L'omelia di Mons. Michelangelo Tumini durante l'inaugurazione della Chiesa di Sant'Agata. Sulle pareti laterali sono ancora visibili le "ferite" lasciate dai ladri che hanno rubato degli antichi dipinti su tela.
Grande partecipazione emotiva all'inaugurazione ufficiale della Chiesa di Sant'Agata,alla presenza dell'Arcivescovo Bruno Forte e del Sindaco Umberto Di Primo, splendida chiesa medievale dal portale gotico nello storico quartiere Santa Maria di Trivigliano, riaperta dopo un decennio, in virtù di un consistente intervento di restauro e consolidamento, eseguito dall'impresa "De Cesare Ing. Ulrico" (con un finanziamento di quasi 200 mila euro stanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e un contributo della parrocchia di Sant'Agostino di Mons. Michelangelo Tumini) e curato personalmente dall'Ingegner Luca Cipollone e dell'Architetto Lorenzo Leombroni, che avevamo già avuto la fortuna eccezionalmente di visitare recentemente, e di cui abbiamo raccontato la storia, in occasione della visita guidata organizzata dall'Aduc Chieti.
Lasciata all'abbandono, Sant'Agata è stata recentemente, purtroppo, anche vittima di furti da parte di ladri che hanno portato via il preziosissimo Crocifisso ligneo del XVII secolo e alcuni antichi dipinti, la cui assenza sulle pareti laterali della Chiesa non è passata di certo inosservata, come ferita aperta e non rimarginata.
A tal proposito, annunciamo che abbiamo contattato un artista teatino, la pittrice Antonella Di Cristoforo, che si è resa disponibile per realizzare delle copie pressoché uguali agli originali dei dipinti rubati e a breve invieremo una lettera al parroco di Sant'Agostino (alla cui parrocchia appartiene Sant'Agata), all'Arcivescovo di Chieti e alla Sovrintendenza ai Beni culturali per sapere cosa ne pensano della nostra proposta.
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