venerdì 17 maggio 2013

LE SCUOLE CHIUSE A CHIETI: CESARII IN VIA "PAULUCCI" E LE NOLLI IN PIAZZA "DE LAURENTIIS"

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto all'amministrazione comunale delle delucidazioni inerenti la Scuola Media "F.Vicentini" in Via Ferri che è chiusa dal sisma aquilano del 2009 e, che, secondo quanto risposto dall'amministrazione, ci vogliono troppi soldi per rimetterla a norma, perciò marcisce desolatamente triste e vuota, ormai da oltre quattro anni, in una zona che con la chiusura anche della Caserma "Berardi" sembra diventata una strada fantasma. 

Oggi, invece, ci occuperemo di altre due strutture scolastiche che sono chiuse da anni  probabilmente per essere messe a norma e che  non sono state ancora riaperte:

  •  La scuola primaria "Cesarii" in Via "Paulucci" nei pressi dell'Istituto Tecnico "F.Galliani"


Questa scuola è stata oggetto ripetutamente di atti vandalici con furti e devastazioni che in particolare avrebbero interessato locali come  la palestra e la segreteria dove c'era l'archivio dei documenti. Secondo quanto si evince dal cartellone di cantiere, sarebbero in corso dal settembre 2011 dei lavori di "Ristrutturazione impiantistica" per un importo di 550.000 euro, lavori eseguiti dalla ditta "De Cesare Ulrico Srl" che dovevano essere ultimati entro marzo 2012, ma, che, a quanto pare, non sarebbero ancora finiti dato che la scuola non è stata ancora riaperta . 

Pertanto, si chiede all'Assessore ai Lavori Pubblici, cosa bisogna ancora ultimare affinché la scuola "Cesarii" in Via "Paulucci" venga riaperta? Quando riaprirà la suddetta scuola vicino l'Istituto Tecnico "F.Galliani"?

  •  La scuola primaria "Nolli" in Piazza "De Laurentiis" dietro la Prefettura e la Questura.


 Il tricolore italiano sgualcito e scolorito sulla finestra della scuola "Nolli", è un po' il simbolo del nostro Paese prostrato dai debiti, dove tutto va in rovina nell'incuria.

Anche questa storica scuola di Chieti è chiusa da anni e non è più stata riaperta. Attualmente è desolatamente vuota, abbandonata alla mercé dei teppisti e dei vandali che hanno imbrattato di scritte il pozzo davanti la scuola e hanno bruciato il portone d'ingresso. Ci sono ancora le decorazioni dei bambini alle finestre e la bandiera italiana che sta sugli edifici pubblici, come se il tempo si fosse fermato in quello sciagurato giorno in cui la scuola è stata chiusa. Ora l'area si presenta in uno stato desolante e degradante.
Secondo quanto ci è stato riferito, anche questa scuola  è stata oggetto di atti vandalici che hanno interessato i locali interni. In base alle informazioni avute pare che i teppisti siano penetrati da delle porti laterali a vetro non chiuse bene, difese solo da un cancelletto facilmente valicabile. I danni che sarebbero stati fatti alla struttura pare che non sono ancora stati quantificati esattamente, anche perché i locali sono purtroppo abbandonati. Infine, corre voce che Piazza "De Laurentiis", dietro Piazza "Umberto I" dove sta la Questura e la Prefettura, sia un'altra area della città soggetta allo spaccio di droga. Cosa che se confermata sarebbe proprio inconcepibile dato che si trova in pieno centro storico dietro i palazzi delle autorità governative e giudiziarie.

Pertanto, si chiede alle autorità comunali di riferire su quando e se riapriranno le scuole "Nolli" in Piazza De Laurentiis" e su cosa intende fare il Comune di Chieti di questa struttura. Inoltre, si chiede al Prefetto di Chieti di intensificare i controlli su Piazza "De Laurentiis" affinché eventuali strani movimenti di cui corre voce, non si verifichino più.

La foto documenta le scritte sul pozzo davanti la scuola



Il portone d'ingresso della scuola bruciato dai vandali e ancora scritte presenti sui muri dell'androne delle "Nolli" in Piazza De Laurentiis


 Le porte a vetro da cui sarebbero entrati i vandali, semplicemente aprendole
Il cancello che avrebbero scavalcato i vandali per le loro scorrerie

Piazza "De Laurentiis", l'area dove si svolgerebbe il traffico di sostanze stupefacenti





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