I clorati cappelli conici
e gl abiti con campanacci dei Pulcinella di Fontevecchia animeranno
il Carnevale popolare teatino che si svolgerá il 28 febbraio nel
centro storico di Chieti. La manifestazione, organizzata da
Camminando Insieme Onlus, prevede la partecipazione e la
collaborazione di diverse associazioni identitarie e tradizionaliste
provenienti da tutto l'Abruzzo tra cui Fontevecchia.
"Siamo onorati
dell'invito ricevuto dagli amici di Camminando Insieme con i quali
abbiamo giá collaborato fruttuosamente in altre manifestazioni -
spiega il presidente di Fontevecchia, Luciano Troiano - si tratta di
un percorso culturale e identitario che ci vede, appunto, camminare
insieme per tutelare le tradizioni popolari abruzzesi e farle
conoscere ai più giovani".
Il Carnevale tradizionale abruzzese è una vera e propria festa identitaria, colorata e allegra. Una festa grazie alla cucina che prevede, a pranzo, ravioli di carne e salsiccia e, la sera, la cena "de le nove mucceche".
Il Carnevale tradizionale abruzzese è una vera e propria festa identitaria, colorata e allegra. Una festa grazie alla cucina che prevede, a pranzo, ravioli di carne e salsiccia e, la sera, la cena "de le nove mucceche".
Una manifestazione
diffusa che ha radici antichissime cui Fontevecchia, assieme ad altre
associazioni, in collaborazione con Camminando Insieme, sarà parte
attiva proprio il 28 febbraio al Carnevale popolare teatino di Chieti
con inizio alle ore 16,30 da piazza Garibaldi in un allegro e festoso
percorso che attraverserà tutto il centro cittadino da via Arniense
a Corso Marrucino, piazza Trento e Trieste fino a raggiungere piazza
Vico dove si svolgerà la pantomima e il processo a Carnevale.
Ad animare le strade del capoluogo teatino saranno i Pulcinella abruzzesi caratterizzati dal grande cappello conico addobbato da nastri colorati, segni della germinazione dei semi e della nuova vita che sta per arrivare nei campi dopo la pausa invernale, le cinte con campanacci, i campanellini cuciti ai lati dei pantaloni per fare rumore perchè il rumore è vita, il rumore, inoltre scaccia il silenzio che, in una festa che celebra il ritorno alla vita, non deve mai esserci. Carnevale, dunque come festa d'attesa della Quaresima, il martedì grasso si mangeranno i tradizionali ravioli prima del periodo di astinenza e come festa di ritorno della vita della natura per festeggiare l'imminente germinazione dei semi.
Organizzare il carnevale
popolare è sempre un'impresa grandiosa che a guardarla a posteriori
sembra impossibile tuttavia l'amore per i veri valori della
tradizione ha fornito forze fisiche e mentali.
Appuntamento martedì 28 febbraio alle 16,30 in piazza Garibaldi a Chieti per un carnevale popolare pieno di storia, memoria, gioco, rito, coinvolgimento, attualità, futuro. Servizio auto da Pescara
Info: 331/6796820.
Tratto da
www.fontevecchia.org
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