Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
L’Amministrazione comunale non intende rispondere su quanto accaduto a Colle Sant’Antonio.
L’ordinanza del 24 luglio 2015 emessa dal Sindaco di Chieti rappresenta un atto dovuto.
Tuttavia,
il Consiglio comunale non è stato ancora messo nelle condizioni di
conoscere la situazione, né di comprendere i motivi per cui, nonostante
le segnalazioni di pericolo pervenute al Sindaco già nel 2014, si è
dovuto attendere un incendio per assumere provvedimenti quali quelli
assunti soltanto in questi ultimi giorni. In particolare, questo quesito
è stato da me posto con una interrogazione presentata il 2 luglio 2015:
il Presidente del Consiglio comunale, tuttavia, non ha ancora convocato
la Conferenza dei Capigruppo per organizzare i lavori consiliari,
evidentemente indaffarato insieme al Sindaco a “spartire” le presidenze
delle otto commissioni consiliari. Mentre il centrodestra perde tempo
con le spartizioni, che, come è noto, hanno già determinato la
fuoriuscita di un consigliere che aspirava alla non si comprende perché
ambita carica di assessore, i cittadini di Chieti attendono delle
risposte.
Ricordo di aver già presentato una proposta di
deliberazione per istituire una commissione di studio finalizzata
all’individuazione dei siti inquinati e potenzialmente pericolosi per
l’ambiente e la salute dei cittadini di Chieti e degli interventi
adeguati da adottare in futuro, aperta ad esperti. Ringrazio le
associazioni ambientaliste, WWF e Legambiente, per aver pubblicamente
sostenuto tale proposta. Mi auguro che anche gli altri consiglieri
comunali, compresi quelli di maggioranza, sosterranno questa iniziativa e
che la delibera si approvi in tempi rapidi.
Mi auguro, allora,
che il Dott. Liberato Aceto, Presidente del Consiglio comunale, convochi
al più presto i capigruppo per calendarizzare i lavori del Consiglio.
Chieti, 27 luglio 2015.
Il consigliere comunale de L’Altra Chieti
Avv. Enrico Raimondi
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