giovedì 13 marzo 2014

DOVE E' FINITA LA CORTESIA DEI DIPENDENTI DEL TEATRO MARRUCINO?

Pubblichiamo oggi la lettera aperta inviata da Cristiano Vignali al Direttore del Consiglio di Amministrazione del Teatro Marrucino di Chieti

AL PRESIDENTE DEL CDA DEL TEATRO MARRUCNO

DOTT. PAOLO ROCCIOLETTI

Illustrissimo Dott. Paolo Roccioletti, mi chiamo Cristiano Vignali ho 32 anni e sono un cittadino di Chieti e vorrei illustrarle un caso increscioso e spiacevole avvenuto alcuni giorni fa che riguarda la cortesia dei dipendenti del Teatro "Marrucino" con l'utenza.

Alcune settimane fa, insieme a una giovane amica molto sensibile all'arte e alla recitazione  che non vive a Chieti, siamo andati a vedere lo spettacolo "Il Nuotatore", rimanendo molto soddisfatti, perciò avevamo deciso di diventare dei frequentatori abituali del Teatro Marrucino di Chieti,uso il passato perché dopo quello che ci è successo probabilmente cambieremo idea.

Così per fare una cosa ben gradita alla mia amica, che tra l'altro è sia una ragazza sensibile all'arte, ma anche una ragazza molto bella a cui tengo molto, volevo sapere se c'erano altri spettacoli della compagnia che aveva fatto lo spettacolo "Il Nuotatore" e se si poteva fare un abbonamento o una convenzione col Teatro per avere anche un piccolo sconto dato che volevamo venire a vedere con continuità gli spettacoli al "Marrucino".  

A tal proposito, lunedì 10 marzo alle ore 18.15 ho telefonato al Teatro Marrucino di Chieti al numero di telefono 0871 / 321491  per informarmi e porre le domande di cui sopra; ebbene, mi ha risposto una signora in modo seccato e scortese che mi ha detto che non poteva perdere tempo ad ascoltarmi e che dovevo pagare ogni spettacolo singolarmente come tutti gli altri, riabbassandomi il telefono in faccia senza nemmeno salutarmi.

Ma, nessuno ha detto di non voler pagare,ci mancherebbe, ma solo di poter fare eventualmente una convenzione o un abbonamento col Teatro al fine di poter venire con maggiore piacere e comodità al "Marrucino"; una domanda lecita che dovrebbe essere normale in tutti gli ambienti di questo mondo, ma siccome siamo a Chieti non è così e pare che c'è sempre qualcosa che non va nella nostra città che per la mentalità della sua cittadinanza restia a cambiare, getta al vento tutte le sue potenzialità, non facendosi amare.

Tra l'altro, dato che sono un reporter, alcuni cittadini mi hanno raccontato giorni fa che addirittura a volte alcune persone si fingono la segreteria telefonica del Teatro per non rispondere all'utenza, notizia a cui non avevo dato peso sul momento, poiché non ne avevo le prove, ma dopo quello che è capitato a me personalmente al telefono, non voglio di certo alzare il dito accusatore come un novello Savonarola, ma sicuramente, non mi scandalizzerei più di nulla se quanto raccontatomi corrispondesse al vero.

Fatto sta che a seguito di quella telefonata, mi sono dispiaciuto molto del comportamento di chi mi ha risposto al telefono, sopratutto perché questo è avvenuto nella nostra città  che amo e che ogni giorno con le mie piccole attività cerco di migliorare e  mi sono sentito molto mortificato anche con la mia amica con cui ho fatto una figuraccia e lei che si era appassionata al nostro Teatro per la sua eleganza e la sua bellezza unica nel suo genere e che non sapeva che a Chieti c'erano delle cose così belle (influenzata da luoghi comuni sponsorizzati da determinati mass-media che non colgono l'occasione per denigrare continuamente la nostra città) ora è tornata sui suoi passi  e il suo giudizio che ero riuscito a far diventare positivo su Chieti è diventato nuovamente negativo.

Sicuramente se lei vuole accertare chi è stato a rispondermi al telefono per chiedergli di render conto del suo comportamento con l'utenza lo può fare basta sapere quale signora era in servizio alle 18 del 10 marzo 2014. Io non chiedo giustizia, né provvedimenti nei confronti di nessuno, ma almeno che mi si porti il rispetto dovuto in qualità di utente che voleva venire a vedere uno spettacolo al "Marrucino", tra l'altro con una bellissima ragazza.

Si parla spesso di rilancio del Teatro Marrucino e di valorizzazione della cultura in città come volano per la promozione turistica e del marchio "Chieti"; ebbene credo che per il nostro Teatro l'apprezzamento di sempre nuove persone che vogliono assistere agli spettacoli sia una delle migliori pubblicità. Ma, credo che la cortesia nei confronti dell'utenza sia la prima cosa, sopratutto se si parla di persone che si vogliono avvicinare al nostro meraviglioso Teatro e in questo mi dispiace dirlo, pare che il personale del Marrucino, almeno per la spiacevole esperienza che ho avuto l'altro giorno sia carente e così penso si perdono solo consensi e non si va da nessuna parte.

Pertanto, partendo dal presupposto che Chieti ha una risorsa unica nel suo genere da valorizzare per il meglio come il Teatro "Marrucino" che attualmente con questa crisi economica è sicuramente in difficoltà per la mancanza di fondi per la cultura e che bisognerebbe vigilare affinché atteggiamenti scortesi da parte dei dipendenti non si verifichino mai più sopratutto nei confronti dell'utenza, chiedo un incontro con lei per chiarire la vicenda, affinché poter trovare anche la migliore soluzione per poter assistere con continuità agli spettacoli che andranno in scena nel nostro Teatro.

Per inf.: 388 89 31 953
Dott. Cristiano Vignali

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