Da alcune settimane, Chieti è allietata da artisti di strada che si esibiscono con i loro strumenti musicali. Un flautista, Klaus Peter Diehl nato il 19 settembre 1966 a Mainz –(Magonza) in Germania, situata alla confluenza dei fiumi Meno e Reno. La città
ha origini celtiche e romaniche, ed è ricordata, fra i tanti
avvenimenti, perché fra il 1453 e il 1455 fu realizzato il primo “libro stampato” in Europa con la tecnica dei caratteri mobili da Johannes
Gutenberg a cui si deve l'inizio della tecnica della stampa moderna.
Klaus dopo aver conseguito il diploma per gli strumenti a fiato, con il
corno tenore, ha suonato in diverse orchestre dedicandosi anche
all’insegnamento. Compositore, ha registrato colonne sonore. Per sua
scelta ha iniziato a girovagare per i paesi europei scegliendo il flauto
come strumento principale. Viaggia con un camper e per spostarsi nelle
città dopo aver parcheggiato, utilizza una bici, una mountain bike.
Suona con impegno, è apprezzato dai cittadini anche per il suo
abbigliamento. Voglio ricordare la notizia del regalo che gli ha fatto
la moglie del sindaco di Benevento… un paio di scarpe che hanno
sostituito i suoi sandali, perché non si associavano al suo dignitoso
abbigliamento. Vive con le offerte e la vendita dei suoi CD. Trascorre
circa sei mesi suonando nelle città e sei mesi a Hille, un
comune di 16.359 abitanti della Renania Settentrionale dove risiede con
la sua famiglia. Ha tre figli di cui uno un apprezzato violinista. Come
luogo di residenza in Italia ha scelto una frazione del comune di
Teramo, Tozzanella di Tossiccia. Questa scelta perché è innamorato del
Gran Sasso. E’ un artista di strada ambientalista, ama la quiete, la
natura, la bici.
Anche una giovane e bella ragazza di Novosibirsk
il capoluogo della Siberia ha allietato con il suo strumento, il
violoncello, i cittadini per un paio di giorni. Novosibirsk
è un importante nodo sia per i trasporti ferroviari che autostradali e
vi passa la Ferrovia Transiberiana. La città in inverno sfiora la
temperatura di meno 35 gradi sottozero.
Il colore rosa del suo abbigliamento, la grazia femminile, i lineamenti
nordici, la simpatia, oltre al programma musicale offerto, ha fatto
fermare tanti cittadini. Diplomata al conservatorio della sua città, ha
attraversato molti paesi europei per arrivare in Italia, dove ha
conosciuto un ragazzo di Ortona CH. Si è fidanzata e siccome ama il
caldo ed il mare, fa tappa in questa città. Preferisce eseguire il repertorio classico dei grandi autori. Per esibirsi ha tre bagagli, lo strumento a tracolla, un trolley,
dove mette lo sgabello pieghevole ed i cd ed una borsa dove mette
l’amplificatore. Amo Chieti perché il pubblico è competente e mi sta
vicino.
Chi sono gli artisti di strada? Sono persone che
si esibiscono nelle piazze. L’arte di strada è divertimento, ma anche,
riflessione, evasione, crescita. L’arte di strada è anche uno strumento
culturale, sociale ed economico.
L’artista/musicista
di strada, durante l’esibizione, si concentra ed offre il meglio di se
stesso. Tutto questo per pochi spiccioli. Io sono innamorato degli
artisti di strada ed alla domanda del motivo della loro scelta, ho avuto sempre la stessa risposta: A me piace la vicinanza della gente. Voglio vedere i loro occhi, captare le loro emozioni, sentire il loro respiro, il calore, gli applausi. La strada è il mio palcoscenico naturale
Questi professionisti potrebbero esibirsi nei più importanti teatri di tutto il mondo. Hanno competenza, preparazione, virtuosismo, tecnica, improvvisazione, “la vocazione”. Riescono ad " immobilizzare"
il pubblico che li ascolta in contemplazione e silenzio. Gli spettatori
vengono rapiti dalla loro prestazione tecnica, inebriati dalla gioia
dei loro brani. Un'altra loro qualità è l'altruismo. Natascia,
prima di andarsene, offre qualche spicciolo ad una mendicante e l’ultima
volta, giorno di mercato, ad una mamma con la figlia piccola. Una
testimonianza di collaborazione, di amicizia di convivenza, di
globalizzazione. Altro che guerra…
P.S.
Un articolo sul centro a firma di Lorenzo Colantonio mi ha procurato
tristezza, sono rimasto incredulo. A Vasto CH, hanno rubato la borsa di
Klaus Peter, il flautista artista di strada. La borsa conteneva il
flauto d’argento, il tablet, l’MP3. Il flauto, per Klaus Peter, è la sua
vita.
Klaus Peter chiede aiuto alle
persone di buona volontà per ritrovare la sua borsa. Che mascalzoni! Un
artista di strada, non ricco, che viene derubato! Ma dove viviamo?
Luciano Pellegrini
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