martedì 8 giugno 2021

Invalida imprigionata in casa, chiede alloggio comunale idoneo

 Il Censorino Teatino al Servizio del Cittadino questa volta segnala alle istituzioni e all'opinione pubblica il grido di aiuto di una donna invalida fisica al 100%. 

A causa della sua invalidità al 100%, è imprigionata da oltre un anno in casa, un appartamento sito al primo piano di uno stabile comunale senza ascensore e con servizi igienici non idonei a un diversamente abile, in Strada Fosso Paradiso 119 in località San Martino di Chieti, pertanto chiede una casa comunale più idonea per la sua situazione di salute che negli ultimi tempi si è aggravata. 

Il grido di aiuto lo lancia la signora P.A. (classe 1969),  insieme all'inseparabile amica A.F. che  viene ad aiutarla a fare le faccende più elementari, visto che la signora usa di notte anche l'ossigeno perché ha problemi respiratori. 

La donna, ci racconta non senza commozione, la sua tragica vicenda di vita, imprigionata in casa perché a causa dell'assenza dell'ascensore non può uscire di casa e senza un ausilio non può andare nemmeno in bagno, poiché la stanza dove sono i servigi igienici della casa ha uno scalino che non permette il passaggio né del girello, né tantomeno della carrozzella.

La donna, anche per fare salire la spesa quando è sola, usa una cordicella dalla finestra.

L'amica A.F. che non la lascia mai sola, visto che è come una sorella per lei, ha installato sul telefonino una app collegata con delle telecamere posizionate nelle stanze di casa, in modo tale che può controllare quando c'è qualche necessità urgente l'amica imprigionata in casa .

È da oltre un anno che P.A. sollecita il Comune di Chieti per risolvere la sua critica situazione e lancia il suo grido di aiuto e propone di  lasciare l'appartamento comunale in cui  vive oggi che può essere utile a qualche altra famiglia più numerosa che ha bisogno di un alloggio, per andare a vivere in una casa comunale a piano terra o con ascensore abbastanza largo da poter accogliere un girello o una carrozzella, con servizi igienici senza barriere architettoniche, insomma in una casa comunale idonea per dei diversamente abili. 


L'ingresso con le scale dello stabile comunale di Strada Fosso Paradiso 119 dove vive l'invalida al 100%


Le scale dello stabile comunale non idoneo ad ospitare un diversamente abile 

La signora P.A. invalida al 100%


La bombola di ossigeno usata la notte 


Il bagno non idoneo per persone diversamente abili


Una delle telecamere per controllare la casa dove A.P. è imprigionata

La corda utilizzata per far salire la spesa 




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