lunedì 2 dicembre 2013

TEATE DOMINA DALL'ALTO LA VAL PESCARA ALLAGATA DA MONTESILVANO AL MEGALO'




Teate Marrucinorum

Anche una donna morta a Pescara in un sottopassaggio allagato dalla furia delle acque. Una vera calamità naturale quella che sta patendo in queste ore l'Abruzzo a causa dell'incontro di area fredda artica con area più caldo - umida proveniente dall'Atlantico che dopo aver provocato cospicue nevicate sui monti e sulle colline la scorsa settimana, ha esordito questo lunedì con un nubifragio che ha causato lo straripamento dei Fiumi Alento e Aterno - Pescara che hanno inondato la vallata. A peggiorare la situazione anche la precauzionale apertura delle dighe di Penne e di Bussi. 
Questa è sicuramente la risposta della natura alla speculazione edilizia, all'industrializzazione selvaggia che sta surriscaldando l'ambiente rischiando addirittura di far estinguere le nevi perenni del ghiacciaio del Calderone sulle vette del Gran Sasso d'Italia, all'inquinamento dei siti, tutte problematiche  legate al business a tutti i costi che ha portato a costruire e a installare impianti anche in zone non idonee come gran parte della vallata del fiume che solo dal secondo dopoguerra è stata bonificata dalle paludi e se prima non era edificata o edificabile un motivo ci sarà.
Pescara, Montesilvano,Francavilla, Sambuceto, Villa Raspa di Spoltore sono completamente allagate con l'acqua che addirittura in certe zone ha superato il metro d'altezza. Proprio per questo domani saranno chiuse in queste città anche le scuole e oggi molte persone non sono potute andare a lavorare. A Francavilla al Mare è franato anche il canile - rifugio con centinaia di amici a quattro zampe da spostare in altre strutture.
A Chieti a causa dell'allagamento della Val Pescara e della Fondovalle Alento, interrotti molti collegamenti con altri centri. Evacuato per precauzione anche il Centro Commerciale Megalò con l'acqua che è arrivata a pochi metri dalla struttura commerciale più grande d'Abruzzo, invadendo il Parco Fluviale e il parcheggio più esterno dell'area. Noi ci siamo intrufolati dentro a piedi e abbiamo potuto riprendere la situazione del Centro Commerciale.
A tal proposito, appare doveroso chiedersi:  che effetti devastanti avranno sull'ecosistema le sostanze tossiche che in questi anni sono state scaricate nei fiumi e nella vallata in decine e decine di discariche abusive? Cosa faranno ora coloro che hanno avuto gli impianti, i beni materiali e le abitazioni danneggiate dall'acqua? Cosa dire ora a questa famiglia che ha perso per un tragico incidente un proprio caro a causa della stupidità umana ?
  Come si giustificherà questa volta la classe dirigente politico - imprenditoriale che in nome di uno sfrenato progresso, ha trattato l'Abruzzo come una terra solo da colonizzare e sfruttare, attentando seriamente all'integrità del nostro patrimonio naturale,artistico e storico, diffondendo ad arte una mentalità ultra provinciale tesa a dipingere la tutela dell'identità delle varie realtà  e identità abruzzesi come qualcosa di retrogrado e meramente campanilistico. 
Noi, intanto cerchiamo di alleviare il dolore e l'amarezza ammirando la foto di Chieti, con cui abbiamo aperto questa pagina, l'antica Teate del Pelide Achille, risparmiata dalla furia della natura per la sua posizione geografica, il cui campanile di S.Giustino domina dall'alto le vallate del Pescara e dell'Alento. La città degli avi e degli antichi eroi achei e maruccini che da lassù sembrano guardarci solennemente con gli occhi di chi ne ha viste tante, conservando la memoria storica della gente d'Abruzzo veramente "forte" e "gentile".

 L'acqua nell'area più esterna del Megalò dove doveva sorgere il Parco Fluviale altra incompiuta.
 Il Centro Commerciale Megalò  desolatamente abbandonato
Pescara: ecco a che livello è arrivata l'acqua

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