martedì 13 ottobre 2020

SOS Mense Scolastiche Comunali



Chieti - Il Censorino Teatino segnala, affinché sia risolto,  al Sindaco di Chieti,  alla Teate Servizi, al II Settore Pubblica Istruzione e Servizi all'Infanzia del Comune di Chieti, alla ditta preposta allo svolgimento, il  disservizio denunciato, lunedì 12 ottobre 2020, dai genitori degli alunni che mangiano alle mense scolastiche comunali.


 Ieri è riniziato, seppur con ritardo, il tanto atteso  tempo pieno in diverse scuole del Comune di Chieti.

Ma, qualcosa è andato storto e le mamme hanno denunciato sui social il servizio inadeguato o assente offerto ai loro figli che tornati a casa si sono lamentati con i genitori che ora sono su tutte le furie e promettono battaglia, senza escludere le vie legali, per un servizio che è importante sottolineare, è a pagamento, con una cifra che varia in base al reddito delle famiglie. 


Secondo quanto raccontato, il pranzo sarebbe stato servito alle 14.00 in alcune scuole, in altre addirittura alle 15.30, senza distinzione tra primaria e infanzia.

Ma la cosa più "bella", secondo quanto denunciato dalle mamme "sul piede di guerra", in tante classi addirittura non sarebbe stato servito nulla, i bimbi sarebbero stati lasciati digiuni e le insegnanti sarebbero state costrette a chiamare i genitori alle 14.30 per far andare a riprendere i figli.

Ma, pare non siano più contenti i genitori dei bambini che hanno avuto la fortuna di mangiare le pietanze che sarebbero state del tutto insufficienti e/o mal preparate, secondo quanto denunciato da loro. 

"Ditemi voi se questa è una condizione accettabile, portare il pasto da casa è vietato, ma lasciare i bimbi digiuni è una cosa legittima?", si chiedono i genitori degli alunni che pretendono che i loro figli non siano usati come se fossero oggetti per diatribe amministrative fra l'ente pubblico e il privato. 

Pertanto, i genitori ora chiedono che si passi subito dalle parole ai fatti, con l'intervento della nuova amministrazione comunale che risolva al più presto il problema, rendendo pubblici i reali motivi per cui è potuto avvenire un disservizio così grave, affinché non si verifichi mai più. 

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