giovedì 12 marzo 2015

CERTA POLITICA VUOLE L'ANNULLAMENTO DI CHIETI


"Tu sei un amico ma non si parla mai male di Pescara per far piacere a qualcuno a te vicino, invece si può tranquillamente parlare male di Chieti. Quess è lu concett"sarebbe la giustificazione che è stata data da un esponente della "Grande Pescara", nonché secondo informazioni raccolte, vicino al Centro Sinistra pescarese,  al Vice Capo Redattore del Censorino Teatino, Daniele Ciacci, residente in Provincia di Pescara, alla sua domanda sul perché sarebbe stato cacciato  dal gruppo di Scafa, sul quale aveva pubblicato un servizio su un cittadino della Val Pescara che si sarebbe lamentato dei disservizi che ci sono stati con l'ultimo rovinoso nubifragio con Comuni con strade isolate dalle frane, interruzione della fornitura di luce, gas e acqua, puntando il dito sui big della politica regionale residenti nella zona, ossia il Governatore Luciano D'Alfonso e l'Assessore ai Lavori Pubblici Donato Di Matteo, accusati di portare avanti una politica, per certi versi, a dire del cittadino manoppellese, troppo "pescarocentrica" che penalizzerebbe non solo la restante parte della Provincia pescarese, ma finanche tutto il resto della Regione. 

La inconcepibile giustificazione, sembrerebbe dettata da un inconcepibile principio per cui si può criticare tutto, in primis Chieti ovviamente, tranne la città dannunziana, che sarebbe intoccabile, come se esistessero in Abruzzo dei cittadini di Serie A e cittadini di Serie B.

Tutto ciò, fermo premettendo che l'articolo di Daniele Ciacci non ha assolutamente attaccato Pescara, ma ha solo messo alla luce alcuni problemi che ci sono in Comuni dell'entroterra abruzzese che dovrebbero essere risolti dalla Politica regionale.

Continuando a parlare, in uno stralcio di un altro commento la persona che si nasconde dietro lo pseudonimo "Grande Pescara", svela quale sarebbe, secondo alcune persone, il reale fine della cosiddetta città metropolitana e qual'è il destino di Chieti se decidesse di svendere la sua autonomia e di aderire a questo progetto: 

"Io penso che solo con la Grande Pescara potremmo competere con Ancona quando sarà istituita la nuova Macroregione Adriatica. Certo questo nuovo Comune di 200.000 abitanti potrebbe ulteriormente indebolire Chieti, ma questo poco ci interessa...". 

Se queste affermazioni fossero confermate dagli esponenti della "Grande Pescara" e dagli esponenti del centrosinistra regionale e/o locale, sarebbero gravissime e metterebbero pesanti dubbi sul ruolo che la Politica Regionale vuole assegnare alla nostra città nello sviluppo dell'Abruzzo futuro. Chiediamo, pertanto, una netta presa di distanza.


I COMMENTI AI POST DI FACEBOOK


1)"Non si parla mai male di Pescara, invece si può tranquillamente parlare male di Chieti. Quess è lu concett".





















2) la Grande Pescara potrebbe ulteriormente indebolire Chieti, ma questo poco ci interessa....














3) La domanda di Daniele Ciacci sul perché è stato cacciato dal Grupppo Facebook di Scafa.

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