domenica 1 febbraio 2015

LA VOCE DEI MARRUCINI:"CHIETI DEVE RINASCERE"

Foto del reporter Luigino

Quale destino vogliamo per la nostra città? E quale ruolo vogliamo che svolga il nostro centro storico?  Sono alcune delle domande che si è posto Ugo Iezzi nell'editoriale "La Città di Chieti deve rinascere", pubblicato sul periodico da lui diretto "La Voce dei Marrucini" di Gennaio - Febbraio 2015, e questo è stato uno dei temi principali anche della consueta presentazione mensile itinerante del giornale, questa volta, svoltasi nella mattinata di sabato 31 Gennaio 2015, presso il Gran Caffé D'Urbano nella parte bassa della città.
A tal proposito, nel mentre si è annunciato la creazione di un movimento civico senza lista elettorale, ma solo basato su programmi e proposte da sottoporre all'attenzione dei candidati sindaco per le prossime elezioni comunali teatine di Maggio 2015, il Direttore de "La Voce", ha precisato che si assisterà ad un degrado ulteriore del tessuto urbano se si continuerà ad agire in modo spezzettato, raffazzonato, caotico, invece, la sfida di chi amministrerà la città nel prossimo quinquennio dovrà mirare al recupero del cuore pulsante della comunità e dei suoi giacimenti culturali e naturali, coniugando con intelligenza e lungimiranza la tutela con la necessità di attrezzare spazi dove i cittadini possano vivere in maniera armoniosa, soddisfacendo i loro desideri e bisogni, rendendo turisticamente attrattiva la città, valorizzando le sue bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche ed agro-alimentari.
L'impegno per il bene comune vuol dire, secondo il direttore de "La Voce", rivitalizzare, in primis, il centro storico e garantire servizi diffusi anche sulla parte alta della città per non scaricare definitivamente le sue potenzialità di rigenerazione culturale, sociale ed economica. Ma, nel contempo, bisognerebbe mirare anche alla riqualificazione dell'area cittadina  a forte vocazione economico - commerciale e dei servizi, che contrariamente a quel che si pensa, potrebbe diventare, come per la costituenda Cittadella della Cultura, un'occasione di riscatto importante per lo sviluppo sostenibile del territorio. Un progetto futuro, che promuova "Chieti Città Giardino d'Abruzzo e del Belpaese", come proposto dal Movimento del Turismo Eco-Gastronomico, costituitosi il 5 gennaio scorso nella sede della Provincia di Chieti  in  Corso Marrucino nell'ambito della presentazione del Lunario.
"Stiamo parlando - ha scritto il direttore del giornale, Ugo Iezzi - di una battaglia di riqualificazione che deve essere sostenuta con coscienza, competenza e senza consumare a vanvera porzioni di territorio e quindi di natura. Il futuro del nostro centro storico - ha concluso Ugo Iezzi - deve essere gestito come parte integrante di un'idea di futuro dell'intera città, di un luogo che deve tornare ad essere percepito e vissuto come una città di cultura e per la cultura" , questo perché "Chieti deve rinascere!"
E la risurrezione di Chieti dalle ceneri come un' "araba fenice" è anche l'idea che ha ispirato il nostro capo redattore Cristiano Vignali, presente all'incontro come collaboratore del giornale, nello scrivere il volumetto "Chieti nella Tarda Antichità" che è stato edito proprio da "La Voce dei Marrucini". La storia,infatti, insegna che la città ha avuto nel corso dei secoli dei periodi di trasformazione e cambiamenti, di cui uno dei più traumatici è stato sicuramente quel lungo tragitto, durato alcuni secoli, fra il definitivo sfaldamento delle infrastrutture e dei servizi della città romana e l'avvento della città medievale, ma alla fine, Chieti, all'epoca Teate Marrucinorum, grazie alla tenacia e alla caparbia volontà dei suoi cittadini, è sempre risorta dalle ceneri come un'araba fenice.

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