Nei
giorni scorsi le modalità di assegnazione delle Case Popolari del
Comune di Chieti sono finite in Procura a seguito della relazione
stilata dalla commissione comunale esaminatrice che avrebbe
dimostrato come l'Ufficio Casa del Comune di Chieti non avrebbe agito
con correttezza, lealtà e imparzialità nell'assegnazione delle
case. L'Ufficio Comunale competente, secondo quanto scritto nella
relazione della Commissione Comunale esaminatrice avrebbe compiuto un
eccesso di potere per disparità di trattamento e manifesta
ingiustizia. A
seguito di questa relazione che ha fissato dei criteri oggettivi in
base alla legge vigente di assegnazione delle case, ci sono state
finanche le denunce di alcuni cittadini che ritengono di aver subito
un torto. Denunce
contro il Sindaco, gli Assessori competenti e i responsabili
comunali dell'Ufficio Casa. A
tal proposito, sentiamo cosa ha dichiarato ai nostri
microfoni l'Avv.
Prof. Gabriele Salvatore,
Consigliere d'opposizione al Comune di Chieti che ha presieduto la
commissione costituita per stabilire le modalità di assegnazione
delle case popolari comunali. "La
relazione è stata approvata all'unanimità da tutti i membri della
commissione ed io ho avuto l'incarico di predisporre a tal proposito
due relazioni: la prima completa da presentare all'autorità
giudiziaria e agli organi del Comune; l'altra più ridotta per il
Consiglio Comunale, senza alcuni cavilli legali e alcune diatribe
sorte in seno alla Commissione" ha
dichiarato l'Avv. Gabriele Salvatore. In buona sostanza, ha
continuato Salvatore "abbiamo
cercato di capire, attraverso l'applicazione della legge vigente
sulla normativa di assegnazione delle case popolari, la legge 96 del
1996, se l'ufficio "Casa" del Comune di Chieti avesse o
meno rispettato tale normativa, che sistema era stato applicato per
assegnare le case e se coloro a cui avevano assegnato le case
versavano veramente in grave situazione di emergenza. All'uopo
abbiamo creato una griglia approvata dalla Commissione e in base a
questa griglia abbiamo capito subito, in maniera diciamo epidermica,
che, ad esempio, alcune persone avevano ricevuto
l'assegnazione senza aver ricevuto lo sfratto. In precedenza non
c'era alcun criterio oggettivo di assegnazione e probabilmente non si
può dire che l'ufficio utilizzasse i criteri di correttezza,
imparzialità e di lealtà nell'assegnazione degli
appartamenti" "Sono
stati esaminate in particolare fino ad ora le domande e le
assegnazioni degli anni 2011 - 2012 - 2013 - ha
precisato il Consigilere Salvatore - e
ora abbiamo chiesto tramite il Consiglio Comunale, proprio per fare
chiarezza, di prolungare i lavori della Commissione, per
esaminare anche gli anni antecedenti, ma a tal proposito non sappiamo
ancora quale sia la volontà dell'amministrazione".
Pertanto, "ora
spetterà all'autorità giudiziaria stabilire se dall'eccesso di
potere, classico vizio degli atti amministrativi, possa scaturire
anche la fattispecie criminosa dell'abuso d'ufficio" ha
concluso l'Avv. Salvatore.
Intervista al Consigliere l'Avv. Prof. Gabriele Salvatore
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