giovedì 11 maggio 2017

Intervista al Mister Pino Di Paolo con la missione di salvare l'A2 della pallacanestro teatina

Pino Di Paolo
Oggi faciamo la conoscenza di Pino Di Paolo, giovane nuovo allenatore della Proger Chieti (33 anni) , la squadra di pallacanestro teatina che milita in A2 e che, attualmente, sta facendo gli spareggi per conservare la categoria.

 Si presenti ai tifosi teatini: Chi è Pino Di Paolo? Sono Giuseppe, nato a Chieti da genitori di Chieti e cresciuto a Chieti anche cestisticamente! È per questo che sono onorato e super motivato di poter contribuire alla salvezza della squadra della mia città e del mio cuore”.

  Quali sono le sue esperienze nel mondo del basket? “Ho iniziato a Chieti ad allenare in seguito ad un infortunio con Gigi Bonvecchio e Giorgio Salvemini e poi ho avuto la possibilità di lavorare ad Atri, a Roseto e poi di nuovo a Chieti con il compianto Mimmo Trivelli; successivamente, ho ricevuto l'opportunità da parte di Teramo che era in serie A. Con loro ho passato cinque anni lavorando i primi due col settore giovanile e gli ultimi tre nello staff della prima squadra, inizialmente come analista video e successivamente come assistente allenatore! Chiusa l'esperienza di Teramo, il Presidente Di Cosmo ha fatto di tutto per riportarmi qui a Chieti e questo è il quinto anno che sono assistente ed allenatore del Settore Giovanile delle Furie. Sono stato anche assistente della Nazionale Under 19 ai Mondiali in Grecia e assistente ai raduni della Nazionale Under 16. Inoltre, da quattro anni lavoro in Africa con un progetto chiamato “Slums Dunk” che usa la pallacanestro come strumento di formazione sociale all'interno delle baraccopoli africane”.

 A chi si ispira? Ho avuto tanti maestri da cui ho imparato tanto e mi preme ricordarne soprattutto tre: Andrea Capobianco, Alessandro Ramagli e Vincenzo Di Meglio”.

  Come ci si sente a guidare la Proger Chieti in una partita così importante? Guidare Chieti in questa ultima battaglia è certamente un onore, è una grande responsabilità. Chiaramente, io sono solo un ingrediente per cercare di raggiungere questa salvezza. La chiave sarà l'impegno e la coesione di tutti! Giocatori, staff, società e tifosi! In questo senso chiedo a tutti di non giudicarci per quello che è stato, ma di essere concentrati nel guardare avanti e di supportarci anche nelle difficoltà per provare tutti insieme a raggiungere questo obiettivo”.

  Vorresti essere come Achille con i suoi guerrieri per vincere e salvare la A per il basket teatino? Il paragone con il fondatore della nostra città mi onora, ma in questo momento non voglio essere io al centro dell'attenzione o il protagonista, qui ed ora abbiamo bisogno di un gruppo che lotti duramente, compatto, coeso e incoraggiato da tutta la città! La battaglia sarà difficile e ne possiamo uscire solo insieme!”

Nessun commento:

Posta un commento