Leonardo, teatino di Brecciarola ha la sera del 27 ottobre denunciato su Facebook "hanno intossicato il quartiere, ancora puzza..." a causa, a suo dire, dei fumi di un rogo di "rami e sterpaglie di ogni genere" nei pressi di Via Aterno, l'arteria principale su cui si sviluppa la popolosa contrada cittadina.
Il residente brecciarolese ha poi commentato sul social: "bruciare rami e sterpaglie di ogni genere è ora un reato penalmente punibile e, quindi, oltre al rischio di una azione civile di risarcimento del danno esperibile in base all'art. 844 del codice civile che contiene il cosiddetto "divieto di immissioni" colui che malsanamente provvede a bruciare le proprie ramaglie sarà passibile anche di denuncia penale. Bruciare in modo arbitrario rami, foglie e quant'altro - ha aggiunto Leonardo - si configura quindi come illecito smaltimento dei rifiuti sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente ai sensi dell'art.256 del D.Lgs 152/2006".
A tal proposito, l'abitante di Brecciarola ci ha chiesto di fare una pubblicazione sul nostro blog di segnalazione al servizio del cittadino, aggiungendo "non è solo una questione di leggi penali e civili, ma anche un fatto di morale, visto che ci sono abitazioni con anziani e bambini".
Ovviamente, la fattispecie astratta della legge deve essere sempre applicata al caso concreto.
Pertanto, noi ci limitiamo ad esporre i fatti ed esimiamo da ogni giudizio in merito, poiché spetta alle autorità competenti stabilire o meno se ci siano, o possono esserci gli estremi per un illecito amministrativo, per un reato penalmente perseguibile o niente di tutto ciò.
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