Daniele Ciacci
La
Regione Abruzzo è stata nei mesi scorsi per l'ennesima volta colpita
dall'ennesimo scandalo, questa volta quello di "sperperopoli"
che ha coinvolto diversi esponenti della Giunta "Chiodi" e
diversi Consiglieri Regionali di maggioranza e di opposizione. Ma
i problemi, i disservizi, gli scandali, i "casi" di
malfunzionamento dell'ente regionale abruzzese che si appresta a fine
maggio a rinnovare il suo Consiglio, riguardano pressoché ogni
settore. A tal proposito, oggi tratteremo un "caso"
denunciato direttamente da uno dei reporter del Censorino Teatino, il
neolaureato triennale Daniele Ciacci 25 anni di Manoppello, che ci ha
segnalato un "caso" che riguarda l'assegnazione delle borse
di studio da parte della Regione Abruzzo nell'ambito del Progetto
Speciale Multiasse "Voucher per la Formazione Universitaria e
per l'Alta Formazione" edizione 2013.
In merito sentiamo cosa ha dichiarato
ai nostri taccuini il nostro collaboratore Daniele Ciacci:
"Ho vinto la borsa
di studio, ma la Regione Abruzzo non mi ha erogato i fondi ", ha
esordito il Ciacci,che poi ha specificato che "feci
domanda nel settembre 2013 per ottenere il contributo regionale per
l'alta formazione dato dalla Regione Abruzzo,premettendo che già
l'avevo fatta nel 2010 e l'ottenni. Inviata tutta la documentazione
entro i termini del bando - ha continuato il Ciacci - nel
mese di dicembre fu pubblicata la graduatoria di assegnazione nella
quale rientrai sotto la voce istanze ammesse e finanziabili e mi fu
detratta come giusto solo una piccola somma per detrazioni fiscali
già avute". Da questo momento però,
secondo quanto ci ha detto il Ciacci le cose sarebbero cambiate e
sarebbe avvenuto quello che Daniele ritiene una "ingiustizia"
compiuta nei suoi riguardi e di tutti quelli che avrebbero "vinto"
la borsa di studio, ma non hanno ottenuto i soldi e sarebbero stati
"beffati": " però alla
pubblicazione della graduatoria di pagamento sono stato escluso per
mancanza di fondi, come si evince dal file voucher 2013
graduatoria azione 1 alla pagina 100. La beffa è stata che non solo
nella graduatoria hanno preferito pagare coloro che avevano
presentato importi superiori per rimborsare le eventuali spese di
affitto, mentre gli studenti non frequentanti come me non sono stati
minimamente presi in considerazione. Hanno preferito
pagare importi da 5 mila euro piuttosto che importi da 700 euro come
nel mio caso". Dunque, ora Daniele Ciacci si
chiede: "Non vi è per caso un principio
discriminatorio? Vengono retribuiti le famiglie che possono
permettersi di pagare gli affitti ai figli fuori sede e chi come me
non può frequentare per mancanza di fondi viene punito ricevendo
nemmeno indietro la retta universitaria, considerando che da non
frequentante non do spese vive ed aggravi di costi dovuti alla
usufruizione dei servizi delle strutture universitarie".
Pertanto, Daniele Ciacci si rivolge
ai vertici regionali affinché intervengano per risolvere questo
disservizio che ha penalizzato lui e tante altre persone nella sua
situazione:
" Vorrei
tanto sapere cosa ne pensa a tal proposito l'Assessore Regionale al
ramo Paolo Gatti? Cosa intende fare per risolvere questo disservizio
che ha penalizzato me ed altre persone nelle mie condizioni? Non
voglio pensare che i politici si ricordino di noi cittadini bisognosi
solo sotto elezioni nel momento in cui si vota".
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