a discarica abusiva da bonificare.
  3. Il danneggiamento delle pensiline degli autobus e delle panchine.
  4. L'abbandono e il degrado degli impianti sportivi e la chiusura del Parco della "Rimembranza" in Via Riccitelli. 
  5. La mancanza di una Chiesa nella zona.
  6. La mancanza di una fontanella pubblica nel quartiere. 

Attualmente, bisogna dire che la situazione è notevolmente migliorata, anche grazie alle innumerevoli segnalazioni che ci sono state nel corso degli anni, così ora questo quartiere, uno dei più popolosi della città ( circa 5000 abitanti residenti ), è anche uno dei meglio conservati; anche se permangono delle situazioni che meritano di essere sottoposte all'attenzione delle autorità in indirizzo per quanto eventualmente di loro competenza.

Infatti, a tal proposito, va evidenziato che:

1) Dissesto Idrogeologico: il dissesto idrogeologico nell'area permane,e ci sarebbe bisogno di una serie di interventi di consolidamento, sopratutto nella zona di Via Majano  e Via Cilea, quelle più in alto vicino alle carceri di Madonna del Freddo.

2) Parco giochi al posto dell'area di risulta: la discarica abusiva nell'area di risulta fra le palazzine di questa zona, non esiste più, ma al suo posto sorge uno splendido parco giochi immerso nel verde, luogo ricreativo per i più piccini e di relax per gli adulti. Il Parco Giochi, ad onor del vero, è stato realizzato dall'amministrazione di centrosinistra che lo donò al rione in quanto quartiere "guida" per la raccolta differenziata porta a porta. L'unico problema è che, il parco, la sera, è incustodito e spesso in piena notte, secondo quanto riferito dai residenti, si sospetta sia un'area di spaccio della droga della città, approfittando degli scarsi controlli delle forze dell'ordine che raramente passano nel quartiere. ( Per rendersi conto dello stato dei luoghi vedesi foto allegata 1 e video http://www.youtube.com/watch?v=YjT-oMQIHKM ).


3) L'area attigua al Centro Commerciale "Levante", dove doveva sorgere secondo i progetti iniziali la chiesa, è da oltre 20 anni abbandonata. Anche se recentemente sono stati piantati dei pini, l'area risulta ancora praticamente inutilizzata e il quartiere da decenni aspetta la "benedetta" chiesa che non è mai stata realizzata probabilmente per diatribe fra il Comune di Chieti e la Curia Arcivescovile. Tutto ciò crea una serie di disagi ai fedeli, sopratutto ai più giovani e agli anziani che di domenica non possono raggiungere facilmente il tempio di culto, poiché il più vicino si trova a circa un km in Piazza Sant'Anna. Né si può pensare che sia sufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli l'antica chiesetta di Madonna del Freddo ( Per rendersi conto dello stato dei luoghi vedesi foto allegata 2 e video http://www.youtube.com/watch?v=7G0F4LsyCaU ).


4) Gli impianti sportivi in Via Ricitelli che fino a qualche anno fa erano abbandonati e degradati, oggi sono stati dati in gestione dal Comune ai privati e sono perfettamente funzionanti. A tutt'oggi, nell'area sorgono i campetti di calcio a 5 anche coperti del centro sportivo "Don Antonio Carena". L'unico neo è l'impianto che fungerebbe da velodromo, pista di atletica e pattinaggio attigua ai campi da calcio, che è ancora abbandonata e degradata con il parquet che cade a pezzi, come dimostrano i video e le allegate immagini (Vedesi foto allegata 3 e video  http://www.youtube.com/watch?v=7G0F4LsyCaU ). 



5) Il Parco della "Rimembranza" sito di fronte la scuola elementare di Madonna del Freddo, dopo innumerevoli segnalazioni è stato finalmente riaperto al pubblico, ma lo spettacolo che si pone di fronte agli occhi di chi ci entra è veramente desolante poiché il parco è completamente inutilizzato e i segni del tempo hanno danneggiato anche qui la pavimentazione. Ma, sopratutto l'area ha bisogno di essere valorizzata e sfruttata al meglio tramite magari l'organizzazione di qualche evento nella bella stagione nell'anfiteatro della struttura (Vedesi foto allegate 4 e 5 e video http://www.youtube.com/watch?v=XfGNLp5m61c ).


Pertanto, si chiede alle autorità competenti in indirizzo di intervenire per quanto di loro competenza ed in particolare:

AL SINDACO DI CHIETI:

- Di dare in affidamento l'abbandonato e degradato impianto sportivo velodromo - pista di pattinaggio e atletica  a qualche polisportiva o società sportiva; di provvedere nel contempo, anche con l'eventuale interessamento di privati, al rifacimento del parquet della struttura, logorato dagli anni e dagli agenti atmosferici.

- Di organizzare in Primavera ed Estate eventi nell'anfiteatro del Parco della "Rimembranza" anche con la collaborazione di Associazioni del mondo civile.

- Di sollecitare la ditta "Mantini" ad una migliore e più costante pulizia del Parco Giochi di Via Majano - Via Cilea, mettendo il cartello di divieto di scarico di rifiuti per i più indisciplinati che hanno il vizio di gettare tutto sull'erba.

- Di risolvere con la curia l'eventuale contenzioso dell'area della chiesa mai realizzata, affinché l'opera venga finalmente realizzata.

AL PREFETTO DI CHIETI:

- Di sorvegliare maggiormente di notte tramite le forze dell'ordine il quartiere ed in particolare il Parco Giochi tra Via Majano e Via Cilea affinché terminino eventuali strani movimenti notturni nell'area.

- Di sorvegliare maggiormente la zona considerando anche il recente preoccupante aumento di microcriminalità nel quartiere che fino a ieri era considerato un'isola felice, tenendo nel contempo sotto controllo possibili insediamenti  di extracomunitari nella zona  che svolgono attività di cui non si conosce l'esatta entità.

ALL'ARCIVESCOVO DI CHIETI:

- Di risolvere col Comune l'eventuale contenzioso  dell'area della chiesa mai realizzata, affinché l'opera venga finalmente realizzata, considerato che il quartiere l'attende da oltre venti anni.

Distinti Saluti.

Dott. Cristiano Vignali