lunedì 3 aprile 2017

GIUSTIZIA SOCIALE E ALTERNATIVA LIBERA DENUNCIANO L'ENNESIMA OCCASIONE PERSA PER CHIETI?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO "BICCHIERE MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO?"


Ieri si è discussa in consiglio comunale l'interrogazione presentata da GIUSTIZIA SOCIALE con la collaborazione di ALTERNATIVA LIBERA, sulle motivazioni dell'esclusione temporanea del Comune di Chieti dai finanziamenti statali per il Decoro Urbano e la Riqualificazione delle Periferie, dove il progetto da oltre 11 milioni di € della città teatina occupa la 95esima posizione in classifica sui 120 presentati.
L'Achille a Cavallo simbolo della città
Progetto che prevede la riqualificazione di Piazza San Giustino, del terminal bus con annessi parcheggi interrati e modernizzazione della scala mobile, dell’abbattimento dell’ex scuola Vicentini con realizzazione al suo posto di un parco con orto botanico e per la realizzazione di parcheggi e opere viarie all’interno dell’ex Caserma Berardi.
Il bando durava dal 25 maggio al 30 agosto 2016 e metteva inizialmente a disposizione 500 milioni di € per le prime 24 città, e solo a fine anno la Legge di Bilancio 2017 ha finanziato i restanti progetti.
Esattamente un mese fa il CIPE ha deliberato una tranche di 800 milioni € includendo anche il comune di Pescara (46°) che si affrettato a darne notizia, mentre il Comune di Chieti ha lasciato la cittadinanza nel silenzio non comunicando certezza d'essere ricompresa in questa tranche, attualmente in verifica presso il Ministero dell'Economia (MEF) e non ancora approdata su Gazzetta Ufficiale.
L'assessore Di Felice non ha risposto alla richiesta di chiarimenti sulle modalità e le scelte che hanno portato Chieti a totalizzare nel bando solo 40 dei 100 punti disponibili. Tranne ammettere l'impossibilità a fare di più rispetto al punto cardine del progetto, cioè la firma dell'accordo fra Comune e Agenzia del Demanio.
Questa dichiarazione equivale ad alzare bandiera bianca ed è una contemporanea ammissione dell'inefficenza dell'amministrazione Di Primio, a cui non sono bastati 3 mesi per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal bando.
L’assenza di proposte per la sicurezza e rigenerazione urbana, per l’inclusione sociale e il welfare metropolitano o lo sviluppo del terzo settore e per attività culturali, ha inciso in negativo sulla qualità di un progetto incentrato principalmente sui parcheggi e che senza l'allargamento dei fondi sarebbe stato sonoramente bocciato.
L'assessore si è dichiarato ottimista vedendo nell'approvazione ritardata del progetto, un bicchiere mezzo pieno a beneficio della città. Peccato che nella metà vuota del bicchiere siano rimasti i quasi 7 milioni di € non richiesti, insieme alle vere periferie ignorate, ai problemi socio-assistenziali, alle associazioni, ai privati e all'università. Chieti 4 Aprile 2017



GIUSTIZIA SOCIALE                                                                     ALTERNATIVA LIBERA

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