Emanuele Cavallucci
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'addetto stampa Piero Vittoria:
Chieti
–
Emanuele
Cavallucci
è l’unico
pugile professionista teatino da oltre tre anni:
2
vittorie (una per ko) ed 1 pareggio
finora il suo cammino nel mondo professionistico della boxe come
welter. Classe
1988, i suoi esordi pugilistici risalgono a quando aveva 16 anni.
“Mio
fratello maggiore mi portò in una palestra - esordisce
il giovane boxeur
- perché vedeva le mie giornate erano abbastanza vuote: non amavo lo
studio, non ero un quindicenne modello. In palestra dunque per essere
inquadrato ed apprendere la disciplina. Col tempo fu chiaro che ero
portato per lo sport. In realtà iniziai allora dalle arti marziali,
dal sanda per la precisione, ma già si notava la mia attitudine al
picchiare coi pugni. Il mio attuale allenatore Diodato mi vide
combattere e mi contattò dicendomi che ero più bravo con le mani
che non con le gambe nel picchiare e dunque passai alla boxe. Avevo
16 anni”.
Danilo
Diodato,
uno che ha avvicinato tanti giovani alla boxe grazie all’impegno e
all’amore nel praticare questo sport, affianca ancora oggi Emanuele
Cavallucci
che
da ragazzino lo vedeva come un modello da seguire e del quale seguire
le orme:
“A
quei tempi il mio idolo era proprio lui, il mio insegnante: sognavo
di diventare come lui che era seguitissimo dalla gente”.
Cavallucci,
prima
di diventare professionista, ha avuto un buon cammino fra i
dilettanti
come superwelter: 64
incontri (40 vittorie, delle quali 2 per ko, 16 sconfitte e 8
pareggi),
tre
titoli di Campione del Centro Italia
e tre
convocazioni per il Torneo “Guanto d’Oro d’italia”
(competizione nella quale chiamano solo gli otto migliori pugili di
ogni categoria), tre
volte premiato dal Coni come sportivo teatino dell’anno.
A
marzo
coronerà il sogno di combattere
nella sua Chieti da Professionista
e chiamerà a raccolta per l’occasione tutti gli amici e gli
sportivi della città che lo vorranno idealmente abbracciare ed
incoraggiare durante il combattimento.
Non
c’è ancora la data precisa dell’evento, ma sarà comunicata a
breve.
“Sarà
un grande evento organizzato nei minimi dettagli – spiega Emanuele
Cavallucci
- una vera e propria rassegna fra i migliori pugili e quelli di
un’altra regione ancora da scegliere.
Combatterò
io nel match finale: non ci sarà un titolo in palio, ma servirà per
scalare la graduatoria, essere fra i primi del ranking e coltivare
sempre più la mia ambizione di andare magari presto a combattere per
il titolo d’Italia.
Vorrei
che il pubblico accorra numeroso ad incitarmi al mio prossimo
incontro a Chieti.
Quando
combatto di solito si dice che ci sia sempre spettacolo. Per i
ragazzi più giovani sarà un’occasione per avvicinarsi al mondo
della boxe: potranno vedere che non è solo fare a pugni, ma uno
sport dove regnano il rispetto, la disciplina, i sacrifici e c’è
tanta preparazione dietro un combattimento. Io sognavo di essere
incitato da una folla di gente che gridava il mio nome ed ora sarà
così nella mia Chieti: mi auguro che un giorno possa accadere la
stessa cosa a qualche ragazzo che verrà a vedermi”.
Piero
Vittoria
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