Gira voce in città tra gli
addetti ai lavori che sarebbe stato presentato un esposto all’autorità
giudiziaria per accertare la presenza di
eventuali irregolarità penalmente perseguibili inerenti l’assegnazione, la
gestione e i pagamenti di alcuni lavori
pubblici nel biennio 2010 – 2011 di diversi enti, tra cui il Comune di Chieti.
In particolare, si sarebbe chiesto
di accertare tra le altre cose: la veridicità e la regolarità dei documenti che sono stati presentati da alcune imprese che hanno partecipato alle gare d’appalto,
vinto, effettuato i lavori pubblici e che hanno ricevuto i pagamenti da parte degli
enti; di verificare la regolarità dei pagamenti effettuati dagli enti e dagli
istituti di credito ad alcune imprese. Si sarebbe chiesto, infine, di fare chiarezza su voci di favori che sarebbero stati fatti da delle imprese ad alcune personalità
della politica e della pubblica amministrazione per vincere gare di lavori
pubblici e ad alcuni dirigenti di banche per ottenere vantaggi nei pagamenti e
nel’accesso al credito.
Ovviamente, ora come ora, il condizionale è d’obbligo,
perché allo stato attuale si tratterebbero solo di voci, ma che se fossero
confermate nei prossimi tempi, getterebbero delle ombre sulla modalità di gestione della cosa
pubblica e sui rapporti in città fra imprenditoria, politica ed alta finanza.
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