venerdì 3 giugno 2016

SIULP CHIETI: PERCHE' IL 2 GIUGNO IL QUESTORE NON HA RICEVUTO GLI ONORI DOVUTI?



Giovedì 2 giugno si sono tenute a Chieti le celebrazioni per i settant'anni dalla nascita della Repubblica italiana. Si è trattato di una bella manifestazione, molto ben organizzata ma che ha lasciato mortificati i rappresentanti della Polizia di Stato.

A tal proposito, in una nota, il Segretario Generale Provinciale Siulp, Francesco Antonio Morganti ha dichiarato:


«Sono rimasto a dir poco mortificato quando il Signor Prefetto ha chiamato a sfilare accanto a sé, per ricevere gli onori del picchetto schierato, formato anche da personale della Polizia di Stato, solamente i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che peraltro ne avevano pieno titolo. E il Questore, rappresentante dei poliziotti nella provincia nonché autorità provinciale di P.S.? Forse lo chiamerà in seguito, ho pensato. Speranza rimasta vana. Il Signor Prefetto ha ritenuto che la Polizia di Stato non dovesse ricevere gli onori dovuti. Eppure, Sig. Prefetto, le posso garantire una cosa che non dico io, ma la storia, ossia che la Polizia di Stato ha pagato un consistente tributo alla Repubblica italiana, in termini di sacrificio anche di vite umane, per garantire ai cittadini l’esercizio delle proprie libertà. Non posso pensare che sia stata una dimenticanza, mi sentirei di offendere la sua intelligenza, ed è per questo che come rappresentante del primo sindacato della Polizia di Stato a livello provinciale e nazionale, non potendo permettere a nessuno di mancare di rispetto agli uomini e alle donne della polizia, con questa nota le esprimo tutta l’ indignazione e il risentimento degli appartenenti alla Polizia di Stato che come me si sono sentiti offesi da questo suo comportamento». 

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