Confermata
dalla corte di Cassazione la condanna penale e l'ammenda a carico di
un fruttivendolo che esponeva cassette di frutta in bellavista sul
marciapiede all'esterno del suo negozio. Questo
perché ad avviso della Suprema Corte la messa in commercio di frutta
all'aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisce una
violazione dell'obbligo di assicurare l'idonea conservazione delle
sostanze alimentari e rispettare l'osservanza di disposizione
specifiche. Secondo Federconsumatori, il problema non è tanto
l'esposizione di frutta e verdura, ma quanto il dove si espone.
Sarebbe forse sufficiente che le amministrazioni comunali
riservassero degli spazi dedicati in zone dove, perlomeno, fosse
inibito il traffico veicolare. Dunque, fra i commercianti che
espongono e vendono generi alimentari come la frutta per la strada si
è posto il problema di capire come i responsabili del Dipartimento
di prevenzione della Asl vogliano interpretare la sentenza della
Cassazione e contestualmente, quali eventuali modifiche vogliono
apportare le amministrazioni municipali ai regolamenti di igiene dei
singoli Comuni.A tal proposito, sentiamo cosa ha detto ai nostri
microfoni l'Assessore al Commercio del Comune di Chieti, l'Avv.
Antonio Viola.
INTERVISTA ALL'ASSESSORE AL COMMERCIO DEL COMUNE DI CHIETI ANTONIO VIOLA:
Nessun commento:
Posta un commento