(foto tratta da www.leandrobracco.it)
Intervista tratta da www.agenziastampaitalia.it
(ASI)
– L'Aquila – Nelle settimane scorse il Presidente della Regione
Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha sorpreso tutti, annunciando durante un
Consiglio Regionale di voler assegnare delle deleghe di governo anche
ad alcuni esponenti dell'opposizione, tra cui è stato fatto il nome
per la Cultura del Consigliere Regionale, eletto in quota Movimento 5
Stelle, Leandro Bracco.
Tra
l'altro, a seguito dell'accettazione della delega alla Cultura,
Leandro Bracco, è stato sospeso dal movimento di Grillo. Pertanto,
lo abbiamo intervistato telefonicamente, registrando e trascrivendo
le sue dichiarazioni sulle ultime vicende della politica regionale
che lo hanno coinvolto direttamente.
Chi è
Leandro Bracco?
Leandro
Bracco è un ragazzo del 1977 (fra un mesetto circa compirà 38 anni),
giornalista professionista dal 2004, che ha la politica nel sangue, è
una passione che è nata con me e morirà con me. Io ho una voglia di
farmi il sedere quadrato per questa attività, amo studiare e
leggere.
Quali
motivazioni l'hanno spinta, da esponente dell'opposizione, ed in
particolare eletto nel Movimento 5 Stelle, ad accettare la delega
regionale alla cultura?
Martedì
10 Marzo, il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha sorpreso
e spiazzato un po' tutti, quando, durante la sedute del Consiglio
Regionale ha chiesto la parola a Di Pancrazio, e ha esordito dicendo
di aver apprezzato in questi mesi di legislatura il mio lavoro di
Consigliere e di volermi conferire la delega alla Cultura. La cosa,
al dire il vero, ha spiazzato anche me, infatti io ho subito preso la
parola e ribadito di essere stato eletto con orgoglio nelle fila
dell'opposizione nel Movimento 5 Stelle e che avrei potuto accettare
una delega simile, a condizione che potessi rimanere all'opposizione,
per restare fedele al mandato conferitomi dagli elettori e il
Presidente D'Alfonso ha accettato senza problemi. La cosa che ci
tengo a sottolineare da questa vicenda è che D'Alfonso non mi ha
chiesto nulla in cambio, non mi ha detto di cambiare casacca, di
passare con loro, mi ha semplicemente detto che vuole valorizzare la
mia persona, perché ha giudicato positivamente il mio lavoro,
imparando ad apprezzarmi e a stimarmi.
Come
hanno preso questa sua accettazione dell'incarico all'interno del
Movimento 5 Stelle?
I
miei cinque colleghi del Movimento 5 Stelle non l'hanno presa
affatto bene e mi hanno coperto con una marea di insulti, di minacce
e diffamazioni, a tal punto che sono stato costretto a querelare
alla Questura di Pescara alcune persone che hanno esagerato, perché
posso accettare le critiche politiche, ma quando si va sul personale
con insulti, minacce e diffamazioni, allora è giusto rivolgersi agli
organi giudiziari competenti, affinché perseguiscano determinati
comportamenti. D'altronde c'è da dire che i rapporti con gli altri
miei colleghi grillini erano già deteriorati da tempo, perché ho
avuto modo di notare che il loro modo di fare politica è poco
conciliante col mio, perché io sono aperto al dialogo, non perché
sono favorevole ad accordi segreti, ma, bensì, perché questa mia
esperienza in Consiglio Regionale mi ha fatto capire che, non conta
la spilletta che tu porti al petto, non ci sono “unti dal signore”
ci sono persone brave ed in gamba in tutti gli schieramenti politici,
quindi, non essendoci “unti dal signore”, non ci sono neanche
delinquenti; dunque, ecco l'importanza del dialogo, prendere tutto
ciò che c'è di buono in ogni singolo Partito o Movimento, per
lavorare per l'interesse della collettività, quindi dell'Abruzzo.
Pertanto, io sono abituato a valutare tutte le proposte politiche nel
merito, andando oltre lo schieramento politico. Se avessi fatto il
cambio di casacca, come ad esempio un calciatore che dalla Juve passa
al Toro, allora mi sarei aspettato mille critiche e mille insulti, ma
io ho fatto soltanto un ragionamento di metodo, chiedendomi cosa
vogliono in primis i 145.000 abruzzesi che hanno votato per il
Movimento 5 Stelle in Abruzzo.
Lei è
stato espulso dal Movimento 5 Stelle?
Non
mi hanno espulso dal Movimento 5 Stelle, ma per ora solo sospeso. Ho
una settimana di tempo per inviare una email a un indirizzo specifico
dello staff di Beppe Grillo, nella quale spiegherò le cose che
riterrò opportuno spiegare, anche i miei chiarimenti e le mie
controdeduzioni. Poi vedremo se la sospensione si tramuterà in
espulsione o se si sgonfierà il caso, perché io non ho fatto nulla
di male, ho semplicemente accettato questa delega e ora tutti i
cittadini che hanno votato il 5 Stelle hanno ora la possibilità,
tramite la mia persona, di incidere nella politica culturale
abruzzese.
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