IL PRESIDENTE DEL CUS IL CHIARISSIMO PROF. MARIO DI MARCO
Foto tratta da www.pianetabasket.com
Il Consiglio di Amministrazione dell'Università "G.D'Annunzio" ha deciso di annullare con la delibera n.81 del 25 marzo 2014 le precedenti delibere del 20 dicembre 2010 e del 23 maggio 2011 che hanno portato al rinnovo della convenzione ed al contratto di mutuo Bper con la Fidejussione, ferma restando la convinzione che tali delibere siano da considearsi nulle.
La notizia, filtrata nei giorni scorsi, ora è ufficiale, pubblicizzata sul sito stesso dell'Università col titolo: "IL CdA dell'Atenedo della D'Annunzio scioglie i rapporti con il Cus".
La delibera conclude così: si dà mandato al rettore ed al Dg di promuovere le adeguate azioni giurisdizionali finalizzate alla dichiarazione della nullità del contratto con il Cus per la gestione di Scienze Motorie e del Sistema Integrato sportivo, per la risoluzione per inadempimento del contratto stesso e per l'ottenimento della dichiarazione di nullità del mutuo" a suo tempo sottoscritto. Il tutto affidando al Rettore il compito di trasmettere la decisione "alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Chieti, per quanto di competenza".
Ma, il Presidente del Cus, il Chiarissimo Prof. Mario Di Marco non ci sta e intende tutelare in tutte le sedi necessarie gli interessi del Cus, perché ritiene che quello che è avvenuto è stato un atto di estrema scorrettezza non solo a livello morale, ma sopratutto a livello amministrativo e legale. Così, lo abibamo intervistato per avere alcuni chiarimenti inerenti la sua posizione
sulla rottura dei rapporti fra il Cus ed i vertici dell'Università.
INTERVISTA AL CHIARISSIMO PROF. MARIO DI MARCO
Le domande che abbiamo posto al Chiarissimo Prof. Mario Di Marco sono: 1)Cosa si sente di dire ai vertici della D'Annunzio? "Ci
siamo rivolti a loro in tutti i modi possibili e immaginabili e ora
attendiamo cosa intendono fare e agiremo di conseguenza in nome del
rispetto degli interessi del Cus e della verità che pretendiamo sia
rispettata". 2) Perché sono state fatte delle delibere per
stralciare la convenzione col Cus? "Questo lo sanno solo loro e
ritengo sia un atto di estrema scorrettezza non solo a livello
morale, ma sopratutto a livello amministrativo e legale". 3)
Cosa potrebbe esserci sotto? "E' chiaro, stanno attaccando la
vecchia gestione. L'hanno fatto in questo senso ritirando le delibere
del vecchio Consiglio di Amministrazione quindi è evidente che non
siamo noi l'obbiettivo finale, ma forse è qualcun'altro". 4) E'
stabilito per legge che il Cus debba esistere? "Assolutamente
sì, la 394/1977 ribadito da un decreto ministeriale del 2007 che
dice, forse loro l'avranno dimenticato, visto che non esistono gare
d'appalto nell'attività sportiva universitaria, che deve essere
fatta obbligatoriamente dal Cus". 5) In questi venti anni di
attività, cosa crede di aver lasciato per l'Università e per la
città di Chieti? "Io credo che la storia non la possa
cancellare nessuno. A livello sportivo stiamo parlando della
polisportiva più grande d'Italia con 3 squadre in Serie A e con
tutto quello che ne consegue. Per non parlare dell'attività sportiva
universitaria che ci vede primeggiare sopra i grandi atenei. Per
quanto riguarda le infrastrutture, invece, basta vedere cosa c'era
stato dato, le foto possono ricordare meglio, quando il Comune ci ha
dato tramite l'Università Colle dell'Ara che era addirittura un
terreno seminativo e Santa Filomena che era ancora in costruzione, e
quali palazzetti sono invece oggi. L'incremento dei valori
immobiliari di queste due strutture crediamo che siano dovuti a
investimenti fatti dal Cus e da nessun altro". 6) E al Sindaco che
pare volesse avocare a sé le strutture cosa si sente di dire? "Il
Sindaco ha gli obblighi di legge che deve rispettare. Dopodiché
credo che ci sia l'interesse comune di andare avanti. Di Primio, tra
l'altro, è stato anche lui sportivo del Cus, quindi chi di lui
conosce meglio questa realtà". 7) Lei ha parlato anche di
possibile arricchimento indebito nel caso in cui le strutture
venissero avocate o sbaglio? "Si ma noi ci riferivamo
all'Università e non al Comune, saremo costretti ad agire contro il
Comune solo nel caso in cui l'Università dovesse tacere perché
comunque l'accordo era fra Comune e Università sugli impianti. Noi
siamo il braccio operativo dell'Università all'inteno di Scienze
Motorie, l' abbiamo costruito noi e l'Università si è arricchita
con questa facoltà". 8) Cosa si sente di dire alla ditta che ha
fornito la luce e il gas e non si è vista pagate le fatture? "La
ditta ha avuto le rassicurazioni maggiori, e poi i crediti del Cus
credo che riusciranno a coprire quelle cifre che non mi sembrano
tanto esorbitanti. Credo che revocare lo stacco della fornitura luce
e del gas da parte della ditta sia stato un senso di grande
responsabilità". 9) Cosa si sente di dire agli studenti e agli
iscritti al Cus in genere che non hanno potuto usufruire in questo
periodo del servizio? " Il servizio era offerto dall'Università
e il Cus aveva accettato di erogare il servizio in funzione del
contributo erogato. Se l'Università da Ottobre scorso ha deciso di
revocare il contributo e il Cus ha continuato ad erogare il servizio,
noi agli studenti abbiamo già fatto un grande regalo, abbiamo
pensato solo a loro. Perché da ottobre ad oggi il servizio è stato
assicurato tranne per una settimana in cui le strutture sono state
chiuse per altri motivi per dimostrare di chi era la responsabilità.
Ma, gli studenti hanno avuto tutto, perché fino ad oggi non è
cambiato nulla rispetto al passato. Il Cus in realtà sta andando
avanti da solo, nell'interesse degli studenti, perché solo a loro
abbiamo sempre pensato". 10) Secondo lei da questa vicenda
uscirà un Cus ridimensionato nel futuro? "Assolutamente no.
Potrebbe cambiare strategie ed obbiettivi. Ma, rimarrà il Cus di
sempre".
Noi dal canto nostro auspichiamo che questa vicenda si risolva nel migliore modo possibile sia per il prestigio della nostra università che per l'interesse di Chieti e degli studenti della "G.D'Annunzio". Speriamo che quanto accaduto non sia l'ennesimo atto teso a sabotare e danneggiare enti, istituzioni e realtà come il Cus che sono state nel corso degli ultimi decenni il vanto di tutta la città. Nei prossimi giorni intervisteremo il Magnifico Rettore dell'Università "G.D'Annunzio", il Prof. Carmine Di Ilio per conoscere la sua versione dei fatti e capire se secondo i vertici dell'Università la Delibera n.81 del Cda del 25 marzo 2014 annulla solo gli atti amministrativi o anche il Contratto che ne è scaturito.
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