"Chieti
Città Aperta e la Ricompensa al Merito Civile"
(ASI) Chieti - Nel
pomeriggio di Venerdì 30 Ottobre 2015, presso Palazzo de' Mayo, sito
in Corso Marrucino, il Lions Club Chieti Host, ha organizzato un
convegno legato a Chieti Città Aperta e sulla questione della
ricompensa al merito civile.
Sono intervenuti
sull'argomento, oltre al moderatore, il Presidente del Lions Club
Chieti Host, Avv. Guglielmo Marchionno, lo storico Filippo Paziente,
che ha parlato di Chieti dopo l'armistizio dell'8 Settembre 1943, il
giornalista Rai Max Franceschelli che ha illustrato alla platea i
fatti legati a Chieti città aperta e il Giurista Massimiliano
Mezzanotte, docente presso l'Università degli Studi di Teramo che ha
spiegato l'iter necessario per ottenere la ricompensa al merito
civile.
I fatti storici oggetto
del convegno si riferiscono al periodo che caratterizzò Chieti
durante l'occupazione tedesca successiva all'armistizio dell'8
settembre 1943, allorquando la cittadinanza diede ospitalità a
decine di migliaia di persone in fuga dal fronte.
Chieti fu considerata città aperta (24 marzo 1944),
grazie soprattutto alle richieste dell'Arcivescovo di Chieti –
Vasto, Giuseppe Venturi, al comando tedesco a Roma, contestualmente
alla perdita di importanza strategica del fronte adriatico della
Linea Gustav (da Ortona a Cassino) rispetto alla direttrice
tirrenica.
Il comando tedesco a Roma era alquanto riluttante a
tale soluzione ed anzi ordinò l'evacuazione della città, ma il
comando adriatico però non si impegnò eccessivamente finché
dichiarò autonomamente Chieti città aperta.
Il comandante Kesserling che da Roma aveva
dichiarato di poter forse prendere in considerazione di dichiarare
Chieti città "ospedaliera", non ratificò mai, ma neanche,
di fatto, si oppose o prese provvedimenti, l'attenzione era pressoché
completamente spostata verso la zona di Cassino.
Così Chieti fu considerata città aperta anche
dagli Alleati e, da allora, non subì bombardamenti, almeno in centro
città (nelle zone periferiche c'erano ancora presidi tedeschi),
risultando così una provvidenziale zona di salvezza per decine di
migliaia di sfollati provenienti da molte parti dell'Abruzzo.
Ma, sentiamo cosa hanno dichiarato ai nostri
microfoni durante la conferenza lo storico Filippo Paziente e il
giornalista Max Franceschelli:
https://www.youtube.com/watch?v=r2RvOlXfz6s
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