giovedì 11 febbraio 2016

SUPINO: PERCHE' LA ASL NON PAGA LA COOP AZZURRA PER I SERVIZI CHE SVOLGE?



 Foto tratta da Il Centro

 Abbiamo sentito telefonicamente il Presidente della Cooperativa Azzurra, Pietro Supino, a cui è affidato il Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) della Asl di Chieti, per farci spiegare i motivi per cui sono "scesi sul piede di guerra" contro l'Azienda Sanitaria.

La Cooperativa Sociale Azzurra si è costituita in data 3 marzo 1995 e dal 1996 è affidataria del servizio A.D.I. ( Assistenza Domiciliare Integrata) della A.L.S. di Chieti, "servizio - ci dice il Presidente Supino -  oggetto di decine e decine di proroghe con tariffe bloccate da novembre 2002 (euro 19,11)".

Occupa attualmente 170 dipendenti Soci Lavoratori, ed è ora "scesa sul piede di guerra", a causa di quella che il loro Presidente, Pietro Supino, definisce "una cronica ed inspiegabile mancanza, da parte della ASL di Chieti, nell'onorare il pagamento delle fatture relative a prestazioni effettuate negli anni pregressi".

La Cooperativa Azzurra, infatti, vanterebbe "crediti per oltre 3 milioni di euro, riguardanti anche fatture datate 2011".  Tale situazione rischierebbe di "condurre la Cooperativa stessa al collasso finanziario, poiché non appare più sostenibile il ricorso a finanziamenti onerosi per coprire i ritardi e le inadempienze della ASL", crediti che sarebbero stati concessi da Banca Prossima ( con firma di garanzia del Presidente Pietro Supino), per far fronte "ai debiti creati dal mancato pagamento delle prestazioni fornite" e di "tutti i connessi allo svolgimento dei servizi" (come ad esempio INPS, INAIL, IRPEF, IRAP) non riuscirebbe più a coprire "i richiamati vuoti causati dal sistemico inadempimento della ASL."

"Il non assumere provvedimenti amministrativi "ordinari" - sostiene il Presidente della Cooperativa Azzurra Pietro Supino - che evitino il determinarsi della situazione di morosità, può favorire, "altre" società, ditte, cooperative che ricevono trattamenti diversi".

 " I Soci Lavoratori della Coop. Azzurra" vanterebbero "crediti per stipendi maturati, da oltre 3 mesi oltre 13° mensilità".

A tal proposito, ha dichiarato Pietro Supino "ogni forma di "sollecitazione" si rivela inutile e dispendiosa. E nemmeno le ingiunzioni emesse dal Tribunale di Chieti hanno indotto la ASL a mutare atteggiamento. Infatti - ha precisato Supino - al di là delle opposizioni giudiziarie promosse dalla stessa, in luogo di procedere ai pagamenti, informalmente, di contro riconoscono contrariamente a quanto sostenuto in Tribunale che i ritardi nei pagamenti ci sono, ma non pagano lo stesso se non formulando vane promesse che di certo non suppliscono il salario e lo stipendio da erogare ai soci - lavoratori".

"La A.L.S. peraltro - ha continuato Il Presidente della Azzurra -  in luogo di non richiedere prestazioni che non paga o non paga puntualmente, continua ad ignorare e calpestare la Dignità e la Professionalità dei nostri soci che, quotidianamente 24 ore su 24, con spirito di abnegazine e sforzi personali, forniscono servizi indispensabili a oltre 850 utenti sull'intero territorio della A.S.L. di Cheiti".

Pertanto, sostiene Pietro Supino " riteniamo assolutamente imprescindibile che la comunità intera ed in particolare tutti gli assistiti, vengano a conoscenza della situazione della A.S.L. Lanciano - Vasto - Chieti inserita in un contesto "Sanitario Regionale" che non manca, quotidianamente, di far parlare di sé per "Efficacia ed Economicità".  

"La salvaguardia dei posti di lavoro della nostra cooperativa ed il servizio pubblico prestato con Puntualità e Professionalità ai tantissimi utenti  - ha concluso il Presidente Supino - non possono essere messi a rischio per le richiamate inadempienze".


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