lunedì 9 ottobre 2017

GRAVE PERDITA PER LA CITTA': CHIUDE L'ALBERGO GARIBALDI DAL 20 OTTOBRE ! ! !

Dal 20 ottobre, l'ennesima storica attività della città, chiuderà i battenti dopo decenni di onorato servizio: l'Hotel Garibaldi.

Una nuova tegola che come una meteora si sta abbattendo sulla parte alta della città che negli ultimi decenni sta perdendo pezzi come una cometa e soffre di una crisi di identità senza recenti precedenti, dopo lo svuotamento di abitanti, uffici e servizi che sta subendo sempre più in maniera fragorosa dal 1980 ad oggi.

Agli inizi degli anni Ottanta iniziarono i primi segnali di crisi, accentuata nel 1993 e diventata incipiente e decadente dal 2004.

L'Albergo che ai tempi d'oro accoglieva i parenti e gli amici dei pazienti dell'attiguo vecchio ospedale civile e dei militari del 123° Reggimento Fanteria Chieti, negli ultimi anni, ha subito un drastico calo di utenza, perciò i titolari hanno deciso di chiudere e di vendere.

La chiusura del "Garibaldi", non porterà  di certo nessun vantaggio per gli altri hotel della parte alta della città, ma anzi la cosa è proprio per loro un ulteriore campanello d'allarme che quello successo oggi al Garibaldi, un domani possa accadere anche a loro.

Anzi, la chiusura dell'albergo è una grave perdita per Chieti che perde numerosi posti letto che potenzialmente potrebbero ospitare dei visitatori in occasione di eventi e che ora saranno costretti ad alloggiare altrove.

Quanto accaduto, è soltato l'ulteriore "goccia" di una crisi del centro storico di Chieti che sembra una "marea" inarrestabile, soprattutto se le istituzioni a tutti i livelli resteranno insensibili verso le esigenze di una città con oltre 3 mila anni di storia e con origini leggendarie che affondano nella notte dei tempi, patrimonio dell'umanità e di tutta la regione che rischia di essere dilapidato davanti a sterili interessi economici diversi da quelli della collettività. 

Urge nel più breve tempo possibile, fornire la città di alcuni servizi come un mezzo veloce di collegamento Colle - Scalo (come ad esempio il minimetrò di Perugia), di nuovi ampi parcheggi facilmente raggiungibili, dello spostamento di corsi universitari in centro e della creazione della cittadella amministrativa della connurbazine Chieti - Pescara nell'area della ex Caserma Berardi.

Solo con questi investimenti  e ridando speranza e vigora ai Teatini che hanno voglia di cambiamento e di rialzarsi, ma si sentono abbandonati dalle istituzioni e dal marasma generale che regna in città, si potrà dare a Chieti un futuro degno del suo glorioso passato, consci del fatto che le radici profonde non gelano mai.

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