sabato 20 febbraio 2016

LA SICUREZZA STRADALE PRIMA DI TUTTO!




Cari lettori, oggi ci giunge un accorato appello di una nostra lettrice sulla viabilità e la sicurezza stradale.
Ci segnalano un pericoloso fatto avvenuto sulla strada a scorrimento veloce che collega la parte alta della città allo Scalo ed al casello autostradale sulla A25, ovvero sulla strada provinciale SP223.
Il fatto in questione racconta come un'auto, una Lancia Y, abbia effettuato una svolta ad "U" pericolosissima e non permessa dal Codice della Strada, su una strada a scorrimento veloce dove la velocità varia fra i 70 ed i 90 Km/h, nei pressi dello svincolo per Chieti Alta.
Una manovra, che come ci raccontano  avrebbe potuto provocare tragiche conseguenze e che ha messo in pericolo la sicurezza del nostro amico, che procedeva in senso contrario.
Inoltre, il conducente della macchina in questione ha anche risposto prepotentemente alle proteste della nostra lettrice.
Ora, alla luce dell'incidente che ha coinvolto la ragazza 24enne di Moscufo, morta nei pressi dell'ingresso all'Asse Attrezzato, vicino alle rampe di immissione al casello autostradale della A25, una riflessione urge sullo stato di salute dei sistemi di sicurezza e della vigilanza sulle nostre strade.
Come ci suggerisce, nella lettera di segnalazione inviataci, l'Ente Provinciale che è titolare per la stragrande maggioranza della sicurezza e manutenzione delle strade, dove è quando si tratta di installare dispositivi di dissuasione e sicurezza sulle strade si sua competenza?
La questione è gravosa e pregna di problematiche, troppo spesso gli enti di prossimità che gestiscono le strade si limitano a una velata vigilanza ed al posizionamento di strumenti sanzionatori (vedi autovelox) per battere cassa, ma che poco fanno o risolvono le problematiche relative alla sicurezza degli automobilisti ed alla prevenzione di comportamenti illeciti sulle arterie di comunicazione.
Con questa riflessione, cari amici vogliamo spronare tutta la cittadinanza a promuovere un dibattito pubblico presso gli enti di riferimento, per far intervenire le istituzioni a salvaguardia della sicurezza stradale dei cittadini.
Il bollettino delle morti sulle strade italiane ogni anno assomiglia sempre più ad un bollettino di guerra...
Articolo del Vice-direttore Daniele Ciacci.

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