domenica 20 aprile 2014

CASO "FIORENTINO": SVILUPPI E REPLICA DELLE STRUTTURE DIOCESANE DI ACCOGLIENZA



La redazione de "Il Censorino Teatino" al Servizio del Cittadino con il Super Eroe Italyman è stata tutta oggi in pausa per festeggiare la Santa Pasqua. Solo questa sera sono riprese le nostre attività di informazione e di segnalazione dei problemi del cittadino. Eravamo rimasti ieri con la promessa di pubblicare la replica delle strutture di accoglienza socio - sanitarie diocesane alle accuse mosse da Paolo Fiorentino, l'uomo trentottenne originario di Casoli (Ch) che ha denunciato in un video pubblicato dal nostro blog di non aver avuto un'adeguata assistenza da parte delle strutture di assistenza diocesane. Il Fiorentino si è lamentato della discrepanza fra il trattamento che sarebbe stato riservato a lui che è Italiano e quello che sarebbe riservato invece ai profughi extracomunitari per i quali sarebbero previsti dei lauti contributi pubblici per il mantenimento giornaliero.
La nostra video - intervista ha fatto molto rumore mediatico, dividendo l'opinione pubblica cittadina tra chi si è schierato a favore del bisognoso Paolo e fra chi invece ha criticato la nostra scelta di dare parola al Fiorentino, senza aver pubblicato la versione delle strutture di accoglienza.
Ebbene, in realtà, non è cosi perché certamente qualcuno poco attento, oppure che non ha voluto perdere l'occasione per screditare ancora una volta il nostro blog, che evidentemente da fastidio perché è una voce fuori dal coro, non ha letto o ha fatto finta di non vedere che noi avremmo pubblicato a breve anche i chiarimenti che ci sono stati dati dalle strutture diocesane che ci hanno immediatamente contattati telefonicamente per spiegarci come stanno le cose. Lo avremmo voluto fare ieri, ma complice la festività pasquale non lo abbiamo potuto fare prima.
Così a scanso di equivoci e per il diritto di cronaca rendiamo noto in breve  un sunto di cosa è trapelato da ambienti vicini alla Diocesi: "Noi ospitiamo e aiutiamo tante persone, sia italiane che straniere quindi ciò che le ha detto il Fiorentino non è esattamente la verità. Al signor Paolo Fiorentino è stato assegnato un alloggio in un dormitorio di Pescara perché a Chieti non c'erano più posti disponibili. A Pescara non si è trovato bene per motivi di adattamento personale alle regole che vigono in quella struttura ed è voluto andare via. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Ora, noi più di questo per lui non possiamo fare.  Dovreste chiedere cosa intendono fare per risolvere il suo caso anche le altre istituzioni sia comunali, sia governative che sanitarie. Nutriamo comunque delle perplessità sul fatto che ad esempio il Comune possa aiutare questa persona con un alloggio popolare, dato che nemmeno risiede a Chieti e non crediamo nemmeno possa fare legalmente una residenza fittizia in città. Tra l'altro, il Fiorentino è una persona che ha dei problemi di salute e forse dovrebbe essere accolto in strutture idonee a trattare persone che hanno tali problemi".
Noi dal canto nostro ci auguriamo che le istituzioni possano aiutare questo giovane italiano bisognoso, alla ricerca di un occupazione e di un posto dove dormire senza alcuna discriminazione. 
Qualcuno ha diffuso la notizia sui social network, ovviamente tutta da confermare e da provare, che questo ragazzo ha avuto un passato burrascoso e problemi anche con la legge. Ma ciò non vuol dire che debba essere discriminato ed emarginato dalla società, tutt'altro, dovrebbe essere aiutato ad integrarsi, sopratutto quando nel contempo si accolgono e si aiutano profughi extracomunitari  a "scatola chiusa", forse per interessi che molti considerano ben lontani da quelli della solidarietà cristiana.
Inoltre, in risposta a chi ha accusato la redazione del nostro blog di fare informazione "spazzatura" e di non essere professionale, volevamo precisare che il Censorino Teatino al Servizio del Cittadino non è una testata giornalistica, ma un blog di "contro - informazione" con dei segnalatori, dei collaboratori e dei reporter freelance che danno voce alla gente tramite il web in modo libero dalle censure che sono state purtroppo imposte all'informazione nel nostro Paese. Nel contempo, il Censorino oltre a svolgere una azione di segnalazione sui piccoli problemi dei cittadini, porta avanti inchieste sui disservizi e svolge anche un'azione civica tesa alla risoluzione dei problemi segnalati che spesso quando è possibile vengono risolti. Infine, ci teniamo a precisare che noi non abbiamo mai messo in discussione la qualità dell'operato né  della Caritas, né di altre strutture di accoglienza, ma abbiamo solo chiesto un trattamento che non sia discriminante nei confronti dei cittadini italiani bisognosi e abbiamo altresì fatto generiche critiche contro una determinata politica portata avanti dallo Stato e dalla Chiesa in questo primo scorcio di III millennio. Infine chiediamo un comportamento più corretto da chi diffonde sul web notizie ed informazioni calunniose contro terze persone senza fornire prove documentali e senza averne sopratutto l'autorizzazione perché nessuno da il diritto di scrivere pubblicamente "tizio è un ladro", nemmeno se lo è veramente, in questo caso si è passibili di querela e non certo nel nostro caso. Avremmo voluto pubblicare pure noi in contemporanea la replica delle strutture di accoglienza diocesana, ma ciò purtroppo non ci è stato possibile in questi giorni di festa. Se abbiamo avuto una colpa è solo quella di essere dei generosi che ancora una volta si sono fatti carico disinteressatamente dei problemi di persone in difficoltà chiunque esse siano e di dare spazio alla loro voce, per essere veramente "la voce della gente", schierandoci dalla parte dei più deboli e bisognosi.

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