Giovedì
2 giugno si sono tenute a Chieti le celebrazioni per i settant'anni
dalla nascita della Repubblica italiana. Si è trattato di una bella
manifestazione, molto ben organizzata ma che ha lasciato
mortificati i
rappresentanti della Polizia di Stato.
A
tal proposito, in una nota, il Segretario Generale Provinciale Siulp,
Francesco Antonio Morganti ha dichiarato:
«Sono
rimasto a dir poco mortificato quando il Signor Prefetto ha chiamato
a sfilare accanto a sé, per ricevere gli onori del picchetto
schierato, formato anche da personale della Polizia di Stato,
solamente i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza, che peraltro ne avevano pieno titolo. E il Questore,
rappresentante dei poliziotti nella provincia nonché autorità
provinciale di P.S.? Forse lo chiamerà in seguito, ho pensato.
Speranza rimasta vana. Il Signor Prefetto ha ritenuto che la Polizia
di Stato non dovesse ricevere gli onori dovuti. Eppure, Sig.
Prefetto, le posso garantire una cosa che non dico io, ma la storia,
ossia che la Polizia di Stato ha pagato un consistente tributo alla
Repubblica italiana, in termini di sacrificio anche di vite umane,
per garantire ai cittadini l’esercizio delle proprie libertà. Non
posso pensare che sia stata una dimenticanza, mi sentirei di
offendere la sua intelligenza, ed è per questo che come
rappresentante del primo sindacato della Polizia di Stato a livello
provinciale e nazionale, non potendo permettere a nessuno di mancare
di rispetto agli uomini e alle donne della polizia, con questa nota
le esprimo tutta l’ indignazione e il risentimento degli
appartenenti alla Polizia di Stato che come me si sono sentiti offesi
da questo suo comportamento».
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