lunedì 21 gennaio 2013


DOTTORESSA MARIA PAOLA LUPO ( Ufficio Cultura Comune di Chieti )SULLO STATO DEI SITI ARCHEOLOGICI TEATINI

DIFFICILE REALIZZARE I PROGRAMMI SENZA CHIAREZZA NELLA GESTIONE  E SENZA ADEGUATI FONDI MINISTERIALI 

Nonostante i siti archeologici della città di Chieti sono sotto la tutela della Sovrintendenza Archeologica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è doveroso sottolineare che anche le Province ed i Comuni, insieme alle Regioni e allo Stato, hanno il dovere di assicurare e sostenere, per missione istituzionale, ex art.1, comma 3 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, la conservazione del patrimonio culturale presente sul territorio, favorendone la fruizione e la valorizzazione, assolvendo alle relative funzioni in ragione delle rispettive proprietà. Dunque, ciascuno di questi soggetti è perciò deputato a svolgere programmi, azioni e progetti volti alla conservazione e alla valorizzazione di beni ascritti al patrimonio culturale presenti sul territorio regionale, provinciale e comunale. Pertanto, come avevo annunciato nel video sui Tempietti Romani, l' "Osservatorio Teatino" del Circolo Culturale "Marco Porcio Catone il Censore" , è andato ad intervistare anche la funzionaria responsabile dell'Ufficio Cultura del Comune di Chieti, la Dottoressa Maria Paola Lupo, per avere delucidazioni sulle reali ragioni dello stato di abbandono e di degrado dei siti archeologici teatini.  A tal proposito, la Dottoressa Maria Paola Lupo, ci dice che il Comune di Chieti al fine di dare valenza di accordo strategico all'insieme delle iniziative ministeriali, regionali, provinciali  e comunali, tese alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico teatino, integrandole con quelle che dovessero risultare di specifico interesse per altri soggetti (anche privati) che volessero condividerne i contenuti, ha elaborato il "Piano Strategico di Sviluppo Culturale del territorio comunale". Per la sua ottimale attuazione,è stato firmato il 16 novembre del 2010, a L'Aquila, un "Protocollo d'intesa" tra il Ministero per i Beni e le attività Culturali (rappresentato dal Direttore Regionale Anna Maria Reggiani), la Provincia e il Comune di Chieti (rappresentate rispettivamente dal Presidente Enrico Di Giuseppantonio e dal Sindaco Umberto Di Primio) per lo sviluppo e l'attuazione delle attività di valorizzazione e di fruizione del patrimonio culturale del territorio cittadino, che a causa della esiguità delle risorse economiche ministeriali ( solo 170.000 euro dal 2006 al 2010 ai siti archeologici teatini), è a rischio di sottoutilizzo se non addirittura di perdita. Il protocollo "risponde a criteri di economicità di gestione, di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, anche in considerazione della limitatezza delle risorse di parte pubblica disponibili per l'assolvimento dei sopra ricordati compiti istituzionali" e scaturisce a seguito della disponibilità della Provincia e del Comune di Chieti a sostenere le politiche di valorizzazione e piena fruibilità del patrimonio culturale teatino e dall'intenzione della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo, nell'ambito della propria attività istituzionale, di affiancare e  sostenere, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, la volontà degli Enti locali coinvolti di concorrere alle politiche di gestione dei beni culturali. Il protocollo d'intesa ha come oggetto la firma di un futuro "Accordo di Programma" con cui le parti contraenti stabiliscono che l'attuazione dei contenuti del "Piano Strategico di sviluppo culturale del Comune di Chieti", finalizzato alla conservazione, valorizzazione, gestione e promozione del patrimonio culturale della città, costituisce obiettivo comune di rilievo strategico prioritario per le rispettive politiche d'intervento nel settore dei beni culturali. Gli ambiti di intervento seguono determinate linee strategiche di valorizzazione proprie del Piano Strategico comunale, tese al raggiungimento dei seguenti risultati:a) Miglioramento della conservazione dei beni oggetto dell'accordo e delle aree connesse, mediante la programmazione ed il sostegno di tutti i conseguenti interventi di studio, prevenzione, manutenzione, restauro del patrimonio storico - artistico ed architettonico, nonché sostegno agli interventi di recupero, adeguamento funzionale e riqualificazione di detto patrimonio finalizzati alla piena fruibilità. b) Predisposizione di percorsi di visita e di itinerari, anche integrati, idonei ad assicurare migliori condizioni di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura oggetto dell'accordo. Nell'ambito delle suddette linee strategiche,il Ministero, la Provincia e il Comune di Chieti hanno all'epoca concordato di conseguire i seguenti obiettivi: 1)Garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione di tutti i beni mobili ed immobili ricompresi nel patrimonio culturale  individuato in base agli ambiti di intervento, garantendone la fruizione pubblica e sviluppandone i valori culturali; b) progettare, promuovere e realizzare percorsi turistici  e itinerari di visita cittadini e regionali che assicurino al patrimonio archeologico in oggetto un ruolo importante nella costruzione di circuiti turistici e culturali territoriali; c) realizzare strumenti innovativi di conoscenza, di documentazione e di educazione al patrimonio culturale, idonei a consentire ai visitatori di seguire, anche contestualmente al loro svolgimento, le attività di restauro sia del patrimonio archeologico, architettonico, nonché storico - artistico, oltre che quelle di valorizzazione dell'intero patrimonio culturale; d) promuovere ed organizzare attività formative, stipulando apposite convenzioni con le Università e le scuole di ogni ordine e grado, anche per l'elaborazione e l'attuazione di progetti formativi di aggiornamento e dei connessi percorsi didattici, nonché per la predisposizione di materiali e di sussidi di carattere divulgativo e promozionale. Quindi, nell'adempimento di questo protocollo, i sottoscrittori si sono  impegnati a novembre del 2010, dopo la necessaria concertazione sui suoi contenuti, a sottoscrivere l'Accordo di Programma, eventualmente allargato anche ad altri soggetti interessati ai contenuti del "Piano Strategico di Sviluppo Culturale" del Comune di Chieti, entro tre mesi dalla sua sottoscrizione; ma "campa cavallo che l'erba cresce": a tutt'oggi, ad oltre due anni di distanza,  come ci conferma la Dottoressa Maria Paola Lupo, non è stato firmato ancora nessun "Accordo di Programma", e gran parte degli obiettivi prefissati sono ancora "lettera morta".Così i siti archeologici teatini "ammuffiscono" a causa all'inoperosità delle istituzioni. A tal proposito, la Dottoressa Lupo, ci dice che attualmente, solo i Tempietti Romani, che sono sotto la gestione comunale (almeno fino al 31 gennaio 2013), sono in buono stato di manutenzione; ma tutti gli altri siti archeologici che sono sotto la tutela diretta della Soprintendenza come abbiamo visto nei video sono in pessime condizioni. La Dottoressa Lupo infine precisa che la mancata nomina di un nuovo sovrintendente ritarda l'attuazione dei programmi, e finché questo non avverrà,sarà difficile realizzare concretamente a pieno gli obiettivi del "Piano strategico di sviluppo culturale" del territorio comunale, che rischiano di slittare alle calende greche

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