domenica 20 dicembre 2015

Raimondi sul passaggio della gestione del servizio idrico all'Aca



Il prossimo Consiglio comunale sarà chiamato ad adottare la delibera di trasferimento della gestione del servizio idrico integrato all'Aca Spa, individuata quale gestore unico da parte dell'ERSII.  
L'adempimento richiesto al Consiglio comunale rappresenta un obbligo imposto dalla legislazione nazionale e regionale, tanto è vero che la Regione ha provveduto a diffidare il Comune di Chieti ad adottare questa deliberazione, pena il commissariamento ad acta.
Tuttavia, non è possibile tacere sulle conseguenze di tale scelta obbligata per i cittadini di Chieti.
Il passaggio della gestione, infatti, avrà l'effetto di aumentare le bollette per l'acqua e l'avvio di procedure di recupero forzoso da parte di una società, l'Aca spa appunto, che si trova in concordato preventivo per gli enormi debiti accumulati nel corso degli anni.
Proprio la gigantesca situazione debitoria della società di gestione del servizio determinerà il fatto che gli incassi serviranno a ripianare il debito e che non vi sarà alcun investimento sulle reti idriche della nostra città, che oggi presentano perdite di acqua di circa il 40% della quantità captata. I cittadini di Chieti, quindi, pagheranno i debiti di altri e non avranno alcun vantaggio dal passaggio al nuovo gestore.
Ecco perché al prossimo Consiglio comunale sarà necessario impegnare tutte le forze politiche presenti ad aprire un confronto con la Regione Abruzzo per trovare, nei prossimi anni, soluzioni alternative all'affidamento del servizio idrico integrato.

L'Avv. Enrico Raimondi

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