Video, servizio e Foto tratte da www.agenziastampaitalia.it
(ASI) - Chieti - L'Avv. Andrea Buracchio,storico leader teatino dell'UdC, erede della "Balena Bianca" che nella Prima Repubblica sfiorava il 70% dei consensi in città, dopo aver sciolto le riserve e aver deciso di rispettare il patto di alleanza col centrodestra, ci spiega, presso la Sala Conferenze dell'Hotel Iacone, i motivi per cui gli ultimi "immortali" democristiani (soprannome dato loro per la sorprendente vitalità politica dimostrata), hanno deciso di issare i loro scudi bianco-crociati e le lance della loro falange per battersi nella riconferma di Di Primio a Sindaco di Chieti. Ironia della sorte ha voluto che l'Avv. Andrea Buracchio, già Sindaco della città per due mandati dal 1987 al 1990 e dal 1990 al 1993, intervenisse proprio nel ventiduesimo anniversario del 14 febbraio 1993 che segnò la fine della sua esperienza da Sindaco, travolto dalle inchieste e dagli avvisi di garanzia con gli ordini di custodia cautelare della Tangentopoli Teatina.
IL DISCORSO DI ANDREA BURACCHIO ALLA PLATEA DELL'HOTEL IACONE
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